Notazione della danza
La notazione della danza è la trasposizione grafica dei movimenti danzati. La danza è un'arte effimera per sua natura, e sino all'invenzione dei mezzi per filmare le coreografie, che consentono al giorno d'oggi a ballerini, insegnanti, coreografi e maître de ballet, di imparare e di riprodurre un balletto, dopo tempo dalla sua creazione, era fondamentale elaborare un metodo per annotare i movimenti dei balletti.
Storia
modificaUna testimonianza della trascrizione dei movimenti di danza, da parte dei popoli antichi, è costituita dalle raffigurazioni pittoriche delle tombe o dei vasi di popoli come ad esempio i greci. Sono stati poi elaborati nel tempo sistemi sempre più complessi, nel tentativo di fissare il movimento in modo sempre più preciso, al fine di poter riprodurre le coreografie a distanza di tempo dalla loro creazione. Autorevoli trattati che illustrano l'esecuzione dei passi vennero pubblicati sia nel Cinquecento, come l'Orchésographie di Thoinot Arbeau (1588), sia nel Settecento, come la Chorégraphie di Raoul-Auger Feuillet (1700), che riporta il sistema ideato dal suo maestro Pierre Beauchamp. Nell'Ottocento troviamo la Sténochorégraphie di Arthur Saint-Léon (1852)[1]. Nel 1879, in Russia, Vladimir Stepanov elaborò nel testo L'Alphabet des Mouvements du Corps Humain un sistema basato parzialmente sulle note musicali. Nel Novecento sono stati elaborati sistemi basati su simboli come la Notazione Laban (detta anche cinetografia) e la Notazione Benesh[2] Nel 1940 Ann Hutchinson ha fondato negli Stati Uniti il Dance Notation Bureau.
Note
modifica- ^ Testo della Sténochorégraphie di Saint-Léon
- ^ Sito del Benesh Institute, su rad.org.uk. URL consultato il 29 gennaio 2014 (archiviato dall'url originale il 31 gennaio 2014).
Bibliografia
modifica- Ann Hutchinson Guest, Dance Notation. The process of recording movement on paper, Londra, Dance Books, 1984
- Ann Hutchinson Guest, Choreographics: a comparison of dance notation systems from the fifteenth century to the present, Routledge, 1989
- Claudia Jeschke, Tanzschriften. Ihre Geschichte und Methode, Bad Reichenhall, Comes Verlag, 1983
- Neagle R.J., Ng K.C., "Machine-representation and visualisation of a dance notation", in Proceedings of electronic imaging and the visual arts, Londra, 2003
- Flavia Pappacena (a cura di), Arthur Saint-Léon - La Sténochorégraphie, Lucca, LIM, 2004
Voci correlate
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Collegamenti esterni
modifica- (EN) Ann Hutchinson Guest, dance notation, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.