Acido tolfenamico

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Acido tolfenamico
Nome IUPAC
Acido 2-[(3-cloro-2-metilfenil)ammino]benzoico [1]
Caratteristiche generali
Formula bruta o molecolareC14H12ClNO2
Massa molecolare (u)261,707
Numero CAS13710-19-5
Numero EINECS237-264-3
Codice ATCM01AG02
PubChem610479
DrugBankDBDB09216
SMILES
Clc2cccc(Nc1ccccc1C(=O)O)c2C
Dati farmacologici
Modalità di
somministrazione
Orale
Indicazioni di sicurezza

L'acido tolfenamico è una molecola, appartenente al gruppo dei fenamati, che rientra nella classe dei farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS). Il farmaco è dotato di proprietà di tipo antinfiammatorio, analgesico, antipiretico. Studiato per un utilizzo nella artrite reumatoide,[2][3][4] osteoartrite[5] ed altre patologie osteoarticolari,[6][7] attualmente viene utilizzato in alcuni Paesi per il controllo del dolore associato a cefalea od emicrania. In Italia il farmaco è destinato ad uso veterinario.

Farmacodinamica

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Il meccanismo d'azione dell'acido tolfenamico è principalmente da imputare alle proprietà inibitorie della biosintesi delle prostaglandine: viene così impedita la produzione di mediatori dell'infiammazione (e del dolore) come le prostacicline e le prostaglandine.[8] La ridotta sintesi di prostaglandine è secondaria alla inibizione da parte del farmaco dell'enzima prostaglandina-endoperossido sintasi nota anche come ciclossigenasi. L'inibizione non è specifica e pertanto coinvolge sia la ciclossigenasi 1 (COX-1) che la ciclossigenasi 2 (COX-2).

Farmacocinetica

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L'acido tolfenamico risulta rapidamente assorbito dal tratto gastrointestinale dopo somministrazione per via orale. La concentrazione plasmatica massima (Cmax) viene raggiunta in circa 1-2 ore (Tmax). Gli studi su animali sperimentali hanno dimostrato che l'acido tolfenamico nel cane[9] e nel gatto si distribuisce in tutti gli organi con una elevata concentrazione nel plasma, tratto digerente, fegato, polmoni e reni. La biodisponibilità dell'acido tolfenamico è stata calcolata intorno al 60%. Il legame con le proteine plasmatiche è pari a circa il 99,7%. L'eliminazione avviene principalmente attraverso meccanismi extrarenali, poiché nelle urine viene riscontrato solo l'8,8%, sia come farmaco immodificato che come metaboliti glucuronati, di una dose assunta per via orale.[10][11]

L'acido tolfenamico è indicato nel trattamento sintomatico del dolore correlato all'attacco acuto di emicrania.[12][13] Il farmaco può essere utilizzato in associazione ad altre sostanze aventi effetti positivi sull'intensità dell'attacco di emicrania, quali ad esempio la caffeina, l'ergotamina, il propranololo o la metoclopramide.[14][15]

Effetti collaterali ed indesiderati

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In corso di trattamento con acido tolfenamico gli effetti avversi più spesso segnalati sono di natura gastrointestinale e comprendono: dispepsia, nausea, vomito, flatulenza, diarrea oppure costipazione, dolore addominale, melena, ematemesi, tendenza alla esacerbazione di una pregressa colite e malattia di Crohn. La pancreatite così come la polmonite eosinofila[16] sono state riportate molto raramente. Più frequente invece la comparsa di diversi disturbi della pelle, tra cui eruzioni cutanee,[17] prurito, orticaria, porpora, e più raramente dermatosi bollose esfoliative, tra cui la necrolisi epidermica tossica e l'eritema multiforme.

Controindicazioni

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Il farmaco è controindicato in soggetti con ipersensibilità nota al principio attivo oppure ad uno qualsiasi degli eccipienti. È inoltre controindicato in soggetti con storia di ulcera peptica attiva oppure di emorragia gastrointestinale dopo assunzione di FANS. È inoltre controindicato nei pazienti che in precedenza hanno manifestato crisi di asma, rinite acuta, angioedema od orticaria in risposta alla assunzione di acido acetilsalicilico, ibuprofene o altri FANS. L'acido tolfenamico altresì non deve essere assunto da soggetti affetti da scompenso cardiaco grave, insufficienza epatica ed insufficienza renale. Deve esserne evitato l'utilizzo anche da parte delle donne che si trovano nell'ultimo trimestre di gravidanza.

Dosi terapeutiche

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Nei soggetti adulti il dosaggio iniziale consigliato è di 200 mg (una compressa), quando compaiono i primi sintomi di emicrania. Il trattamento può essere ripetuto a distanza di 1-2 ore se la prima somministrazione non ha determinato una risposta soddisfacente. È preferibile assumere il farmaco a stomaco pieno. L'efficacia e sicurezza d'utilizzo dell'acido tolfenamico in età pediatrica non è stata determinata.

  1. ^ Kim Vilbour Andersen, Sine Larsen, Børge Alhede, Niels Gelting and Ole Buchardt, Characterization of two polymorphic forms of tolfenamic acid, N-(2-metil-3-clorofenil)anthranilic acid: their crystal structures and relative stabilities, in J. Chem. Soc., Perkin Trans. 2, n. 10, 1989, pp. 1443–1447, DOI:10.1039/P29895001443.
  2. ^ A. Kajander, V. Laine; G. Gothoni, Effect of tolfenamic acid in rheumatoid arthritis., in Scand J Rheumatol, vol. 1, n. 2, 1972, pp. 91-3, PMID 4572954.
  3. ^ V. Rejholec, H. Vapaatalo; O. Tokola; G. Gothoni, Tolfenamic acid in the treatment of rheumatoid arthritis., in Scand J Rheumatol Suppl, n. 24, 1979, pp. 9-12, PMID 373086.
  4. ^ BM. Wankya, S. Awadh; SJ. Mwai, Tolfenamic acid and ibuprofen in rheumatoid arthritis: a double-blind cross over study., in East Afr Med J, vol. 58, n. 8, agosto 1981, pp. 622-5, PMID 6975201.
  5. ^ E. Zachariae, J. Sylvest, Osteoarthritis of the knee treated with tolfenamic acid., in Scand J Rheumatol, vol. 1, n. 3, 1972, pp. 97-9, PMID 4584209.
  6. ^ A. Kajander, J. Martio; O. Mutru; G. Gothoni, Prolonged treatment with tolfenamic acid in inflammatory rheumatic diseases., in Scand J Rheumatol, vol. 5, n. 3, 1976, pp. 158-60, PMID 1086507.
  7. ^ V. Rejholec, H. Vapaatalo; O. Tokola; G. Gothoni, Tolfenamic acid in ankylosing spondylarthritis: a double-blind comparison to indomethacin., in Scand J Rheumatol Suppl, vol. 36, 1980, pp. 1-7, PMID 7013054.
  8. ^ IB. Lindén, J. Parantainen; H. Vapaatalo, Inhibition of prostaglandin biosynthesis by tolfenamic acid in vitro., in Scand J Rheumatol, vol. 5, n. 3, 1976, pp. 129-32, PMID 824724.
  9. ^ QA. McKellar, P. Lees; G. Gettinby, Pharmacodynamics of tolfenamic acid in dogs. Evaluation of dose response relationships., in Eur J Pharmacol, vol. 253, n. 3, marzo 1994, pp. 191-200, PMID 8200415.
  10. ^ PJ. Pentikäinen, PJ. Neuvonen; C. Backman, Human pharmacokinetics of tolfenamic acid, a new anti-inflammatory agent., in Eur J Clin Pharmacol, vol. 19, n. 5, 1981, pp. 359-65, PMID 7238564.
  11. ^ I. Niopas, M. Georgarakis; V. Sidi-Frangandrea; C. Chrisanthopoulos; E. Liara, Pharmacokinetics of tolfenamic acid in pediatric patients after single oral dose., in Eur J Drug Metab Pharmacokinet, vol. 20, n. 4, pp. 293-6, PMID 8983935.
  12. ^ H. Hakkarainen, H. Vapaatalo; G. Gothoni; J. Parantainen, Tolfenamic acid is as effective as ergotamine during migraine attacks., in Lancet, vol. 2, n. 8138, agosto 1979, pp. 326-8, PMID 89390.
  13. ^ BM. Mikkelsen, JV. Falk, Prophylactic treatment of migraine with tolfenamic acid. A comparative double-blind crossover study between tolfenamic acid and placebo., in Acta Neurol Scand, vol. 66, n. 1, luglio 1982, pp. 105-11, PMID 7051739.
  14. ^ RA. Tokola, P. Kangasniemi; PJ. Neuvonen; O. Tokola, Tolfenamic acid, metoclopramide, caffeine and their combinations in the treatment of migraine attacks., in Cephalalgia, vol. 4, n. 4, dicembre 1984, pp. 253-63, PMID 6394143.
  15. ^ B. Mikkelsen, KK. Pedersen; LV. Christiansen, Prophylactic treatment of migraine with tolfenamic acid, propranolol and placebo., in Acta Neurol Scand, vol. 73, n. 4, aprile 1986, pp. 423-7, PMID 3727918.
  16. ^ Y. Nakatsumi, M. Nomura; M. Yasui; M. Fujimura; T. Matsuda; M. Kitagawa, [A case of eosinophilic pneumonia due to tolfenamic acid]., in Nihon Kyobu Shikkan Gakkai Zasshi, vol. 31, n. 10, ottobre 1993, pp. 1322-6, PMID 8271669.
  17. ^ P. Autio, S. Stubb, Fixed drug eruption caused by tolphenamic acid., in Acta Derm Venereol, vol. 74, n. 1, gennaio 1994, p. 76, PMID 7908495.

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