Stadio Olimpico (Kiev)

impianto sportivo ucraino di Kiev
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Il Complesso nazionale sportivo olimpico (in ucraino Націона́льний спорти́вний ко́мплекс «Олімпі́йський»?, Nacionál'nyj Sportývnyj Kómpleks «Olimpijs'kyj»; in russo Национа́льный спорти́вный ко́мплекс «Олимпи́йский»?, Nacionál'nyj Sportívnyj Kómpleks «Olimpijs'kij») è un impianto sportivo di Kiev, capitale dell'Ucraina.

Nacionál’nyj Sportývnyj Kómpleks Olimpijs’kyj
  • NSK Olimpijs’kyj
  • Stadio Rosso (1923-41)
  • Stadio Repubblicano Stalin (1941-53)
  • Stadio Repubblicano Chruščёv (1953-66)
  • Stadio Centrale di Kiev (1966-78)
  • Stadio della Repubblica (1978-96)
Informazioni generali
StatoUcraina (bandiera) Ucraina
Ubicazioneвул. Велика Васильківська, 55, м. Київ, Україна, 03150 e Vul. Velyka Vasyl’kivs’ka 55, Kyiv, Ukraine, 03150
Inizio lavori12 agosto 1923
Inaugurazione12 agosto 1923
Costo4 550 000 000 ₴
Ristrutturazione1941, 1967, 1990, 1999, 2012
ProprietarioMinistero della gioventù e dello sport
ProgettoMichail Grečina
Gerkan, Marg und Partner
Intitolato aGiochi della XXII Olimpiade
Informazioni tecniche
Posti a sedere70.050
Classificazionecategoria 4 UEFA
CoperturaTotale
Mat. del terrenotappeto erboso
Dim. del terreno105 × 68 m
Uso e beneficiari
CalcioDinamo Kiev (1953-2007; 2011- )
Šachtar (2020- )
Mappa di localizzazione
Map

Costruito nel 1923 in epoca sovietica come stadio Rosso, fu soggetto a diversi cambiamenti di nome nel corso della sua storia, tra i quali stadio Stalin, stadio Chruščёv e stadio Centrale; il nome attuale è del 1996, posteriore all'indipendenza ucraina.

Già usato nel 1980 come sede di supporto a Mosca per le gare del torneo olimpico di calcio, in tempi più recenti fu soggetto a parziale demolizione e ricostruzione per renderlo idoneo a ospitare incontri del campionato europeo di calcio 2012.

Originariamente noto come stadio Rosso (Červonij stadion) dalla fondazione fino al 1941, assunse poi le denominazioni di stadio Repubblicano Stalin (Stalins'kyj Respublikans'kyj Stadion) fino al 1953, stadio Repubblicano Chruščёv (Respublikans'kyj stadion im. N. Chruščova) fino al 1966, Stadio Centrale di Kiev (Kyïvs'kyj Central'nyj stadion) fino al 1978 e successivamente stadio della Repubblica (Respublikans'kyj stadion) fino al 1996, per poi assumere nuovamente il nome attuale. Nell'autunno del 1969, la Fiorentina fu la prima squadra italiana a espugnare il campo kievano e, nel contempo, anche un campo dell'oltrecortina sovietico.

 
Dinamo Kiev e Slavia Praga in campo all'Olimpico di Kiev il 14 agosto 2018

Dopo la dissoluzione dell'Unione Sovietica, con l'indipendenza dell'Ucraina lo stadio ha acquisito lo status di impianto nazionale. Nel 1996, per decreto del presidente dell'Ucraina, l'impianto fu ridenominato Complesso nazionale sportivo olimpico, nome che conserva ancora oggi.

Dopo il 1991, data la scarsa affluenza registrata in occasione delle partite locali, la Dinamo Kiev iniziò a disputare regolarmente le proprie partite di campionato e coppa nazionale allo stadio Dinamo, molto meno capiente, mentre continuò a giocare le partite europee allo stadio Olimpico.

Dal 1997 al 1999 lo stadio fu sottoposto a lavori di ammodernamento in accordo con le linee guida della FIFA e la sua capienza diminuì sino a 83.450 spettatori.

Con l'assegnazione dell'organizzazione del campionato d'Europa 2012 a Polonia e Ucraina, ufficializzata il 18 aprile 2007, lo stadio Olimpico di Kiev fu designato come sede della finale dell'europeo. I lavori di ammodernamento iniziarono il 1º dicembre 2008 e terminarono nell'ottobre 2011,[1] periodo durante il quale lo stadio rimase chiuso, facendo sì che lo stadio Dinamo ospitasse anche le partite internazionali della Dinamo Kiev.

La ricostruzione dell'impianto comportò la demolizione e la riedificazione dell'anello inferiore, una nuova tribuna ovest con uno spazio di due livelli da riservare alla stampa, palchi di lusso tra i due livelli e l'aggiunta di un edificio di 13 piani situato nella zona est e destinato a ospitare l'hotel Sheraton Kyiv Olimpijs'kyj, nonché la costruzione di un nuovo tetto per la copertura integrale dello stadio, consistente in una membrana translucida di 45.000 metri quadrati.[1] La capienza totale fu ridotta a 70.050 posti a sedere.

L'8 ottobre 2011 il rinnovato stadio Olimpico fu aperto al pubblico dal presidente ucraino Viktor Janukovyč.[1]

Eventi ospitati

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Lo stadio ha una capienza di circa 70.050 posti e ospita alcune gare della Dinamo Kiev come le gare casalinghe a livello europeo e internazionali e le partite della nazionale ucraina di calcio. Nel 1980 è stato utilizzato per ospitare alcuni incontri del torneo di calcio della XXII Olimpiade. Dal 1992 al 2007 è stato la sede ufficiale della finale della Coppa d'Ucraina.

Nel 2012 ha ospitato tre partite del gruppo D, un quarto di finale e la finale del campionato europeo di calcio, vinta dalla Spagna per 4-0 contro l'Italia.

Nel 2018 ha ospitato la 63ª finale di UEFA Champions League vinta dal Real Madrid per 3-1 contro gli inglesi del Liverpool: per gli spagnoli si è trattata della tredicesima vittoria, la terza consecutiva.

Partite del campionato europeo 2012

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Data Orario (CET) Squadra #1 Risultato Squadra #2 Fase del torneo Spettatori
11 giugno 2012 20:45 Ucraina   2-1   Svezia Girone D 64.290[2]
15 giugno 2012 21:00[3] Svezia   2-3   Inghilterra Girone D 64.640[4]
19 giugno 2012 20:45 Svezia   2-0   Francia Girone D 63.010[5]
24 giugno 2012 20:45 Inghilterra   0-0 (2-4 dcr)   Italia Quarti di finale 64.340[6]
1º luglio 2012 20:45 Spagna   4 - 0   Italia Finale 63.170[7]
  1. ^ a b c STADIO OLIMPICO DI KIEV, su modulo.net.
  2. ^ (EN) Full-time report Group D - Monday 11 June 2012 (PDF), su uefa.com. URL consultato il 24 giugno 2012.
  3. ^ La partita, originariamente prevista alle 20:45, è stata posticipata alle 21:00 a causa della sospensione del precedente incontro Ucraina-Francia, dovuta al maltempo.
  4. ^ (EN) Full-time report Group D - Friday 15 June 2012 (PDF), su uefa.com. URL consultato il 24 giugno 2012.
  5. ^ (EN) Full-time report Group D - Tuesday 19 June 2012 (PDF), su uefa.com. URL consultato il 24 giugno 2012.
  6. ^ (EN) Full-time report Sunday 24 June 2012 (PDF), su uefa.com. URL consultato il 24 giugno 2012.
  7. ^ (EN) Full-time report Sunday 1º July 2012 (PDF), su uefa.com. URL consultato il 1º luglio 2012.

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