Son la mondina
Son la mondina (son la sfruttata) è un canto di lavoro del 1950, composto da Piero Besate su un'aria popolare di risaia.[1]
Son la mondina | |
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Artista | |
Autore/i | anonimo |
Genere | Canzone popolare |
Stile | popolare |
Periodo | Seconda guerra mondiale (1943-1945) |
Note | testo di Piero Besate sull'aria della canzone di risaia "La rondinella va per aria" |
Besate, funzionario del PCI, compose il canto in occasione di un congresso di Federbraccianti[2].
Il canto riprende la tradizione dei canti delle mondariso del primo Novecento e dei canti di lavoro poco precedenti.[1]
Con questo canto (e con L'attentato a Togliatti) si chiude la stagione del canto sociale degli anni quaranta, ma anche la più vasta parabola che va dai canti risorgimentali alla caduta del fascismo, prima dell'avvento di Spartacus Picenus e della ripresa (Cantacronache).[3]
Testo:
Son la mondina, son la sfruttata,
son la proletaria che giammai tremò!
Mi hanno uccisa, incatenata,
carcere e violenza nulla mi fermò.
Coi nostri corpi sulle rotaie,
noi abbiam fermati i nostri sfruttator
C'è molto fango nelle risaie,
ma non porta macchie il simbol del lavor
E lotteremo per il lavoro,
per la pace, il pane e per la libertà
E creeremo un mondo nuovo
di giustizia e di vera civiltà
Questa bandiera gloriosa e bella,
noi l'abbiam raccolta e la portiam più in su
Dal Vercellese a Molinella
alla testa della nostra gioventù
(2 volte)
E se qualcuno vuol far la guerra
tutti quanti uniti noi lo fermerem
Vogliam la pace sulla Terra
e più forti dei cannoni noi sarem!
Note
modifica- ^ a b Stefano Pivato, Bella Ciao, canto e politica nella storia d'Italia, ed. Laterza, 2005, ISBN 88-420-7586-8, pp. 196-7.
- ^ Il canto Archiviato il 12 agosto 2011 in Internet Archive. su ilDeposito.org.
- ^ Pivato, 2005, cit., pp. 197 e sgg.