Il Pisa lottò per il primato per gran parte del campionato. Nel girone di andata il club conquistò 16 punti (7 vittorie, 2 pareggi e 2 sconfitte) e al giro di boa era al secondo posto a pari merito con il Genoa e a un solo punto di distacco dal Modena capolista. Alla tredicesima giornata, battendo il Legnano e approfittando del crollo del Modena a Casale Monferrato, il Pisa agganciò la vetta mantenendola nonostante la sconfitta contro la Cremonese sette giorni dopo. Alla quattordicesima giornata ben quattro squadre erano in vetta (Casale, Modena, Genoa e Pisa a quota 19 punti), a riprova dell'equilibrio del campionato.
Alla diciassettesima giornata il Pisa era ancora in vetta alla classifica a pari merito con il Genoa a quota 23 punti. Nella giornata successiva era in programma proprio a Pisa lo scontro diretto con il Grifone decisivo per le sorti del campionato, ma fu rinviato per impraticabilità del campo (nonostante ciò si disputò comunque una amichevole tra le due compagini che vide prevalere i liguri).
Le due sconfitte consecutive contro la pericolante Reggiana e il competitivo Modena compromisero ogni velleità di primato, e la sconfitta contro il Torino all'ultima giornata escluse definitivamente il Pisa dalla lotta per il primato (il Modena capolista aveva quattro punti di vantaggio, diventando irraggiungibile per il Pisa che aveva una sola partita da recuperare). I nerazzurri persero anche la partita di recupero con il Genoa che vinse così il girone mentre il Pisa si classificò al quarto posto a pari punti con l'Inter e a meno cinque dalla vetta.