Hispavox
Hispavox S.A. | |
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Stato | Spagna |
Fondazione | 1953 |
Chiusura | 1985 acquisizione da parte di EMI |
Sede principale | Madrid |
Gruppo | Warner Music Group |
Settore | Musicale |
Prodotti | Musica leggera, folk |
La Hispavox S.A. è stata una casa discografica indipendente spagnola fondata il 27 giugno 1953, che gestì il proprio catalogo in maniera autonoma fino al 1985 quando fu acquisita dalla EMI[1]. Gli studi e la base operativa dell'etichetta si trovavano al numero 64 di Torrelaguna, Madrid[1] ed erano conosciuti tra i fan come Sonido Torrelaguna[2]. L'etichetta ha avuto anche un ruolo importante per la produzione e distribuzione di altre etichette spagnole minori, ma anche di quelle straniere che intendevano espandersi sul territorio spagnolo e sudamericano. Il marchio Hispavox è attualmente in possesso del Warner Music Group, dopo l'acquisizione di quest'ultimo della Parlophone Music Spain nel 2013.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]L'azienda è stata fondata da José Manuel Vidal Zapater nel 1953[1], il quale sarebbe rimasto come amministratore delegato della società fino al 1977, anno in cui la gestione passò nelle mani di suo fratello Luis Vidal. L'azienda ha iniziato a produrre dischi nel 1955, principalmente per altre case discografiche dell'epoca, come le filiali spagnole di Telefunken e Belter.
Nel 1956 l'etichetta discografica iniziò a stampare dischi delle etichette francesi Disques Vega e Disques Vogue, e anche dell'etichetta di musica classica Discophile Français, utilizzando un pionieristico ed innovativo sistema di stampa, il microsurco system.
La società ha prodotto e distribuito in esclusiva e in modo indipendente per la CBS e Warner (prima della loro fusione come WEA), portando l'azienda a raggiungere una posizione di rilievo tra le case discografiche spagnole. Lo sfruttamento esclusivo di queste due società nel mercato spagnolo, ha portato all'espansione del suo catalogo in tutto il mondo: America Latina, Stati Uniti, Giappone, Russia e molti altri paesi, ma ha anche avuto un ruolo molto importante nella distribuzione e promozione della musica popolare spagnola, in particolare la musica classica, sacra, il flamenco ed il folk, con opere di artisti quali Antonio de Cabezón, diretto e interpretato da Antonio Baciero, le opere del maestro Tomás Luis de Victoria, le grandi antologie del flamenco, le antologie del folklore spagnolo ed i canti gregoriani registrati a Silos. Ciò ha contribuito a far riscoprire il grande patrimonio culturale e musicale della Spagna in tutto il mondo.
Una delle artiste di maggiore successo commerciale della Hispavox fu Sara Montiel a partire dal 1958. L'attrice-cantante ottenne una notevole popolarità in tutto il mondo e il suo primo album intitolato La violetera ebbe un successo internazionale. Tra gli altri artisti pop pubblicati dalla Hispavox in quegli anni c'erano Monna Bell, Raphael, Karina e Los Pekenikes.
Negli anni '60, il compositore Rafael Trabuchelli ha ricoperto la carica di direttore artistico e ha promosso le carriere di artisti come Miguel Ríos, José Luis Perales e molti altri. Dopo la sua nomina a direttore artistico nel 1965 ha assunto come assistenti il compositore-arrangiatore Waldo de los Ríos e l'ingegnere del suono Mike Lewellyn Jones incidendo grandi successi come La Yenca e Himno a la alegría, di Miguel Ríos, Palomitas de maíz, di Pekenikes, e El baúl de los recuerdos di Karina.
L'etichetta ha contribuito a diffondere anche le zarzuelas di Pablo Sorozábal, e a far conoscere le grandi voci della lirica spagnola come quelle di Alfredo Kraus, Pilar Lorengar, Renato Cesari, Pedro Lavirgen e molti altri.
Negli anni settanta e ottanta anche molti artisti italiani sono stati distribuiti in Spagna e Sud America dalla Hispavox, tra cui Raffaella Carrà, Hermanas Goggi, Ricchi e Poveri, Fiordaliso, Pippo Franco, Gary Low e molti altri.
Note
[modifica | modifica wikitesto]Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Hispavox, su Discogs, Zink Media.
- (EN) Hispavox, su MusicBrainz, MetaBrainz Foundation.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 125599533 · BNF (FR) cb138811829 (data) |
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