Alessio Falanga
Padre Alessio Falanga, al secolo Aldo Falanga (Napoli, 11 ottobre 1940[1] – Fondi, 8 aprile 2002), è stato un presbitero e francescano italiano. Contribuì a ripristinare la presenza francescana presso la Chiesa di San Francesco a Fondi dopo più di cento anni di interruzione[2] e fu promotore dell'edificazione della chiesa di Sant'Antonio alle Querce[3]
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Formazione
[modifica | modifica wikitesto]Secondogenito di Luigi e Mafalda Sorriento, nacque e crebbe a Napoli. La sua vocazione, sentita durante l'adolescenza, fu inizialmente osteggiata dalla famiglia, che lo aveva avviato all'attività pubblicitaria e giornalistica. Trascorso l'anno di noviziato sotto la guida di padre Tito Robertella al santuario di Santa Maria dei Lattani a Roccamonfina, dove pronunciò i voti semplici il 17 settembre 1958. Successivamente procedette con la formazione per il quadriennio filosofico (1959-1963) a San Francesco a Quisisana, studiando teologia a Napoli presso il Complesso di Santa Lucia Vergine al Monte, dove pronunciò i voti solenni il 19 settembre 1965. Nel 1966 fu inviato a Nocera Inferiore, presso lo studentato della Provincia Minoritica di Salerno, per un tempo di verifica e per completare il suo iter formativo. Antonio Forte, già Vescovo di Avellino, lo descrisse al Ministro Provinciale dicendo che "la sua condotta è edificante, improntata a delicatezza e serenità. Questa ultima nota è ben evidente in lui… tutti ammiriamo la sua condotta. Non credo di sbagliare… perché la mia impressione è condivisa sostanzialmente da tutti… questo giovane, nutro speranza, farà bene nella vita”.[4][5] Il 28 giugno 1967 fu ordinato presbitero nella chiesa francescana di Santa Lucia al Monte da Vittorio Maria Costantini, vescovo di Sessa Aurunca.
Attività pastorale
[modifica | modifica wikitesto]Dopo un breve periodo al santuario antoniano di Teano, nel 1968 si unì alla comunità francescana a Fondi, recentemente ricostituitasi per volere del vescovo Lorenzo Gargiulo dopo oltre un secolo dal ritiro dei frati nel 1860. Col tempo la presenza minoritica a Fondi si è andò sempre più stabilizzando: sorse il conventino adiacente alla chiesa; venne restaurata integralmente la chiesa con il campanile; venne adattata al convento una più ampia residenza a breve distanza dal tempio; venne costruita la chiesa di S. Antonio alle Querce (contrada periferica della parrocchia) con annesso oratorio. Dalla primavera del 1968 al 1974, padre Alessio fu viceparroco e cappellano dell'ospedale di Fondi; dal 1974 al 1995 fu parroco, mentre dal 1998 fino alla morte, avvenuta nel 2002, fu nuovamente viceparroco.
In linea con il rinnovamento post-conciliare[5], padre Alessio (coadiuvato prima da Padre Giacinto Caronia, poi da Padre Canio Rienzi[6] e fra Salvatore Funaro) ha promosso il Gruppo Folkloristico città di Fondi, l'Associazione Pro Loco Fondi, Radio Gi.Fra., il giornale periodico Il Ponte (a cui contribuiva regolarmente con una rubrica)[7][8], la squadra di calcio G.F. (Gioventù Francescana), la squadra di pallacanestro G.F. Basket Fondi, la tipografia "Kolbe", l'Istituto scolastico "San Francesco" e la cooperativa "Ricerca Educativa".[9]
Sostenne il Cammino neocatecumenale, sorto in seguito al Concilio Vaticano II, presso l'Arcidiocesi di Gaeta[5][10] Accolse le prime catechesi nell'Avvento del 1976, condotte da un'équipe proveniente dalla parrocchia romana dei Santi Fabiano e Venanzio, quando era parroco della chiesa di san Francesco d'Assisi in Fondi. Divenne così il referente del cammino per Luigi Maria Carli, l'allora arcivescovo di Gaeta.[5][10][11]
Dal 1992 è stato incaricato provinciale delle missioni al popolo e dal 1995 segretario nazionale del medesimo settore. Nel triennio 1995-1998 fu guardiano a Napoli a San Pasquale a Chiaia dove curò l’organizzazione dei preparativi e delle celebrazioni per la canonizzazione di Egidio Maria da Taranto. Oltre ad aver guidato numerose missioni popolari in Italia tra il 1993 e il 2001, prestò assistenza spirituale a diversi istituti femminili di ispirazione francescana, tra cui le Sorelle Minori di S. Francesco presso la casa di San Gennaro Vesuviano. È stato per sei volte definitore provinciale (1974-1977; 1977-1980; 1989-1992; 1992-1995; 1995-1998; 2001-2002). È stato anche segretario particolare di Daniele Ferrari, vescovo ausiliare dell'Arcidiocesi di Gaeta (1970-1973). Il 4 ottobre 1998 curò l’organizzazione del grande pellegrinaggio regionale di tutti i vescovi, clero e fedeli per l’offerta annuale dell’olio da parte della Regione Campania a San Francesco in Assisi.
La morte
[modifica | modifica wikitesto]Morì a Fondi il 2 aprile 2002 a causa di un tumore che gli era stato diagnosticato nell'ottobre 2000.
Pier Luigi Mazzoni, arcivescovo di Gaeta, celebrò il rito esequiale nella chiesa di San Francesco il 10 aprile 2002; la celebrazione fu seguita dalla cittadinanza nella chiesa e nella piazza, gremita di gente. Dopo le esequie la salma fu traslata nella cappella di famiglia a Poggioreale.[12]
Memoria
[modifica | modifica wikitesto]Ad un anno dalla sua morte, nell'aprile del 2003, il Comune di Fondi gli ha intitolato una via.[13][14][15] L'11 giugno 2011 l'Amministrazione Comunale di Fondi e i Frati Minori hanno collocato il busto in bronzo, realizzato da Giuseppe Cacace, a ricordo di padre Alessio Falanga presso lo spazio antistante il campanile della Chiesa di San Francesco d'Assisi.[16] Durante la cerimonia di scoprimento del busto intervennero tutti i familiari, il Sindaco Salvatore De Meo, il Senatore Claudio Fazzone ed il Ministro Provinciale dei Frati Minori di Napoli padre Agostino Esposito[1] .
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b Collocazione busto a ricordo di Padre Alessio Falanga - Sabato 11 Giugno 2011, su Comune di Fondi, 10 giugno 2011. URL consultato il 4 novembre 2024.
- ^ Luigi Mancini "Preti di ieri a Fondi e dintorni" - ed. Confronto 2018 pp.131/138
- ^ Goccia - Foglio notizie sulla Parrocchia di San Francesco, 19 giugno 2005 in occasione dei 25 anni dalla fondazione della chiesa di Sant'Antonio in contrada Querce
- ^ Dai registri della Curia della Provincia monastica dei Frati Minori di Napoli
- ^ a b c d Alfonso D'Errico su L'Osservatore Romano- Sabato 25 gennaio 2003, pag. 11 - "Slancio missionario e testimonianza della carità in padre Alessio Falanga"
- ^ SORRENTO E MASSALUBRENSE RICORDANO PADRE CANIO RIENZI, su Positanonews, 9 novembre 2015. URL consultato il 18 novembre 2024.
- ^ Alessio Falanga, Date a Cesare, quello che è di Cesare, e a Dio quello che è di Dio, in Il Ponte, periodico di informazione, Luglio 2001..
- ^ Alessio Falanga, Francesco e la divinità di Cristo, in Il Ponte, periodico di informazione, Settembre 2001.
- ^ Gaetano Orticelli, Dialoghi sulla fede. Francesco e la divinità di Cristo, in Il Ponte - Periodico di informazione, ottobre 2005, vol. 1, n. 1.
- ^ a b Archivio Storico Diocesano e Archivio Capitolare, su Arcidiocesi di Gaeta. URL consultato il 5 novembre 2024.
- ^ Gaetano Orticelli, L’ultimo saluto al diacono Fiorillo un «buono e mite», in Avvenire Lazio Sette, 27 novembre 2022.
- ^ Gaetano Orticelli, Quattro anni fa..., in Il Ponte - periodico di informazione n. 6, del marzo 2006.
- ^ Verbale di deliberazione della Giunta Municipale di Fondi n. 377 del 18 luglio 2002
- ^ Provvedimento del Prefetto di Latina con delibera di autorizzazione all'intitolazione della strada a Padre Alessio Falanga nel Comune di Fondi (LT) n.45753/A del 19 dicembre 2002
- ^ Via Padre Alessio Falanga, 04022 Fondi LT - Maps, su bing.com.
- ^ Una statua per Padre Alessio Falanga, su ilfaroonline.it.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Luigi Mancini - "Fra Alessio (Aldo) Falanga, parroco di Fondi in San Francesco d'Assisi dal 1974 al 1995" in "Preti di ieri a Fondi e dintorni" pp. 131/138 ed. Confronto 2018
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikiquote contiene citazioni di o su Alessio Falanga