A Flash Flood of Colour
A Flash Flood of Colour album in studio | |
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Artista | Enter Shikari |
Pubblicazione | 9 gennaio 2012 (vedi dettagli) |
Durata | 42:29 |
Dischi | 1 |
Tracce | 11 |
Genere | Electronicore[1][2] Post-hardcore[3][4] Rock elettronico[5][6] |
Etichetta | Ambush Reality (vedi sezione) |
Produttore | Dan Weller, Enter Shikari |
Registrazione | 8 maggio-14 giugno 2011
|
Formati | CD, CD DVD, LP, download digitale, streaming |
Certificazioni | |
Dischi d'argento | Regno Unito[7] (vendite: 60 000 ) |
Enter Shikari - cronologia | |
Singoli | |
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Recensione | Giudizio |
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AbsolutePunk[8] | |
AllMusic[3] | |
Alternative Press[9] | |
CraveOnline[10] | |
Drowned in Sound[11] | |
The Fly[12] | |
Kerrang![13] | |
Kill Hipster[14] | |
NME[15] | |
Rock Sound[16] |
A Flash Flood of Colour è il terzo album in studio del gruppo musicale britannico Enter Shikari, pubblicato nel gennaio 2012.
È stato proclamato miglior album indipendente dell'anno agli AIM Awards 2012[17] ed eletto secondo album dell'anno da Kerrang! Radio[18]. Tema principale dell'album è la denuncia della corruzione politica, i cambiamenti climatici, la guerra in Israele e la grande recessione. La copertina dell'album raffigura un triangolo rovesciato, a simboleggiare un'inversione della stratificazione sociale, simbolo che in seguito il gruppo adotterà per tutte le successive produzioni.
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]Il terzo album di inediti degli Enter Shikari è stato registrato, con il produttore ed ex chitarrista degli SikTh Dan Weller (già produttore dei singoli stand-alone Destabilise e Quelle Surprise e tecnico per le chitarre in Common Dreads), presso due differenti studi di registrazione, a Londra e in Thailandia. Inizialmente sistematisi nello studio di Weller sito nella Old Street di Londra, quando quest'ultimo disse al gruppo che un suo amico possedeva uno studio discografico in Thailandia, a un'ora e mezza da Bangkok[19], gli Enter Shikari decidono che A Flash Flood of Colour sarebbe stato registrato proprio lì[20]. Le registrazioni durarono per circa un mese; venne prima registrata la musica e, solo successivamente, le parti vocali[21]. Il missaggio del disco avvenne a Vancouver, in Canada.
Della registrazione e della produzione del disco è stato realizzato un documentario intitolato Phenakistiscope, pubblicato nell'edizione limitata dell'album e su YouTube.
Il genere dell'album è un mix, come i precedenti dischi degli Enter Shikari, di post-hardcore, metal (soprattutto alternative metal[22]), rock[23] e musica elettronica[3][4] (specialmente dubstep e drum and bass[9][11][24]), con influenze post-rock[3], industrial[9], grime[25] e hip hop[4]. Il tema principale dei brani è la protesta in un'ottica progressista[25] contro le azioni del governo e delle multinazionali che hanno influenzato negativamente l'economia mondiale e il mutamento climatico, con occasionali riferimenti alla grande recessione e alla situazione politica in Israele[26].
Il 10 dicembre 2012 è stato ripubblicato in una "Redux Edition" di 41 tracce contenente, oltre all'album originale, i singoli Quelle Surprise e Destabilise, alcune tracce dal vivo dei concerti della band all'Electric Ballroom e all'Hammersmith Apollo di Londra, e numerosi remix[27].
Accoglienza
[modifica | modifica wikitesto]Giudizio della critica
[modifica | modifica wikitesto]L'album ha ricevuto numerose recensioni positive, per lo più grazie al profondo contenuto dei testi che lo compongono. Drew Beringer di AbsolutePunk in particolare lo ha lodato per avere un «più grande obiettivo che semplicemente far ballare ragazzini con i loro breakdown, focalizzandosi nel porre sostanza in ogni singola traccia, sperando di ispirare questa generazione, in tutto il mondo, ad alzarsi ed essere un cambiamento in questo sistema non più funzionante»[8]. Ryan Bird di Rocksound, votando il disco con 9 punti su 10, loda il gruppo per la sua evoluzione emozionale e culturale[16].
Jon O'Brien di AllMusic, con 3 stelle su 5, giudica l'album come un «ascolto impegnativo e spesso stancante», ma definisce il suo significato come un'ispirazione per tutte le altre band rock britanniche[3].
Successo commerciale
[modifica | modifica wikitesto]L'album ha raggiunto la prima posizione nella classifica britannica a metà della sua prima settimana di vendita[28], per poi risultare quarto all'uscita della classifica, con oltre 19 000 copie vendute solo nel Regno Unito[29]. Nel 2015 è arrivato a vendere oltre 60 000 copie, ottenendo la certificazione di disco d'argento[7]. Negli Stati Uniti debutta invece alla posizione numero 67 della Billboard 200, vendendo oltre 6 000 copie[29].
Tracce
[modifica | modifica wikitesto]Testi di Rou Reynolds, musiche degli Enter Shikari.
- System... – 1:57
- ...Meltdown – 3:24
- Sssnakepit – 3:26
- Search Party – 4:06
- Arguing with Thermometers – 3:22
- Stalemate – 4:18
- Gandhi Mate, Gandhi – 4:26
- Warm Smiles Do Not Make You Welcome Here – 4:36
- Pack of Thieves – 3:58
- Hello Tyrannosaurus, Meet Tyrannicide – 3:44
- Constellations – 4:59
- Tracce bonus nell'edizione deluxe britannica e irlandese
- Quelle Surprise – 4:35
- Destabilise – 4:31
- Quelle Surprise (Rout VIP Mix) – 5:19
- Intro/Destabilise (Live from the Electric Ballroom) – 6:17
- Sssnakepit (Live from the Electric Ballroom) – 3:33
- Quelle Surprise (Live from the Electric Ballroom) – 7:23
- OK, Time for Plan B (Live from the Electric Ballroom) – 5:11
- Tracce bonus nell'edizione deluxe statunitense
- Sssnakepit (Hamilton Remix) – 4:52
- Sssnakepit (Serial Killaz Remix) – 5:31
- Quelle Surprise (Music Video) – 4:34
- Tracce bonus dell'edizione Redux
- Quelle Surprise – 4:34
- Destabilise – 4:31
- Intro/Destabilise (Live from the Electric Ballroom) – 6:16
- Sssnakepit (Live from the Electric Ballroom) – 3:31
- Quelle Surprise (Live from the Electric Ballroom) – 7:13
- Ok, Time for Plan B (Live from the Electric Ballroom) – 5:10
- System/Meltdown (Live from the Hammersmith Apollo) – 7:07
- The Feast (Live from the Hammersmith Apollo) – 4:17
- Gandhi Mate, Gandhi (Live from the Hammersmith Apollo) – 5:11
- Quelle Surprise (Live from the Hammersmith Apollo) – 7:03
- Hello Tyrannosaurus, Meet Tyrannicide (Live from the Hammersmith Apollo) – 5:48
- Stalemate (Live from the Hammersmith Apollo) – 4:49
- Enter Shikari (Live from the Hammersmith Apollo) – 6:14
- Return to Energiser (Live from the Hammersmith Apollo) – 8:38
- Sssnakepit (Live from the Hammersmith Apollo) – 5:52
- Destabilise (Rout Remix) – 5:28
- Quelle Surprise (Rout Remix) – 5:19
- Sssnakepit (Hamilton Remix) – 4:51
- Sssnakepit (Serial Killaz Remix) – 5:30
- Sssnakepit (Rout Remix) – 4:31
- Arguing with Thermometers (Calvertron Remix) – 4:01
- Arguing with Thermometers (Goth-Trad Remix) – 5:05
- Arguing with Thermometers (Taz Buckfaster Remix) – 4:49
- Warm Smiles Do Not Make You Welcome Here (Mosquito Remix) – 4:49
- Warm Smiles Do Not Make You Welcome Here (Tek-One Remix) – 3:46
- Warm Smiles Do Not Make You Welcome Here (Azura Dub) – 4:03
- Warm Smiles Do Not Make You Welcome Here (Tyler Mae Remix) – 6:48
- Warm Smiles Do Not Make You Welcome Here (Alex Light Remix) – 3:41
- Pack of Thieves (Rory C Mix) – 6:56
- Pack of Thieves (Sgt. Rolfy's Bell End Remix) – 4:57
- DVD bonus dell'edizione limitata
- Phenakistiscope (Documentary)
- Bonus Features (Live & Promo Videos)
Formazione
[modifica | modifica wikitesto]- Enter Shikari
- Rou Reynolds – voce, chitarra acustica, pianoforte, tastiera, programmazione, sintetizzatore, celesta, arrangiamenti orchestrali
- Rory Clewlow – chitarra, voce secondaria
- Chris Batten – basso, voce secondaria
- Rob Rolfe – batteria, percussioni, cori
- Cori aggiuntivi
- Adam Cooper
- Danny Price
- Ian Drayner
- James Aslett
- Richard Moore
- Tom Warner
- Tom Willson
- Produzione
- Dan Weller – produzione
- Enter Shikari – produzione
- Tim Morris – ingegneria
- Mike Fraser – missaggio
- Dick Beetham – mastering
- Joby Barnard – layout
- Paul Blundell – fotografia
Classifiche
[modifica | modifica wikitesto]Classifica (2012) | Posizione massima |
---|---|
Australia[30] | 32 |
Austria[30] | 35 |
Belgio (Fiandre)[31] | 74 |
Germania[30] | 23 |
Giappone[32] | 81 |
Irlanda[30] | 67 |
Paesi Bassi[30] | 74 |
Regno Unito[30] | 4 |
Regno Unito (independent)[33] | 2 |
Regno Unito (rock & metal)[34] | 1 |
Stati Uniti[35] | 67 |
Stati Uniti (hard rock)[35] | 5 |
Stati Uniti (independent)[35] | 8 |
Stati Uniti (rock)[35] | 19 |
Date di pubblicazione
[modifica | modifica wikitesto]Paese | Data | Etichetta |
---|---|---|
Australia | 9 gennaio 2012 | Liberator Music |
Regno Unito | 16 gennaio 2015 | Ambush Reality |
Europa | PIAS Recordings | |
Nord America | Hopeless Records | |
Giappone | 18 gennaio 2015 | Hostess Entertainment |
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ (EN) Enter Shikari: A Flash Flood of Colour, su Metal Hammer. URL consultato il 31 dicembre 2014.
- ^ (EN) Album: Enter Shikari – A Flash Flood of Colour, su mancunion.com. URL consultato il 31 dicembre 2014.
- ^ a b c d e (EN) Jon O'Brien, A Flash Flood of Colour, su AllMusic, All Media Network. URL consultato il 17 settembre 2012.
- ^ a b c (EN) Paul Harris, 2012 Albums Preview - Sound of the Overground, in Kerrang!, n. 1398, 21 gennaio 2012, pp. 22-24, ISSN 0262-6624 .
- ^ (EN) Album review: Enter Shikari – A Flash Flood Of Colour, su SHUMedia, 7 febbraio 2012. URL consultato il 12 gennaio 2016 (archiviato dall'url originale il 12 gennaio 2016).
- ^ (EN) A Flash Flood of Colour, su Invisible Wire, 9 gennaio 2012. URL consultato il 12 gennaio 2016 (archiviato dall'url originale il 12 gennaio 2016).
- ^ a b (EN) A Flash Flood of Colour, su British Phonographic Industry. URL consultato il 23 agosto 2015.
- ^ a b (EN) Drew Beringer, Enter Shikari - A Flash Flood of Colour - Album Review, su AbsolutePunk. URL consultato il 7 dicembre 2014.
- ^ a b c (EN) Scott Heisel, Enter Shikari - A Flash Flood Of Colour, su Alternative Press, 21 gennaio 2012. URL consultato il 7 dicembre 2014 (archiviato dall'url originale il 29 ottobre 2012).
- ^ (EN) Johhny Firecloud, Review: Enter Shikari – A Flash Flood of Colour, su CraveOnline, 12 gennaio 2012. URL consultato il 7 dicembre 2014 (archiviato dall'url originale il 29 ottobre 2012).
- ^ a b (EN) John Calvert, Album Review: Enter Shikari - A Flash Flood of Colour, su Drowned in Sound, 9 gennaio 2012. URL consultato il 7 dicembre 2014 (archiviato dall'url originale il 29 luglio 2014).
- ^ (EN) Enter Shikari - ‘A Flash Flood Of Colour’, su The Fly, 13 gennaio 2012. URL consultato il 7 dicembre 2014 (archiviato dall'url originale il 17 gennaio 2012).
- ^ (EN) Ian Winwood, Enter Shikari - A Flash Flood of Colour Album Review, in Kerrang!, n. 1397, 14 gennaio 2012, p. 50, ISSN 0262-6624 .
- ^ (EN) Enter Shikari – A Flash Flood of Colour: Album Review, su Kill Hipster, 8 gennaio 2012. URL consultato il 31 dicembre 2014 (archiviato dall'url originale il 29 febbraio 2012).
- ^ (EN) Dan Martin, Enter Shikari - 'A Flash Flood Of Colour', su NME, 6 gennaio 2012. URL consultato il 7 dicembre 2014.
- ^ a b (EN) Ryan Bird, Class of 2012: Enter Shikari - 'A Flash Flood of Colour' (Ambush Reality), in Rock Sound, n. 157, febbraio 2012, p. 75, ISSN 1465-0185 .
- ^ (EN) AIM Awards - Independent Album of the Year, su Enter Shikari, 30 ottobre 2012. URL consultato il 1º febbraio 2015 (archiviato dall'url originale il 28 gennaio 2015).
- ^ (EN) Kerrang! Radio's Top 10 Albums of 2012, su Kerrang! Radio, 20 dicembre 2012. URL consultato l'8 febbraio 2015 (archiviato dall'url originale il 9 luglio 2015).
- ^ (EN) New Album, New Approach, Same Passion & Aggression from the Pride of St. Albans, su Buzzinemusic, 27 gennaio 2012. URL consultato il 17 aprile 2020 (archiviato dall'url originale il 3 giugno 2013).
- ^ (EN) Enter Shikari, the making of A Flash Flood Of Colour, su Tom Bryant. URL consultato il 17 aprile 2020.
- ^ (EN) Matthew Colwell, Interview: Enter Shikari vocalist Rou Reynolds on the band's US successes, in Alternative Press, 5 aprile 2012.
- ^ (EN) Enter Shikari-A Flash Flood Of Colour, su rockhaq.com, 31 gennaio 2012. URL consultato il 14 gennaio 2015.
- ^ (EN) Review: Enter Shikari – A Flash Flood Of Colour, su Under the Gun Review, 3 gennaio 2012. URL consultato il 12 gennaio 2016.
- ^ (EN) Jon Ableson, New Enter Shikari Album To Have "A Lot Of Dubstep Drum & Bass" Influences, su Alter the Press. URL consultato il 28 giugno 2014.
- ^ a b (EN) Mat Ward, Post-hardcore band: 'Our generation's got to fight to survive', su greenleft.org.au, 20 febbraio 2012. URL consultato il 7 dicembre 2014.
- ^ (EN) Bryne Yancey, Track By Track: Enter Shikari’s “A Flash Flood Of Colour”, su Alternative Press, 25 gennaio 2012. URL consultato il 7 dicembre 2014.
- ^ (EN) A Flash Flood of Colour - Redux, su Enter Shikari, 10 aprile 2013. URL consultato il 12 dicembre 2014 (archiviato dall'url originale il 22 ottobre 2014).
- ^ (EN) Enter Shikari Still On For Number One, su Rock Sound, 20 gennaio 2012. URL consultato il 3 agosto 2015 (archiviato dall'url originale il 24 settembre 2015).
- ^ a b (EN) Reach out and Touch, in Billboard, 11 febbraio 2012, p. 39.
- ^ a b c d e f (EN) Enter Shikari - A Flash Flood of Colour - Music Charts, su acharts.us. URL consultato il 28 giugno 2014.
- ^ (NL) Enter Shikari - A Flash Flood of Colour, su Ultratop. URL consultato il 28 giugno 2014.
- ^ (JA) エンター・シカリ, su Oricon. URL consultato il 28 giugno 2014.
- ^ (EN) Official Independent Albums Chart Top 50: 22 January 2012 - 28 January 2012, su Official Charts Company. URL consultato il 12 maggio 2015.
- ^ (EN) Official Rock & Metal Albums Chart Top 40: 22 January 2012 - 28 January 2012, su Official Charts Company. URL consultato il 12 maggio 2015.
- ^ a b c d (EN) Enter Shikari - Chart history, su Billboard. URL consultato il 28 giugno 2014 (archiviato dall'url originale il 27 maggio 2015).
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Jon O'Brien, A Flash Flood of Colour, su AllMusic, All Media Network.
- (EN) A Flash Flood of Colour, su MusicBrainz, MetaBrainz Foundation.
- (EN) A Flash Flood of Colour, su Metacritic, Red Ventures.