10 lire
10 lire italiane | |
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Valore | 10 ITL |
Massa | 1,7 g |
Diametro | 23,3 mm |
Composizione | Italma |
Anni di coniazione | 1861–2001 (quella descritta: 1951–2001) |
Dritto | |
Disegno | Aratro sormontato dalla scritta repvbblica italiana, in basso l'anno e il marchio di zecca r |
Rovescio | |
Disegno | Valore 10 tra due spighe di grano, in esergo il modellista romagnoli |
Contorno | |
Aspetto | Liscio |
La moneta italiana da 10 lire è apparsa per la prima volta come moneta del Regno nel 1861.
Regno d'Italia
[modifica | modifica wikitesto]Vittorio Emanuele II
[modifica | modifica wikitesto]La moneta di Re Vittorio Emanuele II al diritto presentava la testa nuda del re volta a sinistra, intorno "VITTORIO EMANUELE II" ed in basso la data. Sotto al collo "Speranza", l'autore: Filippo Speranza.
Al rovescio c'era lo stemma sabaudo coronato e con il collare dell'Annunziata e intorno rami di lauro e di quercia. Il valore era posto sotto lo scudo dello stemma. In basso il segno di zecca a sinistra ed il monogramma della Banca d'Italia a destra.
Queste monete furono coniate solamente a Torino dal 1861 al 1865.
Il titolo è di oro 900/1000, i diametri sono variabili da 18 mm a 19,5 mm ed il contorno è rigato.
Le monete, dato il loro diametro non conforme alla legge italiana ed alla Convenzione Monetaria Latina che lo fissava a 19 mm, a partire dal 1865 vennero ritirate dalla circolazione.
- Negli esemplari coniati nel 1861 la testa al diritto è più piccola rispetto agli altri tipi.
- Gli esemplari datati 1863 presentano diametri intermedi oltre a quelli citati. Il diametro per questa annata fu in definitiva fissato a 18,5 mm.
Umberto I
[modifica | modifica wikitesto]Non vi sono monete da 10 lire nella coniazione a nome di Umberto I.
Vittorio Emanuele III
[modifica | modifica wikitesto]Esistono diverse monete coniate a nome di Vittorio Emanuele III con il valore di 10 lire:
- diritto: il semibusto in uniforme e testa nuda del re volto a sinistra, intorno "VITTORIO EMANUELE III" ed in basso a sinistra un nodo di Savoia in un rettangolo.
- rovescio: un'allegoria rappresentante l'Italia agricola, recante un fascio di spighe nella sinistra mentre con la destra regge l'aratro. Ai lati, il valore, in alto "REGNO D'ITALIA"; nel basso a sinistra il nome dell'autore del modello E.BONINSEGNA M. e a destra quello dell'incisore L.GIORGI INC. Nell'esergo la data tra il segno di zecca e la stella d'Italia. Queste monete furono coniate a Roma dal 1910 al 1912 con coniazione successiva per i numismatici del 1926 e 1927.
- Il titolo è di oro 900/1000, il diametro è di 19,5 mm, il peso è di 3,22 g ed il contorno è rigato.
- diritto: la testa nuda del re volta a sinistra, intorno "VITT.EM.III - RE.D'ITALIA".
- rovescio: L'Italia recante il fascio nel braccio sinistro, su una biga, volta verso sinistra. Sotto i cavalli della biga il nome dell'autore del modello G.ROMAGNOLI e A.MOTTI INC. Queste monete furono coniate a Roma dal 1926 al 1930 con coniazione successiva per i numismatici dal 1931 al 1934.
- Il titolo è di argento 835/1000, il diametro è di 27 mm, il peso è di 10 g ed il contorno è caratterizzato da tre FERT tra nodi e stellette.
- "Impero" (1936) (Ag)
- diritto: la testa nuda del re volta a destra, intorno "VITTORIO.EMANUELE.III.RE.E.IMPERATORE".
- rovescio: L'Italia su prora, rivolta verso destra, reggente il fascio littorio con la destra ed una vittoriola (piccola effigie di vittoria) nella sinistra; attorno "ITALIA"; nel basso, a sinistra, in due righe, la data e l'era fascista, a destra il segno di zecca; sulla prora della nave è presente lo stemma sabaudo coronato e, nell'esergo si trova il valore. Il nome dell'autore del modello G.ROMAGNOLI si trova a destra. Questa moneta venne coniata in occasione della celebrazione dell'Impero. Queste monete furono coniate a Roma nel 1936 con coniazione successiva per i numismatici dal 1937 e 1941.
- Il titolo è di argento 835/1000, il diametro è di 27 mm, il peso è di 10 g ed il contorno è caratterizzato da tre FERT tra nodi e stellette.
Repubblica italiana
[modifica | modifica wikitesto]Olivo
[modifica | modifica wikitesto]Con il decreto C.P.S. n.298 del 6 settembre 1946, fu autorizzata l'emissione delle monete da 1, 2, 5 e 10 lire. Le monete di questa serie furono coniate in italma, una lega a base alluminio.
Il decreto, nella descrizione, indicava il millesimo 1946 e di conseguenza furono emessi nuovi decreti per ogni coniazione successiva.
Il diametro della moneta è di 29 mm e il peso di 3 grammi.
Questa tipologia di monete fu coniata fino al 1950.
Spighe
[modifica | modifica wikitesto]Nel 1951 fu emessa una moneta da 10 lire con al dritto un aratro ed al rovescio due spighe di grano con l'indicazione del valore. Pesava 1,6 g e il diametro era di 23,2 mm, metallo Italma. Fu coniata fino all'avvento dell'euro nel 2001.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Catalogo Alfa delle Monete italiane e Regioni - 33ª edizione 2008 Alfa Edizioni Torino.
- Fabio Gigante, Monete italiane dal '700 all'avvento dell'euro, 21ª ed., Varese, Gigante, 2013, ISBN 978-88-89805-35-0.
- Eupremio Montenegro, Manuale del collezionista di monete italiane, 29ª ed., Torino, Edizioni Montenegro, 2008, ISBN 978-88-88894-03-4.
- La cartamoneta italiana. Corpus notarum pecuniariarum italiae, Volume primo, XII edizione, 2023-24, Guido Crapanzano, Ermelindo Giulianini, Gerardo Vendemia, 2022. ISBN 979-12-210-0675-9.
- Antonio Pagani, Monete italiane dall'invasione napoleonica ai giorni d'oggi (1796-1963).
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su 10 lire
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Sito ufficiale della Banca d'Italia, su bancaditalia.it. URL consultato il 29 marzo 2020 (archiviato dall'url originale l'8 dicembre 2017).
- Sito ufficiale dell'IPZS, su ipzs.it.