Muffa

tipo di funghi pluricellulari capaci di ricoprire alcune superfici sotto forma di spugnosi miceli e solitamente si riproducono per mezzo di spore
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Le muffe sono un tipo di organismo pluricellulare appartenenti al regno dei funghi[1], capaci di ricoprire alcune superfici sotto forma di spugnosi miceli e solitamente si riproducono per mezzo di spore.

Muffa su una clementina
Esempi di colonie di muffe in una piastrina Petri.

È comunemente chiamata muffa un agglomerato di questi sottili miceli, formatisi su materia vegetale o animale, generalmente come uno strato schiumoso o filamentoso, come segno di decomposizione e marcescenza. Nella tassonomia e nella filogenesi le muffe non costituiscono un gruppo preciso, trovandosi nelle divisioni Zygomycota, Deuteromycota e Ascomycota.

Descrizione

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La presenza di muffa è quasi sempre segno di un cibo avariato, anche se in alcuni casi le muffe sono oggetto di una coltivazione precisa[2]: nella produzione di alcuni formaggi, come il gorgonzola, il Roquefort o lo Stilton (si veda erborinatura), e per la produzione di antibiotici derivati dalle naturali difese contro i batteri.

 
Il gorgonzola è in parte composto di muffa commestibile, originata dal mancato amalgama tra le creme usate nella produzione del formaggio.[3]

La comunità scientifica ha largamente dimostrato l'alta tossicità per l'organismo umano dovuta alle spore rilasciate dalle muffe. Penetrano nei tessuti e sviluppano al loro interno le loro radici ife che prendono origine proprio dalle spore. Possono aderire alle cellule del primo tratto dell'apparato respiratorio e causare problemi in chi ha delle insufficienze immunitarie.

La famosa scoperta della penicillina, operata da Alexander Fleming, riguardava la muffa denominata Penicillium notatum. La muffa Neurospora crassa è generalmente usata come un organismo modello in esperimenti di biologia.

La muffa può costituire un problema in ambienti chiusi che per loro collocazione o funzione sono soggetti a umidità, come cantine e bagni. Può essere vista su muri e soffitti, con una crescita che non si ferma a uno strato superficiale, ma invece intacca la robustezza della parete e produce inoltre un odore pungente e caratteristico. È capace di crescere sul cibo non fresco e mantenuto in posti non ventilati, anche all'interno di contenitori stagni e persino nei frigoriferi e nei congelatori.

 
Muffa su un brodo liquido andato a male

Le spore della muffa formatesi all'interno degli edifici creano un problema, soprattutto riguardo all'inalazione delle spore. Infatti le spore di alcune muffe causano potenti allergie in quanto sono allergeni; inoltre le spore di alcuni funghi come lo Stachybotrys rilasciano potenti tossine che, nei polmoni, creano infiammazioni e lesioni polmonari, specie nei bambini e in soggetti asmatici o con basse difese immunitarie. Negli ambienti la presenza di muffa può indicare un difetto di origine strutturale o accidentale: una scarsa esposizione solare (spesso la muffa viene uccisa dalla luce diretta del sole), un'eccessiva umidità, per infiltrazioni di acqua o per condensa sui muri freddi, un'insufficiente ventilazione, una scarsa manutenzione o ponti termici[4].

  1. ^ Arsenio Corrado Negrini, CHE FASTIDIO LE MUFFE, in la Repubblica, 25 novembre 1995, p. 9.
  2. ^ Le muffe, in la Repubblica, 6 febbraio 2018, p. 53.
  3. ^ Laura Fugnoli, Gorgonzola, in la Repubblica, 15 settembre 2012, p. 15.
  4. ^ Ponte termico cosa è e come risolvere ed eliminarlo

Voci correlate

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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La muffa di un formaggio dolce in crema
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