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Acrotato (figlio di Cleomene II)

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Acrotato (in greco antico: Ἀκρότατος?, Akròtatos, in latino Acrotătus; metà IV secolo a.C. – tra il 314 e il 309 a.C.) è stato un politico spartano, figlio del re di Sparta Cleomene II.

Acrotato, dopo essersi inimicato gran parte dei suoi cittadini osteggiando un decreto che avrebbe tolto dall'infamia coloro che erano fuggiti durante la battaglia tra il re Agide III e Antipatro, accettò nel 314 a.C. di farsi capo degli agrigentini che desideravano liberarsi del tiranno di Siracusa Agatocle.

Acrotato ottenne l'appoggio di Taranto ma ad Agrigento i suoi modi duri e autoritari gli alienarono le simpatie dei suoi seguaci, che lo costrinsero a fuggire in patria, dove morì pochi anni dopo (prima del padre,[1] che morì nel 309 a.C.).

Suo figlio Areo I successe al nonno come re di Sparta; ad Areo I successe il figlio Acrotato.[2]

  1. ^ Pausania, Periegesi della Grecia, III, 6, 2.
  2. ^ Plutarco, Agide, 3.

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