Porta Paola
Porta Paola, in passato anche porta San Paolo, porta Paula e porta Reno, è un edificio monumentale che si trova all'ingresso da sud a Ferrara posto sulla cinta muraria cittadina nel XVII secolo.[1][2]
Porta Paola | |
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Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Emilia-Romagna |
Località | Ferrara |
Coordinate | 44°49′56.41″N 11°37′00.67″E |
Informazioni generali | |
Condizioni | In uso |
Costruzione | XVII secolo |
Realizzazione | |
Architetto | Giovan Battista Aleotti |
Storia
modificaUna precedente porta era sicuramente esistente sin dal XIII secolo e poi fu rifatta attorno al 1426.[3] La costruzione della porta recente risale al 1612 e la sua progettazione venne affidata dal cardinale legato Orazio Spinola all'architetto Giovan Battista Aleotti, molto attivo a Ferrara in quel periodo, anche dopo l'avvenuta devoluzione di Ferrara.[2] Durante il secolo successivo, con la mutata situazione politica, perse la funzione militare e divenne uno dei punti di riscossione del dazio più importanti in città, con numerosi addetti.
Negli ultimi anni del XIX secolo la porta fu ancora ridimensionata nelle sue funzioni e vennero aperti due varchi ai suoi lati, interrompendo così la continuità delle mura e trasformando i varchi in barriere, chiusi da cancelli durante la notte. Tali interventi resero necessaria la creazione di due nuovi prospetti laterali e anche la facciata rivolta verso la piazza fu modificata, con la sostituzione delle sue parti marmoree. Il prospetto principale di Aleotti rimase invece quasi inalterato.[2]
Nuovi lavori vennero realizzati all'inizio del XXI secolo. In tale occasione si procedette ad un restauro complessivo della struttura e vennero effettuate ricerche di carattere archeologico che permisero di trovare le tracce dello storico basamento e anche, a breve distanza, i resti di una piccola barca quattrocentesca, prova del fatto che qui scorreva l'antico Po di Ferrara.[4][1]
Il terremoto dell'Emilia del 2012 ha creato seri danni alla struttura ed è stato necessario intervenire per metterla in sicurezza e restaurarla.[5]
Origini del nome
modificaTutte le porte cittadine ferraresi, durante il periodo di occupazione delle truppe di Napoleone Bonaparte, vennero rinominate in modo da non richiamare i precedenti riferimenti religiosi (e questo avvenne con Porta Mare, Porta Po e Porta Romana). Questo comportò che a lungo il suo nome divenne Porta Reno, mentre in passato era stata Porta Paola, Porta San Paolo e Porta Paula, sia in riferimento al vicino baluardo di San Paolo sia in omaggio a papa Paolo V che era regnante nel periodo della sua costruzione.[6]
In seguito, col passare del tempo, il nome napoleonico Porta Reno venne dimenticato e fu utilizzato solo per l'omonimo corso cittadino anche se rimane la scritta leggibile sul prospetto nord dell'edificio.
Descrizione
modificaIl prospetto principale è rivolto a sud, verso via Bologna. Si presenta con l'aspetto di arco in bugnato rustico costruito in marmo bianco appoggiato alla parete in cotto ferrarese tipico delle architetture cittadine.
La parte superiore è formata da un timpano curvilineo interrotto da una grande targa che al centro mostra lo stemma comunale e sotto conserva l'epigrafe a ricordo di papa Paolo V.[2]
Note
modifica- ^ a b Carlo Bassi, pp. 224-229 e 240.
- ^ a b c d Paolo Ravenna, pp. 68-71.
- ^ museoferrara.
- ^ comune.Fe.
- ^ comune.Fe.Sisma.
- ^ ferraraterraeacqua.
Bibliografia
modifica- Gerolamo Melchiorri, Nomenclatura ed etimologia delle piazze e strade di Ferrara e Ampliamenti, a cura di Carlo Bassi, Ferrara, 2G Editrice, 2009, ISBN 978-8889248218.
- Paolo Ravenna (curatore), Le mura di Ferrara: immagini e storia, Modena, Panini, 1985, SBN VEA0042366.
Voci correlate
modificaAltri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Porta Paola
Collegamenti esterni
modifica- Porta Paola, su ferraraterraeacqua.it. URL consultato il 10 aprile 2020.
- Porta Paola, su museoferrara.it. URL consultato il 10 aprile 2020.
- Porta Paola, su servizi.comune.fe.it. URL consultato il 10 aprile 2020.
- Porta Paola Cantiere post sisma - In corso, su servizi.comune.fe.it. URL consultato il 10 aprile 2020.