Pietro Vivaldi Pasqua
Pietro Maria, Vivaldi Pasqua Duca di San Giovanni (Cagliari, 24 settembre 1785 – 4 novembre 1856) è stato un generale italiano, insignito del Collare dell'Ordine supremo della Santissima Annunziata da re Vittorio Emanuele II.
Pietro Maria Vivaldi Pasqua, Duca di San Giovanni | |
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Nascita | Cagliari, 24 settembre 1785 |
Morte | 4 novembre 1856 |
Dati militari | |
Paese servito | Regno di Sardegna |
Forza armata | Armata sarda |
Arma | Cavalleria |
Grado | Maggior generale |
Guerre | Prima guerra d'indipendenza italiana |
Decorazioni | vedi qui |
dati tratti da Vittorio Emanuele I di passaggio a Novi e Genova[1] | |
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Biografia
modificaNacque a Cagliari il 24 settembre 1785, figlio di Pietro Giuseppe, Marchese di Trivigno, e di Maria Vincenza Zatrillas Manca.[2] Arruolatosi nell'Armata Sarda fu assegnato all'arma di cavalleria.[2] Il 30 novembre 1819 era maggiore sottoaiutante generale applicato allo Stato maggiore della Divisione di Genova.[2] Primo scudiere di re Vittorio Emanuele I,[3] fu da lui creato barone di Sano, Cuglieri e Villasalto nel 1816 e barone di Geraci nel 1817, e dopo i moti rivoluzionari del 1821 si recò a Nizza per omaggiare il sovrano che aveva abdicato, e stava partendo per l'esilio.[1] Promosso tenente colonnello, il 28 agosto 1823 divenne colonnello dello Stato Maggiore Generale,[2] decurione per la I classe di Genova, proprietario di palazzo Vivaldi Pasqua in piazza Fontane Marose (poi Pallavicino), e in quello stesso anno re Carlo Felice lo nominò duca di San Giovanni.[1] Il 23 luglio 1827 divenne capo di stato maggiore della Divisione della Savoia.[2] Promosso maggior generale delle Regie Armate, fu nominato primo scudiere di re Carlo Felice, e gran maestro delle Cerimonie.[4] Grande di Corte, Cavaliere di gran croce decorato di gran cordone dell'Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro, Cavaliere di prima classe dell'Ordine di Sant'Anna di Russia,[4] re Carlo Alberto lo nominò conte di Luceto nel 1841 e prefetto del Regio Palazzo.[4] Il 30 dicembre 1850 Re Vittorio Emanuele II lo insignì del Collare dell'Ordine supremo della Santissima Annunziata di cui fu anche tesoriere dell'ordine, e il 14 aprile 1853 ricevette la Medaglia mauriziana.[5] Si spense il 4 novembre 1856.
Onorificenze
modificaOnorificenze estere
modificaNote
modificaAnnotazioni
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Fonti
modifica- ^ a b c Novi Nostra.
- ^ a b c d e Lo Faso di Serradifalco 2016, p. 457.
- ^ Calendario generale pe' Regii Stati pubblicato con autorità del Governo e, 1838, p. 812. URL consultato il 12 marzo 2021.
- ^ a b c d Calendario generale pe' Regii Stati pubblicato con autorità del Governo e, 1847, p. 175. URL consultato il 12 marzo 2021.
- ^ Boselli 1917, p. 141.
- ^ Indicatore generale militare dell'esercito piemontese, 1852, p. 18. URL consultato il 12 marzo 2021.
Bibliografia
modifica- Paolo Boselli, L'ordine Mauriziano. Dalle origini ai tempi presenti, Torino, Officina Grafica Elzeviriana, 1917.
- Luigi Cibrario, Notizia Storica del Nobilissimo Ordine Supremo della Santissima Annunziata, sunto degli Statuti, Catalogo dei Cavalieri, Firenze, Tipografia eredi Botta, 1869.
- Virgilio Ilari, Davide Shamà, Dario Del Monte, Roberto Sconfienza e Tomaso Vialardi di Sandigliano, Dizionario bibliografico dell’Armata Sarda seimila biografie (1799-1821), Invorio, Widerholdt Frères srl, 2008, ISBN 978-88-902817-9-2.
- Alberico Lo Faso di Serradifalco, Gli ufficiali del Regno di Sardegna dal 1814 al 1821. Vol.2 (PDF), Torino, Centro Studi Piemontesi, 2016.
Collegamenti esterni
modifica- I Cavalieri dell'Ordine Supremo del Collare o della Santissima Annunziata, su Blasonario subalpino. URL consultato l'11 gennaio 2022.
- Gian Marino delle Piane, Vittorio Emanuele I di passaggio a Novi e Genova, su Novi Nostra. URL consultato il 16 aprile 2022.