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A Whiter Shade of Pale

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A Whiter Shade of Pale
ArtistaProcol Harum
Autore/i
GenerePop barocco
Proto-prog
Rock progressivo
Edito daEssex Music
Pubblicazione originale
IncisioneA Whiter Shade of Pale/Lime Street Blues
Data1967
EtichettaDeram, DM.126
Durata4 min : 05 s
Certificazioni (digitale)
Dischi d'argentoRegno Unito (bandiera) Regno Unito[1]
(vendite: 200 000 )
Dischi d'oroFrancia (bandiera) Francia[2]
(vendite: 700 000 )
Paesi Bassi (bandiera) Paesi Bassi[3]
(vendite: 100 000 )
Spagna (bandiera) Spagna[4]
(vendite: 30 000 )

A Whiter Shade of Pale è un brano musicale dei Procol Harum, pubblicato il 12 maggio 1967 nel singolo a 45 giri A Whiter Shade of Pale/Lime Street Blues. È stato scritto da Gary Brooker, Keith Reid e Matthew Fisher, prodotto da Denny Cordell e distribuito dalla Deram Records.

La canzone riscosse un notevole successo, restando in cima alle classifiche del Regno Unito per 6 settimane, dall'8 giugno 1967, in Italia per sette settimane, in Germania per due settimane, nei Paesi Bassi per otto settimane, in Irlanda per cinque settimane, in Australia per tre settimane ed in Francia per nove settimane; in Norvegia arriva terza, in Austria quarta e nella Billboard Hot 100 quinta.

Il brano fu un fortuito risultato della allora casa discografica U.K. Decca Records, con l'esperimento di fondere insieme musica classica e soft rock. Il riff-intro infatti, composto dai pianisti e organisti Brooker-Fisher all'organo Hammond, trae ispirazione dal brano classico Aria sulla quarta corda con alcune componenti della cantata BWV 140 Wachet auf, ruft uns die Stimme, entrambi opere di Johann Sebastian Bach. Il ritornello si ispira, vagamente, inoltre, alla battuta più alta del secondo movimento del preludio BWV659 Nun komm der Heiden Heiland. [5]Il groove del ritornello invece, si ispira a When a Man Loves a Woman, di Percy Sledge, brano uscito l'anno prima. Il testo è opera del poeta e paroliere Keith Reid.

Nel Regno Unito la canzone fu pubblicata solo come singolo, e non fu inserita nel primo album del gruppo Procol Harum. È presente invece nella edizione USA dell'album. Nel 1997, fu ripubblicata una nuova edizione del primo album dal titolo A Whiter Shade of Pale, in cui oltre al famoso singolo erano incluse anche alcune tracce non presenti nell'edizione originale dell'album.

Nel 1998 viene premiata con il Grammy Hall of Fame Award.

La canzone, di notevole successo già dal 1967, ebbe numerose reinterpretazioni. In Italia, su testo di Mogol, fu incisa dai Dik Dik, col titolo Senza luce che, mantenendo la parte musicale, si discosta dal testo originale dal significato ermetico. Nel 2000, fu utilizzata da Marco Tullio Giordana come colonna sonora per il film I cento passi.

Furono inoltre incise versioni in francese (Le Jour du Dernier Jour), tedesco (Tränen im Gesicht), svedese (Då Är Hon Åter Lika Blek), portoghese (Ao Meu Lado Outra Vez), spagnolo (Con Su Blanca Palidez) e finlandese (Merisairaat kasvo)[6].

Originariamente, la canzone fu attribuita ai soli Gary Brooker e Keith Reid. Nel 2005, Matthew Fisher intentò una causa vittoriosa contro Gary Brooker, chiedendo di essere riconosciuto come co-autore del brano per aver aggiunto le parti di organo alla musica originale. I giudici diedero ragione a Fisher all'unanimità.

Nel 2004 la rivista musicale Rolling Stone ha inserito A Whiter Shade of Pale nella sua lista delle 500 migliori canzoni di tutti i tempi al 57º posto.

Video musicale

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Un primo video del brano fu girato in bianco e nero da Joel Gallen, con la band che suona e canta in studio, senza nessuna scenografia. Fu poi girato un secondo video, a colori, con una 16 mm, pellicola adatta per l'allora Scopitone, apparecchio simile al juke-box ma comprensivo anche di un visore. Le scene, di classico montaggio amatoriale, girate da Peter Clifton, raffigurano la band che passeggia intorno ad alcuni paesaggi inglesi; dapprima vicino al sito storico di Witley Court, Contea di Worcestershire, in Inghilterra, quindi altre scene intorno a Londra. Il video si conclude con alcune riprese nel centro della capitale, a Piccadilly Circus e Trafalgar Square.

Il brano è presente in molte colonne sonore di film ed episodi TV:

Versione di Annie Lennox

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A Whiter Shade of Pale è il secondo singolo estratto da Medusa, secondo album da solista di Annie Lennox.

Lo stesso argomento in dettaglio: A Whiter Shade of Pale (Annie Lennox).

Cover internazionali

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Versioni strumentali

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Cover in italiano

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  1. ^ bpi.co.uk, https://www.bpi.co.uk/brit-certified/.
  2. ^ books.google.it, https://books.google.it/books?id=WygEAAAAMBAJ&pg=PA62&redir_esc=y#v=onepage&q&f=false.
  3. ^ worldradiohistory.com, https://worldradiohistory.com/Archive-Billboard/60s/1967/Billboard 1967-07-08.pdf.
  4. ^ worldradiohistory.com, https://worldradiohistory.com/Archive-Billboard/60s/1967/Billboard 1967-08-19.pdf.
  5. ^ Markus Rathey, Ästhetik eines "Fragments" - Anmerkungen zur Tradition des Schlußsatzes der Kantate "Nun komm der Heiden Heiland" BWV 61, in Bach-Jahrbuch, vol. 88, 9 marzo 2018, pp. 106–117, DOI:10.13141/bjb.v20021742. URL consultato il 30 ottobre 2024.
  6. ^ (EN) Procol Harum songs in non-original languages, su Beyond the Pale. URL consultato l'11 settembre 2010.
  7. ^ Wess - Senza luce/I'm a Short-timer, su Discografia Nazionale della Musica Italiana, Istituto centrale per i beni sonori ed audiovisivi.
  8. ^ Dik Dik - Senza luce/Guardo te e vedo mio figlio, su Discografia Nazionale della Musica Italiana, Istituto centrale per i beni sonori ed audiovisivi.
  9. ^ Senza luce/I'm a Short-timer, su Discografia Nazionale della Musica Italiana, Istituto centrale per i beni sonori ed audiovisivi.

Collegamenti esterni

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