Pier Francesco Morali

arcivescovo cattolico italiano

Pier Francesco Morali, o anche Pietro (San Miniato al Tedesco, 16 settembre 1758Firenze, 29 settembre 1826) è stato un arcivescovo cattolico italiano, arcivescovo di Firenze dopo il periodo dell'occupazione francese durante la quale fu arcivescovo illegittimo monsignor Antoine-Eustache d'Osmond.

Pier Francesco Morali
arcivescovo della Chiesa cattolica
 
Incarichi ricopertiArcivescovo metropolita di Firenze
 
Nato16 settembre 1758 a San Miniato al Tedesco
Ordinato presbitero21 settembre 1782
Nominato arcivescovo15 marzo 1815 da papa Pio VII
Consacrato arcivescovo3 aprile 1815 dal cardinale Antonio Felice Zondadari
Deceduto29 settembre 1826 (68 anni) a Firenze
 

Biografia

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I primi anni

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Nato a San Miniato, Pier Francesco era figlio di Ranieri, membro della nobiltà fiorentina e gonfaloniere a San Miniato, e da sua moglie Maria Caterina di Benedetto Lanfranchi Lanfreducci, di nobiltà pisana.

Dopo aver compiuto i primi studi con precettori privati, divenne alunno del collegio degli scolopi di Volterra, passando quindi all'Università di Pisa ove ottenne il dottorato utroque iure nel 1780 conducendo la tesi sotto la guida di Cesare Alberigo Borghi.

La carriera ecclesiastica e d'insegnamento

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Il 21 settembre 1782 venne ordinato sacerdote a Pisa e ivi rimase, ricoprendo alcuni incarichi di curia durante gli episcopati di Angelo Maria Franceschi e Ranieri Alliata, tra cui quello di confessore dei conventi regolari maschili e femminili della diocesi. Divenuto canonico del capitolo diocesano, divenne penitenziario e poi arcidiacono della cattedrale pisana. Dal 1804 al 1810 insegnò diritto canonico presso l'Università di Pisa, mentre negli anni dell'occupazione napoleonica della Toscana (1810-1813), insegnò diritto romano.

Arcivescovo di Firenze

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Dopo la parentesi francese, tornò ad insegnare diritto canonico per breve tempo, per poi venire scelto come arcivescovo di Firenze nel 1814 dal granduca Ferdinando III. Il 15 marzo 1815 a Roma venne consacrato vescovo da papa Pio VII, facendo il proprio solenne ingresso nell'arcidiocesi l'11 maggio di quello stesso anno.

La situazione che il Morali riscontrò nella diocesi fiorentina fu piuttosto travagliata al momento del suo arrivo: dal marzo del 1814, infatti, il vicario episcopale mons. Gaetano Niccolini, nominato dalla Santa Sede provvisoriamente a reggere la diocesi, si stava ancora districando tra le fratture seguite all'ingresso a Firenze di Antoine-Eustache d'Osmond, già vescovo di Nancy che era stato trasferito da Napoleone Bonaparte a Firenze dal 1810 come nuovo vescovo della città. Con il vescovo francese il clero e la popolazione si erano divisi in due partiti, l'uno teso a supportare il nuovo entrato, l'altro in linea con il breve di Pio VII che non riconosceva l'imposizione dei francesi nella diocesi.

Il granduca Leopoldo II, in seguitò, lo nominò Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine di San Giuseppe.

Morì improvvisamente il 13 ottobre 1826. Gli succedette Ferdinando Minucci.

Genealogia episcopale

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La genealogia episcopale è:

Onorificenze

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Bibliografia

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  • La chiesa fiorentina, Curia arcivescovile, Firenze 1970.

Collegamenti esterni

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Controllo di autoritàVIAF (EN259568722 · ISNI (EN0000 0003 8081 1112 · SBN MILV264023 · BAV 495/163063