Padroncino è un termine utilizzato in Italia per definire un autotrasportatore o un tassista proprietario di uno o più veicoli, utilizzati da egli stesso per lavorare,[1][2] operando sia in modo diretto con clienti aziendali e privati, sia in conto terzi per società di trasporti.[3]

La figura dell'autotrasportatore nasce infatti da queste figure che operano in completa autonomia, svolgendo trasporto merci su strada assumendosene anche il conseguente rischio di impresa. Dalla metà degli anni '80 i trasportatori come piccoli lavoratori autonomi hanno via via lasciato spazio ad aziende di trasporti di dimensioni maggiori, diventando generalmente lavoratori dipendenti[senza fonte].

La differenza principale tra la figura dell'autista dipendente e quella del padroncino, pur condividendo gli obblighi legislativi relativamente ai tempi di guida e di riposo, è principalmente che l'autista dipendente può considerare concluso il proprio lavoro giornaliero al termine degli incarichi quotidiani, mentre il padroncino deve anche occuparsi del rapporto con i clienti, per organizzare il giorno lavorativo successivo e tutte le questioni amministrative e gestionali dell'azienda in proprio.[3]

In Italia il padroncino opera con licenza di “autotrasporto merci per conto di terzi”, ottenuta fornendo anche documenti atti a dimostrare di possedere i requisiti etici, professionali e organizzativi necessari (Carta di Qualificazione del Conducente, obbligatoria per legge dal 2009).[3]

  1. ^ Padroncino: Definizione e significato di padroncino - Dizionario italiano - Corriere.it, su dizionari.corriere.it. URL consultato il 25 gennaio 2021.
  2. ^ Padroncino, in Treccani.it – Vocabolario Treccani on line, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
  3. ^ a b c Driver, padroncini e consegne: le basi dell’attività del corriere, su Cronaca Social, 30 settembre 2020. URL consultato il 25 gennaio 2021.