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Adolf Bartels

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Adolf Bartels

Adolf Bartels (Wesselburen, 15 novembre 1862Weimar, 7 marzo 1945) è stato uno scrittore, critico letterario e storico tedesco.

Autore di storie della letteratura e romanzi a sfondo storico di genere völkisch, fu un convinto antisemita e un fervente sostenitore del nazismo.[1][2]

Attraverso i suoi libri e la sua rivista Deutsches Schriftum (Scritture tedesche, fondata nel 1907 e diretta fino al 1933) diede rilevanza alle sue teorie sull'evoluzione razziale della literatura, che oltre al porre sul gradino più basso la letteratura ebraica, individuava inoltre una letteratura cripto-ebraica, che aveva tra gli esponenti più noti Hermann Hesse e Thomas Mann, e che Bartels collegava all'ebraismo per stile, ambiente sociale in cui si erano mossi gli autori, vicende biografiche o semplicemente punti di vista liberali e tolleranti.[1]

  1. ^ a b (EN) Robert S. Wistrich, Bartels, Adolf, in Who's Who in Nazi Germany, Routledge, 2013, ISBN 978-1-136-41388-9.
  2. ^ Henry Burnand Garland, Henry Garland e Mary Garland, Bartels, Adolf, in The Oxford Companion to German Literature, Oxford University Press, 1997, ISBN 978-0-19-815896-7.

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