Alcea rosea
Malvarosa | |
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Alcea rosea | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Plantae |
Divisione | Magnoliophyta |
Classe | Magnoliopsida |
Ordine | Malvales |
Famiglia | Malvaceae |
Genere | Alcea |
Specie | A. rosea |
Nomenclatura binomiale | |
Alcea rosea L., 1753 | |
Sinonimi | |
Althaea chinensis Wall. | |
Nomi comuni | |
Malvone |
La malvarosa (Alcea rosea L., 1753) è una pianta ornamentale della famiglia delle Malvacee.[1]
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]Presenta grandi foglie alterne ovato-lobate, bollose. Il fusto, di portamento eretto, e le foglie sono ricoperti d'una fitta peluria che rende la pianta ispida al tatto. I fiori sono ascellari, con colori dal bianco al rosa al rosso, anche screziati. Esistono inoltre varietà viola, blu e quasi nere. È pianta rustica dal vigoroso sviluppo, capace di vegetare allo stato selvatico anche in condizioni estreme (bordo strada, terreni aridi).
In letteratura è descritta variamente come pianta annuale[2] o biennale[3] e la ripresa vegetativa della pianta nel medesimo sito è attribuita ad auto-semina. Altrove[4], in accordo con quanto riporta l'esperienza dei coltivatori[5] (soprattutto se si è lasciato sviluppare il fittone radicale senza molestare la rosetta basale), la pianta è descritta come perenne.
Presenta un accrescimento molto rapido in primavera-estate, periodo in cui dalla rosetta basale si slanciano uno o più fusti verticali recanti le infiorescenze i quali raggiungono rapidamente l'altezza di 1,5 - 2,5 m o più. La fioritura perdura fino ad inizio autunno. Ai primi freddi invernali i fusti si disseccano e la pianta si riduce ad un basso (20 - 30 cm) cespo globoso di caratteristiche camefite, forma sotto la quale la pianta sverna allo stato di sempreverde.
La radice della pianta è un fittone carnoso bianco; si insinua facilmente a grandi profondità (circa 1 m) anche in terreni compatti e sassosi, ed ha numerose indicazioni farmacologiche.
Coltivazione
[modifica | modifica wikitesto]Alcea rosea è coltivata prevalentemente in giardini informali dall'aspetto naturale; particolarmente, considerata la mole dei fusti, come ultima fila delle bordure. La propagazione della pianta è effettuata usualmente tramite semi, i quali hanno fertilità ottima, al punto che il fenomeno dell'auto-semina è d'osservazione frequente in natura. La semina può essere effettuata in autunno nei climi temperati o preferenzialmente in primavera nei climi rigidi. Una pianta germinata da seme può portare fiori di colore differente da quello della pianta madre. Una volta sviluppato il fittone radicale, l'Alcea rosea è pianta molto frugale, con buona tolleranza ai climi rigidi. Non necessita d'irrigazione se non come soccorso in stagioni eccezionalmente siccitose; teme anzi i terreni umidi[6].
A causa del profondo sviluppo del fittone, che rende pressoché impossibile effettuare uno scavo di profondità tale da estrarlo senza provocarne la rottura, la pianta soffre molto il trapianto. Per la stessa ragione risulta inusuale la coltivazione in vaso; è pratica comune la semina in terreno aperto, in luogo da cui è prevedibile che la pianta non dovrà essere successivamente spostata.
Viene facilmente attaccata dalla ruggine fogliare (Puccinia malvacearum), che può essere combattuta con fungicidi.
Usi
[modifica | modifica wikitesto]Il fittone radicale di Alcea rosea ha un uso farmacologico di protezione delle mucose. La raccolta della radice avviene in autunno da piante di due anni d'età: viene tagliata in bastoncini di max 20 cm, decorticata e seccata a 40 °C. Le radici vengono vendute anche sotto forma di estratti secchi, sciroppi e pastiglie.[7] Gli zuccheri mucillaginosi di cui le radici sono ricche, composti principalmente da acido glucuronico, acido galatturonico, ramnosio e galattosio[8], a contatto con l'umidità si convertono in un soffice gel che viene utilizzato per proteggere la faringe dagli elementi irritanti e nel trattamento della tosse secca.
Possiede inoltre proprietà immunomodulanti: ricerche indicano che si comporta come un attivatore policlonale dei linfociti B.[9]
I fiori mostrano anche proprietà antinfiammatorie ed analgesiche[10]; l'estratto acquoso sembra possedere capacità di stimolare il metabolismo degli steroidi[11] senza modificare però le caratteristiche della steroidogenesi dei ratti studiati.[12]
Si è infine trovato negli estratti di Alcea la presenza di polifenoli con deboli attività antiestrogeniche dovute al blocco dell'aromatasi quali la quercetina e il kaempferolo.[13]
Vari composti fenolici acidi sono stati isolati; tra essi: acido ferulico, acido vanilico, acido siringico, acido p-cumarico, acido p-idrossibenzoico, acido idossifenilacetico e acido caffeico.[14]
Tra le proprietà fitoterapiche più importanti vanta:[15]
- Azione inibente l'aromatasi,
- Azione astringente,
- Demulcente,
- Diuretica,
- Emolliente,
- Espettorante,
- Febbrifuga,
- Fungicida,
- Gastroprotettiva,
- Ipoglicemica,
- Stomachica,
- Vasoprotettiva.
Studi indicano che l'Altea si possa comportare come un possibile depuratore biologico di metalli pesanti nei terreni contaminati.[16][17][18]
La pianta è visitata dalle api per il polline ed il nettare.[19]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ (EN) Alcea rosea, su The Plant List. URL consultato il 20 febbraio 2015.
- ^ Annual Hollyhock Alcea rosea; Univ. dell'Illinois. Consultato il 19 mar 2013. http://urbanext.illinois.edu/hortanswers/plantdetail.cfm?PlantID=2&PlantTypeID=1
- ^ Cornell University, Hollyhock, Consultato il 30 giugno 2023.
- ^ Guidagiardini.it; Pianta erbacea perenne - Alcea Rosea Var. Nigra. Consultato il 19 mar 2013. http://www.guidagiardini.it/product/pianta-erbacea-perenne-alcea-rosea-varnigra.html
- ^ La perenne della settimana: Alcea Rosea, su: Giardinaggio.it, consultato il 30 giugno 2023.
- ^ Alcea Rosea: Coltivazione e Cura della Malvarosa o del Malvone, su L'eden di Fiori e Piante. URL consultato il 26 febbraio 2022.
- ^ Claudia Guglielmi, Natura e benessere: più forti in difesa, su: "Sapere&Salute" - Anno X, N. 55, ott. 2005, pag. IV
- ^ (EN) Classen B, Blaschek W, High molecular weight acidic polysaccharides from Malva sylvestris and Alcea rosea, in Planta Med., vol. 64, n. 7, ottobre 1998, pp. 640–4, DOI:10.1055/s-2006-957538, PMID 9810269. URL consultato il 9 novembre 2020 (archiviato dall'url originale il 9 novembre 2020).
- ^ El Ghaoui WB, Ghanem EB, Chedid LA, Abdelnoor AM, The effects of Alcea rosea L., Malva sylvestris L. and Salvia libanotica L. water extracts on the production of anti-egg albumin antibodies, interleukin-4, gamma interferon and interleukin-12 in BALB/c mice, in Phytother Res, vol. 22, n. 12, dicembre 2008, pp. 1599–604, DOI:10.1002/ptr.2530, PMID 18688815.
- ^ (ZH) Wang DF, Shang JY, Yu QH, Analgesic and anti-inflammatory effects of the flower of Althaea rosea (L.) Cav, in Zhongguo Zhong Yao Za Zhi, vol. 14, n. 1, gennaio 1989, pp. 46–8, 64, PMID 2504193.
- ^ Papiez M, Histochemical changes in the Leydig cells of rats drinking the aqueous hollyhock extract, in Folia Histochem. Cytobiol., vol. 39, n. 2, 2001, pp. 219–20, PMID 11374834.
- ^ MA. Papiez, The influence of hollyhock extract administration on testicular function in rats., in J Mol Histol, vol. 35, n. 8-9, novembre 2004, pp. 733-40, DOI:10.1007/s10735-004-5067-0, PMID 15609085.
- ^ M. Papiez, M. Gancarczyk; B. Bilińska, The compounds from the hollyhock extract (Althaea rosea Cav. var. nigra) affect the aromatization in rat testicular cells in vivo and in vitro., in Folia Histochem Cytobiol, vol. 40, n. 4, 2002, pp. 353-9, PMID 12502186.
- ^ M. Dudek, I. Matławska; M. Szkudlarek, Phenolic acids in the flowers of Althaea rosea var. nigra., in Acta Pol Pharm, vol. 63, n. 3, pp. 207-11, PMID 20085226.
- ^ James A. Duke, Duke's handbook of medicinal plants of the Bible, CRC Press, 26 dicembre 2007, pp. 11–, ISBN 978-0-8493-8202-4.
- ^ JN. Liu, QX. Zhou; T. Sun; LQ. Ma; S. Wang, Growth responses of three ornamental plants to Cd and Cd-Pb stress and their metal accumulation characteristics., in J Hazard Mater, vol. 151, n. 1, febbraio 2008, pp. 261-7, DOI:10.1016/j.jhazmat.2007.08.016, PMID 17869419.
- ^ JN. Liu, QX. Zhou; T. Sun; LQ. Ma; S. Wang, Identification and chemical enhancement of two ornamental plants for phytoremediation., in Bull Environ Contam Toxicol, vol. 80, n. 3, marzo 2008, pp. 260-5, DOI:10.1007/s00128-008-9357-1, PMID 18292957.
- ^ JN. Liu, QX. Zhou; S. Wang; T. Sun, Cadmium tolerance and accumulation of Althaea rosea Cav. and its potential as a hyperaccumulator under chemical enhancement., in Environ Monit Assess, vol. 149, n. 1-4, febbraio 2009, pp. 419-27, DOI:10.1007/s10661-008-0218-5, PMID 18259884.
- ^ (FR) Alcea rosea & Apis mellifera, su Florabeilles, 27 ottobre 2014. URL consultato l'8 marzo 2020.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Paola Gastaldo, Compendio della flora officinale italiana, PICCIN, 1987, pp. 209–, ISBN 978-88-299-0599-7.
- Andrew McIndoe e Kevin Hobbs, Perennials[collegamento interrotto], David & Charles, 15 settembre 2005, pp. 137–, ISBN 978-1-55870-764-1.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikizionario contiene il lemma di dizionario «Alcea rosea»
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Alcea rosea
- Wikispecies contiene informazioni su Alcea rosea
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) hollyhock, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
Controllo di autorità | LCCN (EN) sh2007001036 · GND (DE) 4501469-3 · J9U (EN, HE) 987007549673805171 · NDL (EN, JA) 00928001 |
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