Portale:Faenza
città manfrediana ricca di storia ed arte.
Questa pagina raccoglie i link alle voci sul territorio, sulla storia, sulle tradizioni e molto altro di Faenza e della Romagna faentina.
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«Le città di Lamone e di Santerno Faenza (IPA: [faˈɛnʦa], Fênza o Fënza in romagnolo) è un comune italiano di 58 863 abitanti della provincia di Ravenna in Emilia-Romagna. Posta sulla via Emilia tra Imola e Forlì, poco a ovest del centro della Romagna, si trova ai piedi dei primi rilievi dell'Appennino faentino ed è sede vescovile della diocesi di Faenza-Modigliana nonché storicamente nota per la produzione di ceramica. Oltre che faentini, un nome classico con il quale sono raggruppati gli abitanti di Faenza è "manfredi", dal nome della famiglia che governò la città. |
Le origini della città si perdono nella mitologia.
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Biblioteca: Biblioteca Comunale Manfrediana. Musei: Museo Internazionale delle Ceramiche in Faenza · Museo Nazionale dell'Età Neoclassica in Romagna · Pinacoteca Comunale di Faenza · Museo Diocesano d'Arte Sacra · Museo Carlo Zauli · Museo del Risorgimento e dell'Età Contemporanea; Museo Civico di Scienze Naturalistiche Malmerendi; Casa Bendandi; Museo all'aperto e Museo del settore Territorio: Arte Contemporanea. |
Faenza è città di sport sia per le numerose associazioni sia per l'alta qualità degli impianti. L'esperienza sportiva faentina più nota nel mondo è quella del team di formula uno Minardi, che ha corso dal 1979 al 2005, ora Toro Rosso. Tanti sono stati anche i campioni faentini nello sport: calcio, ciclismo, lotta libera e greco-romana, tennis e altri sport olimpici. |
L’Unione della Romagna Faentina è costituita tra i Comuni di Faenza, Brisighella, Casola Valsenio, Castel Bolognese, Riolo Terme e Solarolo. Essa costituisce ambito ottimale per la gestione associata di funzioni e servizi. L’Unione della Romagna Faentina si è costituita con effetto da 1º gennaio 2012, a seguito dell’adesione dei Comuni di Faenza, Castel Bolognese e Solarolo all’Unione dei Comuni di Brisighella, Casola Valsenio e Riolo Terme (già costituita tra i Comuni di Brisighella, Casola Valsenio e Riolo Terme per subentrare alla disciolta Comunità Montana dell'Appennino Faentino), che in sede di allargamento e di conseguente modifica dell'atto costitutivo è stata ridenominata “Unione della Romagna Faentina”. |
Per altre foto, vedi i file multimediali su Commons |
13 sono i parchi urbani faentini a cui è da aggiungere, sempre stando dentro l'area della città anche il percorso lungo l'argine del fiume Lamone.
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Marco Marchetti detto Marco da Faenza (Faenza, 1528 circa – 1588), è stato un pittore italiano del tardo-rinascimento o periodo manierista.
Nel 1566 decora a grottesche il soffitto del Voltone della Molinella, nel palazzo comunale di Faenza, un ambiente coperto da una ampia volta ad ombrello. Ha dipinto un'Adorazione dei pastori (1567), originariamente nella chiesa della Confraternita di Santa Maria dell'Angelo, ma ora nella Pinacoteca di Faenza. Egli ha anche dipinto insieme a Giorgio Vasari una serie di affreschi di Palazzo Vecchio che rappresentano la vita di Ercole, oltre che le volte della scala interna. Ha dipinto una pala d'altare che rappresenta il Martirio di Santa Caterina d'Alessandria (1580) nella chiesa di San Antonio a Faenza. Leggi la voce... |
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