Sinagoghe in Italia

In Italia, esistono numerose sinagoghe a testimonianza di una presenza ebraica che risale all'epoca romana.

Storia della sinagoga in Italia

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Le prime sinagoghe in Italia risalgono all'epoca romana. Avevano carattere monumentale e servivano come luogo di culto e centro comunitario per le numerose e fiorenti comunità ebraiche presenti sotto l'Impero romano. L'esempio più notevole preservatosi è quello della sinagoga di Ostia Antica, uno degli esempi migliori di sinagoga ellenistico-romana in Europa. Ad essa si affianca la sinagoga di Bova Marina di cui rimane il bel pavimento a mosaico.

Con l'affermarsi del Cristianesimo come religione ufficiale dell'Impero romano, entrarono in vigore anche tutta una serie di leggi restrittive a regolare la presenza dei luoghi di culto ebraici nei paesi cristiani. Fino al periodo dell'emancipazione nell'Ottocento, le sinagoghe non poterono assumere nuovamente aspetto monumentale. Tale caratteristica si accentuò col tempo anche per motivi di autodifesa. Restano in Italia pochi esempi ancora integri di sinagoghe la cui costruzione preceda l'istituzione dei ghetti, tra cui la sinagoga di Casale Monferrato. A Trani, Cagliari o Messina gli edifici di alcune sinagoghe sono sopravvissuti solo perché trasformate in chiese in seguito ai decreti di espulsione nel XV secolo.

Con l'istituzione dei ghetti, a partire dal XVI secolo, venne anche l'obbligo di locazione della sinagoghe all'interno del ghetto stesso ed il divieto assoluto di alcun segno distintivo all'esterno. Le antiche sinagoghe che vennero a trovarsi nei centri minori o al di fuori del perimetro dei ghetti dovettero essere abbandonate. Nelle sinagoghe di ghetto nulla doveva tradire la loro presenza dall'esterno; per contrasto, gli interni erano riccamente decorati secondo gli stili architettonici in voga all'epoca (barocco, rococò, neoclassico). Nell'area degli antichi ghetti rimangono alcune delle più belle sinagoghe italiane, specialmente in Veneto (Venezia, Padova), in Piemonte (Carmagnola), in Toscana (Siena, Pitigliano), e nelle Marche (Ancona, Pesaro, Senigallia).

Nel clima di libertà seguente all'emancipazione degli ebrei d'Italia a partire dal 1848, fu possibile la costruzione di grandi edifici monumentali. Talora antiche sinagoghe si dotarono di facciate e ingressi monumentali (Asti, Pisa), in altri casi si costruirono grandiosi nuovi edifici nell'area del ghetto (Roma, Vercelli) o nei nuovi quartieri di residenza degli ebrei (Torino, Firenze, Milano).

Nel Novecento comincia ad avvertirsi il problema dell'abbandono di molte sinagoghe dovuto alla spopolamento dei centri minori. Le uniche nuove costruzioni monumentali sono date nel 1912 dalla sinagoga di Trieste (peraltro all'epoca la città faceva parte dell'Impero austro-ungarico e non dell'Italia) e, in epoca fascista, dalla sinagoga di Fiume - oggi in Croazia - (1928) e dalla sinagoga di Genova (1935). Nel 1962 Livorno offre l'unico esempio di sinagoga monumentale costruita in stile moderno dopo la seconda guerra mondiale al posto dell'antico tempio distrutto dai bombardamenti. Negli altri casi dove si erano avuti analoghi ingenti danni (come a Torino, Milano o Bologna) fu in genere preferita un'opera di restauro e ricostruzione.

Considerato il declino demografico della presenza ebraica in Italia il problema maggiore appare oggi quello della tutela e preservazione degli edifici sinagogali. Sembra essersi interrotta la pratica dello smantellamento degli edifici abbandonati (che ha portato al trasferimento in Israele degli arredi e decorazioni di intere sinagoghe, come quelle di Conegliano e Vittorio Veneto, con grave perdita per il patrimonio artistico e culturale italiano). Con una maggiore sensibilità da parte delle autorità nazionali e locali, prevale oggi la tendenza al restauro ed uso per fini comunitari o culturali delle sinagoghe esistenti.

Sinagoghe abbandonate

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In seguito ai frequenti flussi migratori (spesso forzati) degli ebrei in Italia, molte sinagoghe furono abbandonate. Alcune delle più antiche si sono preservate perché trasformate in chiese in seguito ai decreti di espulsione che del XVI secolo interessarono il Meridione ed i territori sotto il controllo dello Stato Pontificio e del Regno di Spagna (è questo il caso delle sinagoghe di Trani, Cagliari, Messina, ecc.); di altre si conserva spesso memoria solo nella toponomastica locale. Altre sinagoghe caddero in disuso per la costruzione dei nuovi edifici di culto in seguito all'emancipazione o per il declino demografico che ha interessato numerose piccole comunità ebraiche del Centro-Nord per motivi economici alla fine dell’ottocento e quindi in maniera più accentuata con la Seconda guerra mondiale e le perdite umane e materiali dell'Olocausto. Molte di queste sinagoghe, una volta cadute in disuso, sono state abbandonate, i loro arredi trasferiti in altre città italiane o in Israele. Spesso l'edificio stesso è stato demolito o destinato ad altro uso. In anni recenti tuttavia diverse sinagoghe sono state restaurate e riaperte al pubblico come musei o centri culturali anche in luoghi dove esse non servano più ad un uso liturgico continuato (Casale Monferrato, Biella, Gorizia, Pitigliano, ecc.).

Elenco delle sinagoghe italiane

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Di seguito è riportato l'elenco (parziale) delle sinagoghe italiane esistenti divise per regione comprese anche quelle abbandonate o demolite delle quali si abbia traccia o notizia. Per ciascuna di esse viene riportato lo stato attuale così come di seguito elencato:

  • integra: sinagoga completa di decorazioni e arredi;
  • dismessa: sinagoga della quale si sia preservata la struttura architettonica ma che sia priva dei suoi arredi e serva oggi ad altra funzione;
  • smantellata: sinagoga di cui si sia preservato l'edificio o la facciata, ma la cui sala sia stata irrimediabilmente compromessa nella sua struttura originaria;
  • scomparsa: sinagoga della quale si sia persa ogni traccia architettonica;
  • resti archeologici: presenza di un'antica sinagoga rinvenuta attraverso campagne di scavo.

Piemonte

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Sinagoga di Casale Monferrato.

Liguria

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Lombardia

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Sinagoga Norsa Torrazzo a Mantova.
 
Arca della sinagoga di Conegliano

Trentino-Alto Adige

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Friuli-Venezia Giulia

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Emilia-Romagna

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Toscana

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Campania

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Calabria

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Sardegna

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Sicilia

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Voci correlate

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