Paolo Burali d'Arezzo
Scipione Burali (Itri, 1511 – Torre del Greco, 17 giugno 1578) è stato un cardinale e arcivescovo cattolico italiano. Diventato un chierico regolare teatino, prese il nome di religione di Paolo d'Arezzo, con cui a volte è ricordato. È venerato come beato dalla Chiesa cattolica.
Scipione Burali, C.R. cardinale di Santa Romana Chiesa | |
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Ritratto del cardinale Burali | |
Incarichi ricoperti |
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Nato | 1511 ad Itri |
Ordinato diacono | 5 marzo 1558 |
Ordinato presbitero | 26 marzo 1558 |
Nominato vescovo | 23 luglio 1568 da papa Pio V |
Consacrato vescovo | 1º agosto 1568 dal cardinale Scipione Rebiba |
Elevato arcivescovo | 19 settembre 1576 da papa Gregorio XIII |
Creato cardinale | 17 maggio 1570 da papa Pio V |
Deceduto | 17 giugno 1578 a Torre del Greco |
Beato Scipione Burali, C.R. | |
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Urna del beato cardinale, nella Basilica di San Paolo Maggiore a Napoli | |
Cardinale | |
Nascita | 1511 ad Itri |
Morte | 17 giugno 1578 a Torre del Greco |
Venerato da | Chiesa cattolica |
Beatificazione | 8 giugno 1772 da papa Clemente XIV |
Ricorrenza | 17 giugno |
Biografia
modificaNacque ad Itri nel 1511 con il nome di Scipione. Era il secondo figlio di Paolo Burali, originario di Arezzo, burocrate e diplomatico sotto Ferdinando II d'Aragona, Papa Clemente VII e Prospero Colonna, e Vittoria Olivares di Barcelona. Già avvocato, nel 1557 abbracciò la vita religiosa nell'ordine dei chierici regolari e da quel momento assunse il nome di religione di Paolo d'Arezzo in omaggio al padre. Il 23 luglio 1568 fu eletto vescovo di Piacenza. Papa Pio V lo elevò al rango di cardinale nel concistoro del 17 maggio 1570.
Fu arcivescovo di Napoli dal 19 settembre 1576 fino alla morte; inviato presso il sovrano Filippo II di Spagna dal popolo napoletano, riuscì ad impedire che il viceré Pedro Afán de Ribera instaurasse nel Regno di Napoli l'Inquisizione. Morì il 17 giugno 1578 all'età di 67 anni: fu beatificato da Clemente XIV nel 1772.
Le sue spoglie sono conservate in una teca nella "Cappella del beato Paolo Burali d'Arezzo" (I del transetto) della Basilica di San Paolo Maggiore voluta nel 1773 per consacrare l'allora cardinale arcivescovo di Napoli.
Genealogia episcopale e successione apostolica
modificaLa genealogia episcopale è:
- Cardinale Scipione Rebiba
- Cardinale Scipione Burali, C.R.
La successione apostolica è:
- Vescovo Giovanni Battista Bracelli (1572)
Altri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Paolo Burali d'Arezzo
Collegamenti esterni
modifica- Burali, Scipione, beato, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- Ernesto Jallonghi, BURALI d'Arezzo, Paolo, beato, cardinale, in Enciclopedia Italiana, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1930.
- (EN) Paolo Burali d'Arezzo, in Cyclopædia of Biblical, Theological, and Ecclesiastical Literature, Harper.
- Gaspare De Caro, BURALI, Scipione, beato, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 15, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1972.
- (EN) David M. Cheney, Paolo Burali d'Arezzo, in Catholic Hierarchy.
- Paolo Burali d'Arezzo, su Santi, beati e testimoni, santiebeati.it.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 84751739 · ISNI (EN) 0000 0000 7358 1556 · BAV 495/22224 · CERL cnp01206912 · GND (DE) 140363300 |
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