Trovarsi ancora ('Til We Meet Again) è un film del 1940 diretto da Edmund Goulding.

Trovarsi ancora
Titolo originale'Til We Meet Again
Lingua originaleinglese
Paese di produzioneStati Uniti d'America
Anno1940
Durata99 min
Dati tecniciB/N
rapporto: 1,37:1
Generedrammatico, sentimentale
RegiaEdmund Goulding
SoggettoRobert Lord
SceneggiaturaWarren Duff
ProduttoreJack L. Warner, David Lewis
Produttore esecutivoHal B. Wallis
Casa di produzioneWarner Bros.
FotografiaTony Gaudio
MontaggioRalph Dawson
Effetti specialiByron Haskin
MusicheHeinz Roemheld
ScenografiaRobert M. Haas
CostumiOrry-Kelly
TruccoPerc Westmore
Interpreti e personaggi

È un film drammatico a sfondo romantico statunitense con Merle Oberon, George Brent e Pat O'Brien. È un remake di Amanti senza domani del 1932 (da cui fu tratto ancora un altro remake nel 1954, il film messicano El valor de vivir).

Produzione

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Il film, diretto da Edmund Goulding su una sceneggiatura di Warren Duff e un soggetto di Robert Lord, fu prodotto da Jack L. Warner e, come produttore associato, David Lewis per la Warner Bros. (la produzione è accreditata nei titoli come "A Warner Bros.--First National Picture") e girato nei Warner Brothers Burbank Studios a Burbank, California, dal 4 dicembre 1939. Il titolo di lavorazione fu We Shall Meet Again.[1]

Distribuzione

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Il film fu distribuito con il titolo 'Til We Meet Again negli Stati Uniti dal 20 aprile 1940 (première a New York il 13 aprile[1]) al cinema dalla Warner Bros.

Altre distribuzioni:

  • in Australia il 4 luglio 1940
  • in Svezia il 10 ottobre 1940 (Tills vi mötas igen...)
  • in Finlandia il 2 marzo 1941 (Tapaamme jälleen)
  • in Ungheria il 21 aprile 1941 (Halálraítéltek)
  • in Portogallo il 25 gennaio 1944 (O Último Encontro)
  • in Francia il 26 marzo 1947 (Voyage sans retour)
  • in Belgio (Tot weerzien e Voyage sans lendemain)
  • in Brasile (O Último Encontro)
  • in Spagna (Viaje sin retorno)
  • in Grecia (Taxeidi horis telos)
  • in Italia (Trovarsi ancora)
  • nei Paesi Bassi (Tot wederziens)

Critica

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Secondo il Morandini il film è uno "stolido remake di Amanti senza domani".[2]

Promozione

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La tagline è: FOUR WEEKS IN WHICH TO LIVE - an eternity in which to die. One of the grandest screen treats..

  1. ^ a b (EN) American Film Institute, su afi.com. URL consultato il 2 settembre 2013.
  2. ^ MYmovies, su mymovies.it. URL consultato il 2 settembre 2013.

Collegamenti esterni

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