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Adnan Abu Amjad

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Adnan Abdul Ahmed
in arabo عدنان عبد العزيز أحمد?[1]
Il comandante del Battaglione del Sole del Nord, Adnan Abu Amjad, nella città di al-Hawl durante la battaglia di al-Hawl.
SoprannomeAdnan Abu Amjad
NascitaManbij, 1977
Morteal-Raqqa, 29 agosto 2017
Cause della mortemorto in combattimento
ReligioneIslam
Dati militari
Paese servito Rojava
Forza armata Esercito siriano libero (2012–2017)[1]
Forze Democratiche Siriane (2015-2017)
UnitàJabhat al-Akrad (2013-2014)[1]
Battaglione del Sole del Nord (2014–2017)[2]
Anni di servizio2012 – 2017
GradoComandante
GuerreGuerra civile siriana
CampagneConflitto tra ribelli
Conflitto Rojava-Islamista
Campagna di Raqqa (2016-2017)
Operation Euphrates Shield
BattaglieBattaglia di Aleppo
Offensiva di Al-Qusayr[3]
Battaglia di Qusayr
Assedio di Kobanê
Offensiva di Tell Abyad
Offensiva della diga di Tishrin
Offensiva di al-Shaddadi
Offensiva di Manbij
Battaglia di Tabqa
Battaglia di Raqqa
Comandante diComandante in capo del Consiglio militare di Manbij (2016-2017)
Vice comandante del Battaglione del Sole del Nord (2014-2017)[2]
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Adnan Abdul Aziz Ahmed, noto anche con il nome di battaglia Adnan Abu Amjad (in arabo عدنان أبو أمجد?; Manbij, 1977al-Raqqa, 29 agosto 2017), è stato un militare siriano, comandante del Consiglio militare di Manbij, attivo all'interno delle Forze Democratiche Siriane durante la guerra civile siriana.

Primi anni di vita

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Adnan Abdul Aziz Ahmed nacque nel 1977 nella città di Manbij nel nord della Siria, dove frequentò la scuola cittadina. Successivamente Adnan lavorò per sette anni nella farmacia di suo fratello.[1]

Guerra civile siriana

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Nel 2011, a seguito dello scoppio della guerra civile siriana, Adnan Abu Amjad prese parte alle proteste contro il governo siriano. Nel 2012, si unì a un gruppo dell'Esercito siriano libero nel nord della Siria.[1] Durante la sua appartenenza al gruppo FSA tra il 2012 e il 2013, partecipò alla battaglia di Aleppo e alla battaglia di Qusayr.[3] Nel luglio del 2013, dopo gli attacchi di gruppi islamici, tra cui il Fronte al-Nusra di al-Qaeda, contro i curdi a Tell Abyad, Tell Aran e Tell Hasel, Adnan disertò dal gruppo FSA e si unì al Kurdish Front Brigade.[1]

Nel 2014, Adnan Abu Amjad si unì al Battaglione del Sole del Nord, in cui tra i leader c'era Abu Layla, considerato eroe del conflitto tra Rojava e gli islamisti. Verso la fine del 2014, il Battaglione del Sole del Nord si ritirò dal suo quartier generale a Manbij dopo che lo Stato islamico dell'Iraq e del Levante prese il controllo della città. Mentre Abu Layla si ritirò a Kobanê, Adnan si diresse ad Afrin. Nel settembre dello stesso anno, Adnan fu schierato a Kobanê per difendere la città da un assedio dell'ISIL. Dopo la riconquista di Kobanê, Adnan combatté a Tell Abyad e Ayn Issa a metà del 2015.[1]

Il 10 ottobre 2015, Adnan Abu Amjad, in qualità di vice comandante del Battaglione del Sole del Nord[2] diventò uno dei membri fondatori delle Forze Democratiche Siriane. Sotto le FDS, prese parte alle offensive di al-Hawl, Tishrin Dam e al-Shaddadi.[4]

Il 2 aprile 2016, Adnan annunciò la formazione del Consiglio militare di Manbij a Tishrin Dam, con se stesso come comandante generale del consiglio.[5]

Il 31 maggio, il consiglio e i gruppi alleati delle FDS lanciarono l'offensiva di Manbij per catturare la città dall'ISIL.[6] Il 2 agosto, Adnan Abu Amjad liberò i suoi genitori nella città dopo quasi due anni di terrore causato dai miliziani dello Stato Islamico.[7] Entro il 12 agosto, le FDS catturarono Manbij e il Consiglio militare di Manbij ne assunse la sicurezza il 15 agosto.[8] L'offensiva si estese verso ovest verso al-Bab per connettersi ad Afrin, ma fu fermata a causa dell'offensiva turca/ribelle su al-Bab, della spinta verso nord da parte dell'SAA e della mancanza di supporto da parte degli Stati Uniti.

Dalla fine del 2016, Adnan Abu Amjad guidò il Consiglio militare di Manbij nella campagna iniziata dalle Forze Democratiche Siriane a Raqqa. La battaglia per la liberazione della città di Raqqa iniziò il 6 giugno 2017. Il 29 agosto 2017, Adnan Abu Amjad venne ucciso in azione durante la battaglia, durante la quale più della metà della città è stata catturata dalle FDS.[9] Il suo funerale si tenne nella sua città natale, Manbij, due giorni dopo.[10]

Adnan Abu Amjad era sposato e aveva 2 figli.[1]

  1. ^ a b c d e f g h (EN) Tomorrow, body of Abu Amjad will be buried in Manbij, su Hawar News Agency (ANHA), 30 agosto 2017 (archiviato dall'url originale l'8 settembre 2017).
  2. ^ a b c (EN) SDF plays central role in Syrian civil war (PDF), su Jane's Intelligence Review, gennaio 2016 (archiviato dall'url originale il 23 aprile 2016).
  3. ^ a b (AR) أبو عادل يعاهد الشهيد أبو أمجد بالسير على خطاه والأخذ بثأره, su Hawar News Agency, 4 settembre 2017 (archiviato dall'url originale l'8 settembre 2017).
  4. ^ (EN) Hisham Arafat, SDF commander Abu Amjad lost life in Raqqa fighting IS, su Kurdistan 24, 31 agosto 2017.
  5. ^ (ENAR) ARA News, Syrian rebels form military council to combat ISIS in Manbij مجلس منبج العسكري يطلق عملياته ضد داعش, su YouTube, 3 aprile 2016.
  6. ^ (EN) Rodi Said, U.S.-backed fighters advance to cut off Islamic State, win tacit Turkish support, su Reuters, 3 giugno 2016.
  7. ^ (EN) Jan Muhammad e Wladimir van Wilgenburg, SDF commander frees his own parents from ISIS in special operation, su ARA News, 3 agosto 2016 (archiviato dall'url originale l'11 agosto 2017).
  8. ^ (EN) Manbij Military Council takes over the security of Manbij, su ANF News, 19 agosto 2016.
  9. ^ (EN) SDF: Manbij commander Adnan killed in Raqqa offensive, su Rudaw, 30 agosto 2017.
  10. ^ (EN) Abu Amjad and his 3 comrades funeral ceremony started, su ANHA, 31 agosto 2017 (archiviato dall'url originale l'8 settembre 2017).