Antonio Cocconcelli
Antonio Cocconcelli (Parma, 3 ottobre 1761 – Parma, 26 marzo 1846) è stato un ingegnere italiano.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Tra i suoi primi lavori vi fu la costruzione di alcuni tratti della strada tra Ajaccio e Bastia, per i quali meritò le lodi di Napoleone Bonaparte[1] Rientrato in Italia, nel 1814 venne nominato ingegnere capo dell'Ufficio delle acque e strade del Ducato di Parma e Piacenza. Nel 1815 presentò il progetto per il ponte sul Taro della via Emilia, voluto dalla duchessa Maria Luisa d'Austria. I lavori iniziarono in marzo 1816 e terminarono nel 1821, dopo diverse interruzioni dovute a piene eccezionali e a polemiche legate sia agli interventi sul corso del fiume sia alla struttura del progetto (per il quale fu chiesta una consulenza a Carlo Parea, Ispettore delle Acque e Strade del Lombardo-Veneto), che portarono a modificare il disegno originario con l'aggiunta di tre arcate e di fori circolari sopra le pile, allo scopo di alleggerire la muratura e migliorare la possibilità di scarico delle acque nelle grandi piene.
Cocconcelli fu poi incaricato di progettare un ponte sulla Trebbia, autorizzato da un rescritto della duchessa Maria Luigia il 5 dicembre 1821 e compiuto nel 1825. Nel 1821 pubblicò una grande Carta topografica degli Stati di Parma di cui esistono copie nell'Archivio di Stato di Parma e nella Biblioteca Palatina. Nel 1825 pubblicò un Saggio teorico-pratico sulle acque correnti. Nel 1829 progettò le nuove porte di Santa Croce e di San Barnaba a Parma, inaugurate il 1º dicembre 1830. Progettò anche altri due ponti, quello sull'Arda, i cui lavori iniziarono in febbraio 1834 e terminarono nel 1837, e quello sul Nure, progettato assieme a F. Belleni e terminato nel 1838.
Cocconcelli fu professore di ingegneria civile all'Università di Parma. Venne insignito di varie onorificenze, tra cui Cavaliere dell'Ordine Costantiniano e Cavaliere dell'Ordine Sabaudo dei Santi Maurizio e Lazzaro. Fu consigliere di Stato onorario, capo degli ingegneri e direttore dell'Ufficio Acque e strade del Ducato di Parma.[2]
Opere
[modifica | modifica wikitesto]Pubblicò diversi scritti, tra cui:
- Istituzioni di idraulica teorico-pratica, tre volumi, Parma, 1832-1839
- Dissertazione sull'arte di osservare, Modena, 1844
Riconoscimenti
[modifica | modifica wikitesto]A Parma gli è dedicata una via dell'Oltretorrente, che collega Barriera Santa Croce a Piazzale Picelli.
Onorificenze
[modifica | modifica wikitesto]Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ G.B. Janelli, Dizionario biografico dei parmigiani più illustri, Genova 1877, p. 118.
- ^ Necrologio della Gazzetta di Parma del 28 marzo 1846.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- G.B. Janelli, Dizionario biografico dei parmigiani più illustri, Schenone, Genova, 1877
- R. Lasagni, Dizionario biografico dei Parmigiani, ed. PPS, Parma 1999
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Antonio Cocconcelli
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Bruno Adorni, COCCONCELLI, Antonio, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 26, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1982.
- Opere di Antonio Cocconcelli, su MLOL, Horizons Unlimited.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 40573076 · ISNI (EN) 0000 0000 2300 8540 · CERL cnp01130832 · GND (DE) 133726142 |
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