Netiquette
Netiquette è una parola macedonia che unisce il vocabolo inglese network (rete) e quello italiano tratto dal latino etiquette (buona educazione). È un insieme di regole informali che disciplinano il buon comportamento di un utente sul web di Internet, specie nel rapportarsi agli altri utenti attraverso risorse come newsgroup, mailing list, forum, blog, reti sociali o e-mail in genere.[1] Il rispetto della netiquette non è imposto da alcuna legge, ma sotto un aspetto giuridico, la netiquette è spesso richiamata nei contratti di fornitura di servizi di accesso da parte dei provider.
Il mancato rispetto della netiquette comporta una generale disapprovazione da parte degli altri utenti della Rete, solitamente seguita da un isolamento del soggetto "maleducato" e talvolta dalla richiesta di sospensione di alcuni servizi utilizzati per compiere atti contrari a essa (di solito l'e-mail e Usenet). In casi di gravi e continue violazioni l'utente trasgressore è punibile con il ban.
Sono comportamenti contrari alla netiquette, e talvolta sanzionati dagli abuse desk: inviare spam, effettuare mailbombing e l'eccessivo cross-posting e/o multiposting sui newsgroup di Usenet. Anche l'invio di e-mail senza un oggetto è considerata una cosa poco rispettosa nei confronti del destinatario.
Particolarmente scorretto è anche l'invio o l'inoltro di email a un gran numero di persone (per esempio a tutto il proprio indirizzario) inserendone gli indirizzi nel campo "To:" (in italiano "A:"). In questo modo tutti gli indirizzi, spesso privati, sono mostrati apertamente a tutti i destinatari, con una implicita violazione della privacy. Non solo: se un computer fra quelli dei destinatari è infettato da virus che utilizzano la posta elettronica per diffondersi, tutti gli indirizzi inseriti nel messaggio possono essere catturati dal virus e usati come destinatari di messaggi infettati.
In ogni caso, il concetto di netiquette con i suoi aspetti e contenuti è un concetto che si evolve lentamente nel tempo con il Web stesso.
Regole e principi della netiquette
modificaI principi di base del galateo informatico sono, al pari dell'educazione quotidiana, quelli di essere il meno possibile invasivi e scortesi.
Le regole ufficiali
modificaLa normativa della netiquette è stata fissata in una forma definitiva dall'ottobre 1995 con il documento RFC 1855 di Sally Hambridge che contiene tutte le regole ufficialmente e universalmente riconosciute dai netizen per un buon uso della rete e il documento RFC 2635[2] che riguarda le regole relative allo spam. La sigla RFC (Request for Comments), nel linguaggio di Internet, indica un documento formale che è il risultato del lavoro di una commissione di studio, accettato dalle parti interessate. Quando viene acquisito come standard diventa un documento definitivo e non più modificabile. Eventuali aggiornamenti, resisi necessari in tempi successivi, producono nuove RFC.
Tuttavia molte delle regole possono avere serie ripercussioni: l'ingiuria e la diffamazione, pur per via telematica, o lo spamming possono, per esempio, costituire i reati di cui agli artt. 863 e 595 c.p. da un lato e 660 c.p. dall'altro. A ogni modo, pur mancando nella maggior parte dei casi un carattere giuridico, molti ambiti telematici prevedono un vero e proprio sistema sanzionatorio che può addirittura condurre all'esclusione da gruppi o liste.
Una sorta di "codificazione" della netiquette si è formata negli Stati Uniti.
Malgrado le apparenze, non costituisce soltanto una forma di "buona educazione" adattata al mezzo, ma trova spesso fondamento nelle peculiarità proprie del mezzo stesso. In sostanza dietro molte di queste regole si nascondono esigenze tecniche che impongono determinati comportamenti. La navigazione in senso stretto, vale a dire il semplice accesso a siti Internet, non necessita di queste norme essendo tale attività limitata, nella quasi totalità dei casi, all'informazione, al prelievo unilaterale di dati. La Netiquette ha quindi particolare rilevanza negli altri strumenti della Rete che consentono di comunicare con altri soggetti: posta elettronica (cui sono assimilabili le mailing list), newsgroup e chat.
Altri punti
modificaAltri punti si possono ricavare dal semplice buonsenso che, al di là dalle norme scritte, dovrebbe guidare gli utenti a rispettare gli altri.
- Non essere intolleranti con chi dovesse commettere errori in una lingua straniera: se le circostanze lo consentono si possono fare notare gli errori, non con toni di rimprovero ma con educazione, allo scopo di aiutare nell'apprendimento della lingua; ovviamente se un utente ha urgentemente bisogno di conoscere determinate informazioni, commentare i suoi errori, anche se con l'intenzione di aiutare, potrebbe risultare un atteggiamento fuori luogo.
- Se si ha necessità di intervenire in un luogo virtuale di discussione, scrivere nella lingua utilizzata dagli altri membri della discussione. Se non la si conosce bisogna usarne un'altra conosciuta da tutti, o almeno dalla maggior parte dei partecipanti; al contrario, se ci si trova nella necessità di dovere scrivere con uno o pochissimi utenti in una lingua sconosciuta dai più, si può pensare a una discussione privata, specie se la gravità della situazione non è tale da richiedere un sacrificio di attenzione da parte di chi non può capire, e ciò indifferentemente dalla notorietà della lingua.
- Se si interviene in una lingua che non è quella del luogo di discussione, e quindi nella propria lingua madre o un'altra lingua conosciuta sperando che qualcuno possa offrire il proprio aiuto, è bene scusarsi per il fatto di chiedere temporaneamente di cambiare lingua, in modo da fare capire che non si pretende di cambiare lingua, ma lo si sta chiedendo consapevoli dei sacrifici altrui. Invece si può leggere più spesso di persone che, cominciando a scrivere in una lingua che non è la loro, chiedono scusa per i loro errori. In entrambi i casi è segno di gentilezza, ma la differenza sta nel fatto che nel primo chiediamo a qualcuno di cambiare lingua per una lingua in cui siamo a nostro agio, mentre nel secondo, pur chiedendo un'informazione, siamo noi ad adattarci alla lingua altrui e facendo lo sforzo di cambiare lingua.
- Non insultare altre persone, scatenare flame o trollare, ma sostenere le proprie opinioni in maniera pacata e civile.
- Non utilizzare un linguaggio scurrile, blasfemo o a sfondo sessuale, a meno che ciò non sia necessario per esprimere un determinato concetto o comunque sia permesso dalle regole del gruppo nel quale si scrive.
- Rispettare le persone diverse da te per cultura, religione, ecc.; il razzismo, il sessismo, l'omofobia, ogni tipo di discriminazione sociale e l'apologia di ideologie politiche estremiste non sono quasi mai tollerati e possono comportare l'esclusione o il ban, oltre ad essere illegali in molte giurisdizioni.
- Non incitare a compiere o fornire informazioni su come compiere attività illegali, immorali o pericolose per chi le fa o per terzi.
- Non fornire informazioni errate, imprecise, incomplete, ambigue o obsolete; in caso di dubbio, verificarle prima.
- Non condividere notizie o informazioni di natura complottista o pseudoscientifica, o comunque classificabili come "notizie false".
- Non postare immagini o video di carattere pornografico o cruente né link a essi; se e solo se le norme del forum o del gruppo lo permettono, non pubblicarli direttamente ma sotto forma di link preceduto da un avviso sul tipo di contenuto presente.
- Non violare la privacy pubblicando o diffondendo informazioni, immagini o video di terzi non consenzienti.
- Rispetta le norme relative al copyright.
- Non parlare a nome di un gruppo, organizzazione, impresa o ente se non sei autorizzato a farlo; distinguere sempre le proprie opinioni da quelle dell'organizzazione della quale si fa parte.
I 24 comandamenti dell'e-mail
modificaLa regola d'oro dell'e-mail: non inviare ad altri ciò che troveresti tu stesso sgradevole ricevere.
Un suggerimento da seguire: Quando scrivi un'e-mail non guardarti allo specchio ma “guarda” intensamente il tuo lettore, è un atto di altruismo che ti verrà ripagato.
- Non usare l'e-mail per alcun proposito illegale o non etico.
- Non diffondere né spam né messaggi appartenenti a catene di S. Antonio.
- Includere sempre l'argomento del messaggio in modo chiaro e specifico; non inviare mai e-mail prive del campo "oggetto".
- Rispondere sempre alle e-mail, se non altro per dare la conferma al mittente di presa visione.
- Cercare di rispondere alle e-mail mantenendo sempre lo stesso argomento (topic) per conservare una struttura storica ordinata dei messaggi inviati e ricevuti (storico discussione (thread)), "agganciandoli" uno dopo l'altro, evitando possibilmente di spedire un nuovo messaggio per un argomento già in corso di discussione.
- Seguire le regole di citazione per scrivere la risposta a una e-mail.
- Mantenere la privacy dei mittenti/destinatari, cancellando dal testo l'eventuale indirizzo di posta elettronica del mittente (se si inoltra una e-mail quando il destinatario non dovesse conoscere il mittente originale) e utilizzando la casella Bcc o Ccn (e non quella A o Cc) se si deve inviare la stessa e-mail a destinatari che non si conoscono tra loro.
- Fare molta attenzione all'ortografia e alla grammatica del proprio messaggio.
- Non insultare e non fare uso indiscriminato di parole scritte in maiuscolo (esse, infatti, corrispondono al tono di voce alto del parlato, e dunque denotano nervosismo o cattiveria).
- Riflettere bene su come il destinatario possa reagire al proprio messaggio: valutare se può essere realmente interessato al contenuto e utilizzare eventualmente le emoticon per indicare il tono della conversazione, in particolare se scrivono battute (se è diverso da quello che potrebbe fare pensare la semplice lettura del testo).
- La dimensione del messaggio da inviare non deve essere troppo grande (al posto di allegati di grandi dimensioni si possono inserire nel testo del messaggio dei link a tali risorse reperibili in altro modo, per esempio via FTP o HTTP); bisogna tenere presente che la dimensione massima ammessa per gli allegati può essere diversa in base al provider di posta utilizzato. Eventualmente è meglio concordare col destinatario le modalità di invio di allegati pesanti.
- Gli allegati devono essere di formati diffusi e aperti (come .pdf o .jpeg per le immagini) in modo da essere facilmente apribili con i dispositivi e i sistemi operativi più diffusi, già settati per la stampa, ed eventualmente compressi con programmi nativi del sistema operativo.
- Non inviare messaggi privati da postazioni o account dai quali possono essere letti da altri o se lo si fa ricordarsi di eliminare le tracce.
- Citare il testo a cui si risponde il più brevemente possibile, ma in modo che risulti comunque chiaro in cima alla risposta.
- Non richiedere indiscriminatamente, per qualsiasi messaggio, la ricevuta di ritorno da parte del destinatario.
- Non allegare file con nomi eccessivamente lunghi o che contengono caratteri particolari come quelli di punteggiatura o lettere con segni diacritici, in quanto potrebbero creare problemi con alcune piattaforme.
- Non impostare indiscriminatamente, per qualsiasi messaggio, il flag di importante e/o urgente (è come gridare "al lupo, al lupo" inutilmente): con il passare del tempo chi riceverà le tue e-mail ignorerà il flag.
- Scrivere in modo semplice e diretto, con periodi brevi e andando a capo spesso perché gli spazi bianchi delle interlinee aiutano la lettura. Fare una lista per punti se ci sono molte cose da dire: il testo così si leggerà facilmente anche su uno smartphone.
- Salvare il proprio messaggio in bozza quando quest'ultimo viene scritto di getto, per poi rileggerlo successivamente e se necessario modificarlo prima di inviarlo.
- Leggere il proprio messaggio almeno 3 volte prima di inviarlo e dimostrare di avere almeno letto il messaggio del mittente approfonditamente prima di dare risposte senza pensare.
- Se possibile prediligi i contenuti in formato testo selezionabile rispetto a quelli in formato immagine (ad esempio un testo scansionato o fotografato): renderai più facile il lavoro a chi ha la necessità di effettuare la ricerca di un termine nel testo, di fare copia-incolla o di usare un lettore di testo per non vedenti o ipovedenti.
- Non dimenticare una formula di saluto al/alla destinatario/a all'inizio della e-mail.
- Firmare sempre con il proprio nome alla fine del messaggio, a meno che la firma non sia già inclusa nell'oggetto.
- Se si risponde a un'email che ha destinatari in CC, mantenerli sempre nella risposta in CC, ovvero usare la funzionalità di 'rispondi a tutti'
Consigli per le reti sociali
modificaDal 2000 in poi si sono diffusi sempre di più i servizi di rete sociale, che danno la possibilità di accesso a servizi informatici e reti sociali che in modo più o meno specifico, a seconda degli obiettivi e delle tipologie di network, creano delle strutture di socializzazione (reti e relazioni sociali) online.
Nati per comunicare e per scambiarsi opinioni e dati, le reti sociali mettono a disposizione strumenti vecchi e nuovi che assolvono a questo scopo. In linea generale valgono tutte le indicazioni appena definite relative al comportamento in rete e nelle e-mail. Alcune peculiarità delle reti sociali, tuttavia, possono richiedere qualche indicazione aggiuntiva:
- Come impostazione generalmente predefinita, ciò che si scrive sul profilo o sulla bacheca di un utente rimane visibile a tutti gli amici di quell'utente (e talvolta anche ai non amici). Fare attenzione, dunque, a non confondersi con lo strumento di messaggistica privata, che quasi sempre questi strumenti offrono.
- Non rispondere maleducatamente (o peggio generare flame) nello spazio pubblico di una persona, di una pagina o nel proprio. Oltre a diminuire il livello della discussione generale, comporta anche un risultato spesso offensivo o poco chiaro per chi legge. Per le diatribe personali è opportuno servirsi dei messaggi privati.
- Mantenere un comportamento rispettoso della privacy, evitando di includere negli spazi pubblici di un profilo riferimenti a terze persone che non possono intervenire a meno che questi non abbiano dato l'assenso. Non pubblicare mai foto o filmati raffiguranti persone riconoscibili non consenzienti ad apparire sulla rete sociale. Tale accorgimento vale anche per i servizi di condivisione di foto o video visibili a tutti (ad esempio YouTube) e più in generale tutti i siti web, forum inclusi. Eventualmente, si possono adoperare tecniche di elaborazione grafica per rendere irriconoscibili eventuali facce o targhe di veicoli.
- Non iscriversi allo stesso gruppo con più nickname e/o profili (in gergo, morphing): in molti gruppi è considerato un comportamento scorretto in quanto spesso genera il sospetto che si tenti di ingannare gli altri utenti sulla propria vera identità ed è, solitamente, punito con l'eliminazione dei nickname in eccesso. Non iscriversi con un falso nome o peggio fingendosi un'altra persona realmente esistente (in quest'ultimo caso si configura il reato di furto d'identità).
- Rispettare l'obiettivo per cui il gruppo di discussione è nato e scegliere di iscriversi a gruppi per i quali si manifesta il proprio interesse. Normalmente la scelta si fa sulla base del nome e/o della descrizione del gruppo. L'andare fuori tema (OT o Off Topic) è tollerato se la percentuale di tali messaggi (per gruppo e/o per utente) è minima rispetto al totale del gruppo/utente e se tale digressione fa nascere discussioni cui è interessata la maggior parte del gruppo. Se una discussione prendesse una piega che esulasse dall'argomento o dagli argomenti del gruppo/forum sarebbe meglio spostarla in un gruppo apposito o in una discussione privata a meno del consenso della maggior parte del gruppo.
- Nella pubblicazione di un proprio contenuto far sì che risulti chiara l'attinenza dello stesso con gli argomenti trattati nel gruppo. Con la sempre maggior partecipazione di persone di estrazione e classe sociale e/o background culturale diversi allo stesso gruppo ciò che potrebbe sembrare ovvio all'autore non potrebbe esserlo a tutti gli utenti del gruppo.
- Applicare allo strumento posta, messaggi (o altri con denominazione simile ma identico funzionamento), le indicazioni viste per l'e-mail. Anche se possono sembrare simili a chat, queste applicazioni sono in realtà identiche alla posta privata, e quindi valgono per esse le indicazioni sull'uso delle emoticon e su tutti gli argomenti suddetti.
- Utilizzare con parsimonia il servizio di tagging messo a disposizione di alcuni siti, evitare di effettuare un tag di una persona senza il consenso dello stesso in post, foto o video.
- Chiedere agli amici il permesso di pubblicare foto o video in cui loro sono ritratti. Qualcuno potrebbe non vedersi bene in determinate immagini o non voler far sapere a tutti dove, quando e con chi si trovava.
- Evitare di effettuare tag pubblicitari su foto o video senza il consenso dell'interessato.
- Evitare di pubblicare uno stesso post su tante pagine o su tanti gruppi per rimarcare le proprie idee (cross-posting).
- Evitare la pubblicazione di foto o video in cui una persona appare particolarmente male o è ritratta in un momento imbarazzante; potrebbe risultare offensivo e avere ripercussioni sulla sua vita sociale, professionale e familiare.
- Evitare di inviare richieste e inviti a eventi, gruppi, giochi, applicazioni e altro a tutti gli amici o ad amici selezionati a caso, ma solo a quelli che li ritieni che possano essere più interessati.
- Evitare di pubblicare in bacheca messaggi d'interesse unicamente privato (es. "vado a bere il caffè" o "vado a fare la spesa") perché occuperebbero spazio inutile nelle bacheche degli amici.
- Se si trova un post interessante e lo si vuole condividere sul proprio profilo, su una pagina, gruppo, ecc., condividerlo in modo che si possa risalire alla fonte oppure cita la fonte stessa. Non usare il copia/incolla facendo intendere che il post sia proprio.
- Fare molta attenzione alle impostazioni della privacy: pensa sempre a chi potrebbe leggere il tuo post o commento. In alcune piattaforme è possibile selezionare il pubblico che può o non può vedere un determinato contenuto o creare gruppi chiusi visibili solo ai membri.
- Prima di pubblicare un qualsiasi contenuto in una piattaforma, pensa a quali possono essere le sue conseguenze, ad esempio se può offendere qualcuno o violare la sua privacy.
- Segnalare con gli appositi strumenti i contenuti che violano gli standard della comunità, ma non abusare degli strumenti di segnalazione per punire determinati utenti.
- Non condividere contenuti controversi (es. fake news, contenuti razzisti, ecc.) nemmeno a scopo di critica, in quanto potrebbero comunque venire segnalati e ogni condivisione di un post contribuisce ad aumentare la sua visibilità. Meglio fare lo screenshot e condividere quello, dopo aver oscurato le parole o le immagini che potrebbero essere suscettibili di ban.
- Evitare di creare gruppi Whatsapp (o piattaforme analoghe alle quali ci si iscrive con numero di telefono) contenenti persone che non si conoscono fra di loro perché nei gruppi Whatsapp tutti possono vedere i numeri telefonici di tutti gli altri membri e i numeri telefonici sono dati personali protetti dalla legge sulla privacy. Eventualmente chiedere il consenso ai partecipanti o utilizzare altri mezzi di comunicazione.
- Evitare di inviare nei gruppi Whatsapp (o piattaforme analoghe) un numero eccessivo di messaggi, specie se non pertinenti con l'obiettivo del gruppo o se interessanti solo uno o pochi membri. In questo modo si rischierebbe che messaggi importanti passino inosservati. Preferire in questo caso i messaggi privati agli utenti interessati.
Netiquette nei progetti wiki
modificaNei siti in cui i contenuti sono modificabili da chiunque, come Wikipedia e le altre wiki, la netiquette è molto importante affinché tali siti possano continuare a essere fonti di informazioni affidabili. Vanno evitati assolutamente la modifica indiscriminata dei testi, le cancellazioni ingiustificate e l'inserimento di testi non consoni alle finalità del singolo progetto. Nel gergo dei progetti, l'esecuzione di queste azioni è chiamata vandalismo.
Altre azioni deprecate sono la pubblicazione di ricerche originali e quella di testi copiati e incollati da altri siti: è meglio prendere spunto da varie fonti ed effettuare una rielaborazione personale. In ogni caso, le fonti vanno sempre citate a supporto del testo inserito.
La netiquette di Wikipedia prende il nome di Wikiquette.
Netiquette nel peer to peer
modificaNon bisogna assolutamente mettere in condivisione file con nomi che non rispecchiano i contenuti, così come bisogna evitare assolutamente quelli infetti. I file non funzionanti o con contenuto diverso dal nome dovrebbero venire segnalati come non validi in modo da avvertire gli altri utenti.
Note
modifica- ^ Guida a Internet della Electronic Frontier Foundation. Edizione italiana a cura di Liber Liber. Appendice A. Il linguaggio della rete, su liberliber.it.
- ^ (EN) Sally Hambridge, Albert Lunde, DON'T SPEW A Set of Guidelines for Mass Unsolicited Mailings and Postings (spam*), su tools.ietf.org. URL consultato il 21 giugno 2019.
Bibliografia
modifica- Micaela Gallerini, La Netiquette Passo a Passo: Le buone regole di convivenza e di conversazione in internet, su http://www.rfc.altervista.org, 2014, ISBN 978-1-4992-4138-9.
- Elpidio Pezzella, Facebook Netiquette: per un uso “cristiano” della piattaforma social più diffusa in Italia, 2015, ISBN 978-1-5142-3550-8.
- (EN) Netiquette Guidelines - Request For Comments: 1855 (TXT), su ftp.rfc-editor.org, Intel Corp., 1995. URL consultato il 21 gennaio 2016.
- traduzione in italiano di A Set of Guidelines for Mass Unsolicited Mailings and Postings (TXT), su rfc.altervista.org. URL consultato il 21 gennaio 2016.
- Virginia Shea, Netiquette, 2 maggio 1994.
Voci correlate
modificaAltri progetti
modifica- Wikizionario contiene il lemma di dizionario «netiquette»
Collegamenti esterni
modifica- netiquette, su Vocabolario Treccani, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- netiquette, su sapere.it, De Agostini.
- netiquette, in Lessico del XXI secolo, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2012-2013.
- Chiara Ciccosillo, Anche il web ha le sue regole: la netiquette, su CompassUnibo Blog, 4 giugno 2018. URL consultato il 18 ottobre 2019 (archiviato il 21 giugno 2019).
- Leopoldo Saggin, NETIQUETTE - Il galateo di Internet, su BioPD - Università di Padova. URL consultato il 18 ottobre 2019 (archiviato il 3 giugno 2019).
- (EN) Netiquette, su FAU – Office of Information Technology, Florida Atlantic University. URL consultato il 18 ottobre 2019 (archiviato il 4 aprile 2019).
- Giancarlo Livraghi, L’umanità dell’internet (le vie della rete sono infinite) – Capitolo 42 – La netiquette non è un galateo, su Gandalf. URL consultato il 18 ottobre 2019 (archiviato il 1º febbraio 2019).
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