Francesco Ruffini
Francesco Ruffini | |
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Senatore del Regno d'Italia | |
Durata mandato | 18 marzo 1915 – 29 marzo 1934 |
Legislatura | XXIV, XXV, XXVI, XXVII, XXVIII |
Tipo nomina | Categoria: 18 |
Sito istituzionale | |
Magnifico Rettore dell'Università degli studi di Torino | |
Durata mandato | 1910 – 1913 |
Predecessore | Cesare Nani |
Successore | Alfredo Pochettino |
Dati generali | |
Professione | Politico, storico |
Francesco Ruffini (Lessolo, 10 aprile 1863 – Torino, 29 marzo 1934) è stato un giurista, storico, politico e antifascista italiano.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Francesco Ruffini frequentò il Liceo classico Carlo Botta ad Ivrea. Dopo aver insegnato a Pavia e a Genova, divenne docente a Torino prima di Storia del diritto, poi di Diritto ecclesiastico, incentrando il suo insegnamento in particolare sul tema della libertà religiosa e, più in generale, sui singoli diritti di libertà via via configuratisi nel corso dei secoli. Fra i suoi allievi migliori ebbe Arturo Carlo Jemolo, Alessandro Galante Garrone, Piero Gobetti (che fu anche suo editore) e Mario Falco. Fu rettore dell'Università degli Studi di Torino dal 1910 al 1913[1].
Fu nominato senatore del Regno d'Italia nel 1914. Socio di numerosi consessi accademici, fra i quali i Lincei e l'Istituto lombardo di scienze e lettere, fu presidente dell'Accademia delle Scienze di Torino dal 1922 al 1928[2].
Nel 1925 fu tra i firmatari del Manifesto degli intellettuali antifascisti, redatto da Benedetto Croce, che nel 1927 gli dedicò il volume Uomini e cose della vecchia Italia. Nel 1928 Ruffini subì un'aggressione da parte di un gruppo di fascisti all'interno dell'Università di Torino, dove insegnava. Presero le sue difese diversi studenti, tra cui Alessandro Galante Garrone e Dante Livio Bianco.
Strenuo laicista, insieme a Benedetto Croce e Alberto Bergamini criticò apertamente i Patti Lateranensi, votando contro la loro ratifica: nella seduta parlamentare del 24 maggio 1929, Croce aveva attaccato l'ipotesi di dar vita al Concordato fra Stato e Chiesa.
Insieme al figlio, Edoardo Ruffini Avondo, nel 1931 figurò tra i pochi docenti che rinunciarono alla cattedra per non prestare il giuramento di fedeltà al fascismo[3]. Morì tre anni dopo a Torino.
Alla sua memoria è stato dedicato nel dopoguerra il Parco Ruffini a Torino, una statua collocata nel porticato del Rettorato dell'Università di Torino in Via Po e il terzo piano della biblioteca del Campus Luigi Einaudi, contenente la collezione di volumi giuridici dell'Università di Torino[4]
Opere
[modifica | modifica wikitesto]Giudicato "un maestro di libertà"[5] interessatosi sempre del rapporto fra Stato e Chiesa, Ruffini studiò la figura di Cavour, di cui fu grande estimatore[6].
Nel 1901 la sua analisi delle origini storiche dell'idea di libertà religiosa[7] sfociò nella stesura dell'opera La libertà religiosa. Storia dell'idea, in cui egli mostra come l'idea di libertà religiosa emerga dalle guerre di religione che attraversarono l'Europa all'inizio dell'età moderna come «la scintilla dall'urto tra due pietre dure».
L'anno seguente, curò il manuale Storia del diritto privato italiano, scritto dal suo docente Cesare Nani e pubblicato postumo[8].
Significativo anche lo scritto La «Cabale Italique» nella Ginevra del Seicento, dove Ruffini compie una breve analisi sul ceppo italiano emigrato e stabilitosi in Svizzera, ed in particolare a Ginevra, in seguito alla riforma protestante; presenti, tra l'altro, ampi riferimenti alla storia d'Italia, con uno sguardo privilegiato alla Toscana, e in particolare alla città di Lucca.
"L'intera collezione delle sue opere" è stata digitalizzata dalla Biblioteca Norberto Bobbio Archiviato il 26 maggio 2020 in Internet Archive. ed è liberamente consultabile in pubblico dominio.
Onorificenze
[modifica | modifica wikitesto]Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Scheda biografica su Francesco Ruffini[collegamento interrotto] dal sito della biblioteca di giurisprudenza a lui intitolata presso l'Università di Torino
- ^ Scheda online dell'Archivio storico del Senato della Repubblica
- ^ Voce online dell'Enciclopedia Treccani
- ^ https://www.bibliotecabobbio.unito.it/it/sezioni/sezione-di-giurisprudenza-francesco-ruffini
- ^ "Un maestro di libertà del rango di Francesco Ruffini ha spiegato che il privilegio è perfettamente compatibile con il principio d'uguaglianza allorché corrisponda alla specialissima natura del soggetto privilegiato": v. Pietro Di Muccio,Le immunità parlamentari, L'Opinione, 3 novembre 2015.
- ^ Ruffini, Francesco, 1863-1934. 1912. "La Giovinezza del conte di Cavour, saggi storici secondo lettere e documenti inediti.... Partie 1 / Francesco Ruffini,.., 1912." Gallica Bibliothèque numérique, EBSCOhost (accessed November 25, 2015).
- ^ V. Rodriguez Blanco, M. (2003). Francesco Ruffini, cronista del derecho eclesiàstico español en 1895. Società editrice il Mulino.
- ^ NANI, Cesare, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 77, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2012.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Andrea Frangioni, Francesco Ruffini. Una biografia intellettuale, Bologna, il Mulino, 2017.
- Pene Vidari, Gian Savino. 2013. "Un centocinquantenario: Francesco Ruffini (1863-1934). (Italian)." Studi Piemontesi 42, no. 2: 481.
- Giorgio Boatti, Preferirei di no. Le storie dei dodici professori che si opposero a Mussolini, Torino, Einaudi, 2001.
- Silvestri, Paolo: Mosca, Ruffini ed Einaudi. Politica, diritto ed economia in difesa della libertà, in R. Marchionatti (Ed.), La Scuola di economia di Torino. Co-protagonisti ed epigoni, Leo Olschki, Firenze 2009, pp. 41-64.
- Frauendorf, Sigmund von. "Ruffini, Francesco: Studi sui riformatori italiani." Zeitschrift Für Die Gesamte Staatswissenschaft (1958).
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikisource contiene una pagina dedicata a Francesco Ruffini
- Wikiquote contiene citazioni di o su Francesco Ruffini
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Francesco Ruffini
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Ruffini, Francesco, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- Emilio Albertario, RUFFINI, Francesco, in Enciclopedia Italiana, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1936.
- Ruffini, Francesco, in Dizionario di storia, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2010.
- Ruffini, Francésco, su sapere.it, De Agostini.
- RUFFINI, Francesco, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 89, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2017.
- Francesco Ruffini, su accademiadellescienze.it, Accademia delle Scienze di Torino.
- Opere di Francesco Ruffini, su Liber Liber.
- Opere di Francesco Ruffini, su MLOL, Horizons Unlimited.
- (EN) Opere di Francesco Ruffini, su Open Library, Internet Archive.
- RUFFINI Francesco, su Senatori d'Italia, Senato della Repubblica.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 39455174 · ISNI (EN) 0000 0001 1025 2605 · SBN CFIV084857 · BAV 495/85922 · LCCN (EN) no96025052 · GND (DE) 120593394 · BNE (ES) XX1426294 (data) · BNF (FR) cb12360837r (data) · J9U (EN, HE) 987007284893305171 · CONOR.SI (SL) 220176483 |
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