Uomini e libri
Uomini e libri è stato un programma televisivo italiano letterario, una sorta di notiziario editoriale. Era curato da Luigi Silori e andava in onda - come tutti i programmi di quei tempi - in diretta, dagli studi Rai di Roma, in via Teulada, dapprima il venerdì, poi il sabato, alle 19:30 sul Programma Nazionale, per circa mezz'ora[2]. La prima puntata andò in onda venerdì 10 ottobre 1958, alle ore 19:30, l'ultima sabato 16 dicembre 1961 alle ore 19:15. Ebbe cadenza settimanale e, per un periodo, bisettimanale. Ne furono trasmesse 177 puntate [3], presentate dallo stesso Silori. Il programma fu poi sostituito da Libri per tutti, dello stesso autore.
Uomini e libri | |
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Paese | Italia |
Anno | 1958-1961 |
Genere | letterario |
Durata | 30 min |
Lingua originale | italiano |
Realizzazione | |
Conduttore | Luigi Silori |
Ideatore | Luigi Silori |
Regia | Vari |
Rete televisiva | Programma Nazionale |
«(...) il primo elemento che appare chiaro, fin dal titolo, è l'intento del conduttore di legare il libro, la letteratura, la cultura agli uomini che la producono e a coloro che ne dovrebbero godere. Silori cerca di portare in video, con lievità, scrittori e intellettuali. Ma la telecamera è ancora un mondo sconosciuto, misterioso e, malgrado la disinvoltura del conduttore, spesso l'ospite è imbarazzato e reticente. (...) Uomini e libri è una rubrica di servizio, perfettamente in linea con l'atteggiamento pedagogizzante della paleo-televisione, deve saper informare, poter divulgare offrendo al pubblico un vasto panorama di scelte. [1]»
Il programma
modificaIl programma era diviso in tre parti. Nella prima, Silori faceva una rapida panoramica sulle principali novità editoriali della settimana. Nella seconda, con l'aiuto di altri conduttori, tra cui più assidui Giulio Cattaneo ed Elio Vittorini (che presentava ogni puntata un libro della collana "I Gettoni" della casa editrice Einaudi), si approfondivano i contenuti di quattro o cinque libri. Nella terza parte, infine, Silori intervistava un autore.
A quei tempi, gli scrittori erano piuttosto restii ad andare in televisione, poiché avevano un atteggiamento generalmente diffidente e perplesso di fronte al nuovo mezzo espressivo. Nonostante ciò, Silori riuscì ad intervistare un buon numero di personalità del mondo letterario, tra cui Italo Calvino, Riccardo Bacchelli, Primo Levi, Carlo Bo, Aldo Palazzeschi, Domenico Rea, Vasco Pratolini, Dino Buzzati e molti altri. La trasmissione, che aveva uno "spiccato intento pedagogico"[4] e divulgativo, ebbe un ottimo successo[5].
Note
modifica- ^ Aldo Grasso Il libro e la televisione. Storia di un rapporto difficile, 1993, Nuova ERI
- ^ Servizio documentazione e studi RAI –Annuario RAI 1958, 1959, Eri Edizioni
- ^ AA.VV. – Enciclopedia della Televisione 2002, Garzanti
- ^ Enciclopedia della Televisione, op. cit., pag. 793
- ^ Aldo Grasso - Storia della televisione italiana 2002, Garzanti, pag. 127