Ansfrido di Utrecht
Sant'Ansfrido | |
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Sant'Ansfrido di Utrecht e sua moglie Hilsondis nella vetrata della cripta romanica della chiesa di San Michele (Thorn, Limburg), opera di Joep Nicolas (1956) | |
Vescovo | |
Nascita | 940 circa |
Morte | 3 maggio 1010 |
Venerato da | Chiesa cattolica |
Santuario principale | Abbazia di Thorn |
Ricorrenza | 3 maggio |
Ansfrido (Ansfried, in latino Ansfridus o Aufridus; 940 circa – 3 maggio 1010) è stato conte di Huy (in Lotaringia) e divenne vescovo di Utrecht nel 995.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Secondo Alberico delle Tre Fontane, suo padre Lamberto era il fratello di Matilde, moglie di Enrico l'Uccellatore, della stirpe degli Immedingi. Ciò non è oggi ritenuto verosimile.
Era conte di Toxandrie di Teisterbant, Huy e la parte occidentale della Haspengouw con Lovanio, per cui è talvolta citato come conte di Brabante. Aveva anche proprietà della contea di Masua sulla riva sinistra (o Moille), dove ha fondato nel 992 l'abbazia di Thorn, in Limburgo, che divenne il santuario di famiglia. Egli fondò anche l'abbazia di Hohorst vicino ad Amersfoort.
Nel 995, su richiesta di Ottone III, Ansfrido decise di accettare il vescovato di Utrecht, carica che ha ricoperto fino al 1010. Come vescovo di Utrecht, dovette presto rinunciare ai suoi benefici nel tempo, ma portò alla Chiesa di aree Utrecht che Ottone III aveva assicurato nella provincia della Frisia e nella Masala inferiore e diritti sovrani per Medemblik.
Sua moglie si chiamava Hereswit o Hilsuinde: ebbero una figlia, che divenne la prima badessa del monastero di Thorn. Dopo la morte della moglie si ritirò nel monastero di Hohorst dove morì cieco il 3 maggio 1010.
Culto
[modifica | modifica wikitesto]Nel Martirologio Romano è ricordato il 3 maggio: "Nel monastero di Fohorst nelle Fiandre, nel territorio dell'odierno Belgio, transito di sant'Ansfrido, vescovo di Utrecht, che, colpito da cecità, si ritirò in questo luogo".
Altri progetti
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Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Ansfrido di Utrecht, su Santi, beati e testimoni, santiebeati.it.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 80278591 · ISNI (EN) 0000 0000 5782 4183 · CERL cnp01145780 · GND (DE) 13582737X |
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