Sarnen

comune svizzero nel Canton Obvaldo

Sarnen (ascolta, toponimo tedesco) è un comune svizzero di 10 742 abitanti del Canton Obvaldo; ha il titolo di città ed è la capitale e il centro più popoloso del cantone.

Sarnen
città
Sarnen – Stemma
Sarnen – Bandiera
Sarnen – Veduta
Sarnen – Veduta
Localizzazione
StatoSvizzera (bandiera) Svizzera
Cantone Obvaldo
DistrettoNon presente
Amministrazione
Lingue ufficialitedesco
Data di istituzione1850
Territorio
Coordinate46°53′46″N 8°14′44″E
Altitudine471 m s.l.m.
Superficie73,12[1] km²
Abitanti10 742[2] (2023)
Densità146,91 ab./km²
Frazionivedi elenco
Comuni confinantiAlpnach, Entlebuch (LU), Flühli (LU), Giswil, Hasle (LU), Kerns, Sachseln
Altre informazioni
Cod. postale6056, 6060, 6062-6063
Prefisso041
Fuso orarioUTC 1
Codice OFS1407
TargaOW
Nome abitantisarner
Cartografia
Mappa di localizzazione: Svizzera
Sarnen
Sarnen
Sarnen – Mappa
Sarnen – Mappa
Sito istituzionale

Geografia fisica

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Il territorio di Sarnen si estende sulla sponda settentrionale dell'omonimo lago; il nucleo urbano sorge allo sbocco del lago nel fiume Aa di Sarnen[3].

Dal 1798 al 1801 fu capoluogo del Canton Waldstätten della Repubblica Elvetica; il comune politico è stato istituito nel 1850[3].

Monumenti e luoghi d'interesse

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Architetture religiose

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La chiesa dei Santi Pietro e Paolo
  • Chiesa parrocchiale cattolica dei Santi Pietro e Paolo, attestata dal 1036 e ricostruita nel XII secolo e nel 1658-1662 in stile barocco[3];
  • Chiesa cattolica di Santa Maria Lauretana, eretta nel 1556 dal landamano Niklaus Imfeld e da sua moglie e ricostruita nel 1658-1662[3];
  • Chiesa cattolica di Sant'Antonio (già chiesa conventuale cappuccina), attestata dal 1500, ricostruita nel 1644-1646 e nel 1895[3];
  • Convento di Sant'Andrea (Frauenkloster St. Andreas), monastero di benedettine fondato a Engelberg e trasferito a Sarnen nel 1615[3][4].

Architetture civili

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Dorfplatz, la piazza principale della città, con la Von Wyl Haus
  • Municipio (Rathaus) o Palazzo del Consiglio sulla Dorfplatz, costruito nel XIV secolo in legno, ricostruito nel 1729-1731 e ampliato nel 1787[3];
  • Haus am Grund[3], alle spalle della chiesa, edificio ligneo del 1589, che incorpora una casatorre medievale[senza fonte];
  • Fortezza di Landenberg[3].

Società

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Evoluzione demografica

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L'evoluzione demografica è riportata nella seguente tabella[3]:

Abitanti censiti[5]

Cultura

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Il Libro bianco di Sarnen

Geografia antropica

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Quartieri

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I quartieri di Sarnen (fino al 2004 "comunità di distretto") sono[3]:

Economia

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L'economia locale si basa prevalentemente sull'industria (Sarna, plastica; Leister, metalmeccanica; Nahrin e Saguna, alimentare) e sul turismo (lago di Sarnen)[3].

Infrastrutture e trasporti

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Il passo Glaubenberg

Sarnen è servita dalle uscite di Sarnen Nord e Sarnen Süd/Sachseln sull'autostrada A8 ed è caposaldo d'itinerario della strada principale 4; il passo Glaubenberg la collega a Entlebuch, nel Canton Lucerna.

Ferrovie

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La stazione di Sarnen

Sarnen di trova lungo il tracciato della ferrovia del Brünig (linee S5 e S55 della rete celere di Lucerna); nel territorio comunale sorgono l'omonima stazione e quelle di Sarnen Nord e di Kerns-Kägiswil.

Aeroporti

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L'aeroporto di Kägiswil

La città è servita dall'aeroporto civile di Kägiswil.

  1. ^ (DEFR) Generalisierte Grenzen 2020: Hilfsdatei, su bfs.admin.ch, Ufficio federale di statistica, 14 febbraio 2020. URL consultato il 15 ottobre 2024.
  2. ^ (DEFRIT) Ständige Wohnbevölkerung nach Staatsangehörigkeitskategorie, Geschlecht und Gemeinde, definitive Jahresergebnisse, 2023, su bfs.admin.ch, Ufficio federale di statistica, 22 agosto 2024. URL consultato il 15 ottobre 2024.
  3. ^ a b c d e f g h i j k l m n Niklaus von Flüe, Sarnen, in Dizionario storico della Svizzera, 12 gennaio 2012. URL consultato il 15 ottobre 2024.
  4. ^ Rolf De Kegel, Sant'Andrea, in Dizionario storico della Svizzera, 11 gennaio 2011. URL consultato il 15 ottobre 2024.
  5. ^ Dizionario storico della Svizzera.
  6. ^ Guglielmo Tell accessibile per tutti: digitalizzato "Libro bianco di Sarnen", su swissinfo.ch, 23 marzo 2012. URL consultato il 17 ottobre 2024.
  7. ^ Edy von Wyl, Kägiswil, in Dizionario storico della Svizzera, 18 luglio 2007. URL consultato il 15 ottobre 2024.
  8. ^ Niklaus von Flüe, Stalden, in Dizionario storico della Svizzera, 27 febbraio 2012. URL consultato il 15 ottobre 2024.

Altri progetti

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Collegamenti esterni

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Controllo di autoritàVIAF (EN238102887 · GND (DE4379842-1
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