Andreoccio Ghinucci
Andreoccio Ghinucci vescovo della Chiesa cattolica | |
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Incarichi ricoperti | |
Nato | prima metà del XV secolo a Siena |
Nominato vescovo | 12 novembre 1470 da papa Paolo II |
Deceduto | 1497 |
Andreoccio Ghinucci (Siena, prima metà del XV secolo – 1497) è stato un funzionario, politico e vescovo cattolico italiano.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Nato da Gherardo, nobile senese dei Ghinucci (o Cinuzzi), ricoprì a partire dal 1448 numerose cariche civili nell'Italia centrale. Fu podestà di Foligno, di Tarquinia, di Città di Castello e di Terni, e pretore di Norcia.[1]
All'elezione del senese Enea Silvio Piccolomini al soglio pontificio con il nome di papa Pio II (1458), Ghinucci si trasferì a Roma, prendendo i voti ed iniziando la carriera ecclesiastica.[1] Fu scrittore delle lettere apostoliche.[1] Il 12 novembre 1470 venne nominato vescovo di Sovana, succedendo a Tommaso Testa Piccolomini che era stato trasferito alla diocesi di Pienza.[1][2]
Il 14 maggio 1474 papa Sisto IV lo nominò governatore di Città di Castello.[1]
Nella diocesi di Sovana il vescovo entrò in conflitto con il conte di Pitigliano, Niccolò III Orsini, il quale intendeva farlo sostituire con un proprio fratello.[1] Ghinucci lamentò angherie e continue molestie da parte del conte e nella vicenda intervennero i senesi che nel 1483 chiesero al papa di trasferire l'anziano vescovo presso una sede più tranquilla, come quella di Massa Marittima.[1] Tuttavia, la richiesta non fu accolta dal pontefice.[1]
Sul finire del 1484 il vescovo si recò in rappresentanza dei senesi a porgere l'ossequio al nuovo papa Innocenzo VIII.[1] Chiese nuovamente di essere rimosso dalla sede sovanese e scrisse una lettera a Lorenzo de' Medici affinché intercedesse a suo favore per fargli ottenere la vicina sede di Grosseto.[1]
Il 9 marzo 1489 venne infine nominato vescovo di Grosseto.[1] Morì intorno al 1497.[2]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c d e f g h i j k Paolo Cherubin, GHINUCCI, Andreoccio, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 53, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2000.
- ^ a b Giovanni Antonio Pecci, Grosseto città vescovile; da Lo Stato di Siena antico e moderno (pt. V, cc. 33-192), trascrizione e cura di Mario De Gregorio e Doriano Mazzini, Società Bibliografica Toscana, 2013, p. 144.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Giuseppe Cappelletti, Le Chiese d'Italia dalla loro origine sino ai nostri giorni, vol. 17, Venezia, 1862, p. 663.
- Paolo Cherubin, GHINUCCI, Andreoccio, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 53, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2000. URL consultato il 3 febbraio 2018.
- (LA) Konrad Eubel, Hierarchia Catholica Medii Aevi, vol. 2, pp. 161, 243.
- (LA) Pius Bonifacius Gams, Series episcoporum Ecclesiae Catholicae, Leipzig, 1931, pp. 755, 757.
- Giotto Minucci, La città di Grosseto e i suoi vescovi (498-1988), Firenze, Lucio Pugliese, 1988.
- Giovanni Antonio Pecci, Grosseto città vescovile, da Lo Stato di Siena antico e moderno (pt. V, cc. 33-192), trascrizione e cura di Mario De Gregorio e Doriano Mazzini, Società Bibliografica Toscana, 2013.
- (LA) Ferdinando Ughelli, Italia sacra, vol. 3, seconda edizione, Venezia, 1718, coll. 690, 757-758.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) David M. Cheney, Andreoccio Ghinucci, in Catholic Hierarchy.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 99954068 · ISNI (EN) 0000 0000 7093 8644 · BAV 495/55355 · CERL cnp00366555 · GND (DE) 10431592X · BNE (ES) XX1773897 (data) |
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