Abbazia di Mont-Saint-Éloi
Abbazia di Mont-Saint-Éloi | |
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I resti dell'abbazia di Mont-Saint-Éloi | |
Stato | Francia |
Regione | Passo di Calais |
Località | Mont-Saint-Éloi |
Coordinate | 50°20′57.98″N 2°41′37″E |
Ordine | Canonici regolari di Sant'Agostino |
Fondatore | san Vindiciano |
Inizio costruzione | 678 |
L'abbazia di Mont-Saint-Éloi, presso Arras, è un antico monastero di canonici regolari di Sant'Agostino.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Secondo la tradizione, nel 678 san Vindiciano, vescovo di Cambrai, stabilì una piccola comunita dedita alle attività apostoliche in un romitaggio dove, già attorno al 630, sant'Eligio si ritirava a pregare: alla sua morte, secondo le sue disposizioni, nel 693 Vindiciano fu sepolto in questo antico romitaggio che prese il nome di abbazia di Saint-Vindicien du Mont-Saint-Éloi.[1]
Nel 940, secondo testimonianze non accertate (un documento sulla ricognizione delle reliquie di san Vindiciano operata da Fulberto, vescovo di Arras), Mont-Saint-Éloi era una chiesa collegiata con otto canonici ed era dedicata ai santi Pietro e Paolo, a santa Maria e a san Vindiciano.[1]
La comunità fu probabilmente riformata dal vescovo Lieberto nel 1066 o nel 1068: è invece certo che papa Gregorio VII abbia confermato i privilegi dell'abbazia di canonici regolari di Sant'Agostino di Mont-Saint-Éloi nel 1070, ritenuto talvolta erroneamente l'anno di fondazione.[1]
L'abbazia ebbe un notevole ruolo pastorale nei riguardi dei priorati e delle parrocchie che da essa dipendevano (il più importante era il priorato di Aubigny-en-Artois, la cui dipendenza Mont-Saint-Éloi fu confermata da Teodorico di Alsazia, conte di Fiandra, prima del 1168).[2]
Mont-Saint-Éloi fu anche un notevole centro spirituale e intellettuale: dal monastero, soprattutto nel XII secolo, provennero numerosi magister di teologia della Sorbona;[2] presso l'abbazia era operante uno scriptorium, da cui proviene un gruppo di 61 manoscritti realizzati tra l'XI e il XV secolo conservati ad Arras.[3]
Dall'abbazia di Mont-Saint-Éloi uscirono Giovanni di Warneton, vescovo di Thérouanne, Ursione, vescovo di Verdun, Guglielmo, vescovo di Vaison, Pietro da Collemezzo, arcivescovo di Rouen e cardinale-vescovo di Albano; anche il futuro papa Adriano IV in gioventù era entrato nell'abbazia.[4]
Negli ultimi secoli della sua esistenza l'abbazia la vita spirituale decadde. Nel 1790 la comunità di Mont-Saint-Éloi contava 23 canonici regolari, molti dei quali accettarono di prestare il giuramento secondo la Costituzione civile del clero.[5]
L'abbazia fu acquistata da Lemaire di Agny nel 1793 e successivamente distrutta. L'ultimo abate, Augustin Laignel, fu ghigliottinato ad Arras il 24 aprile 1794; insieme a lui salì al patibolo suo fratello Philippe, monaco benedettino a Saint-Vaast.[5]
Note
[modifica | modifica wikitesto]Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Guerrino Pelliccia e Giancarlo Rocca (curr.), Dizionario degli Istituti di Perfezione (DIP), 10 voll., Edizioni paoline, Milano 1974-2003.
Altri progetti
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Controllo di autorità | VIAF (EN) 159053971 · ISNI (EN) 0000 0001 2194 7998 · LCCN (EN) n78094725 · BNF (FR) cb11958920x (data) |
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