Monte Solaro
Il monte Solaro è la cima più alta dell'isola di Capri con i suoi 589 metri.
Monte Solaro | |
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Stato | Italia |
Regione | Campania |
Altezza | 589 m s.l.m. |
Prominenza | 589 m |
Coordinate | 40°32′40″N 14°13′26″E |
Mappa di localizzazione | |
«(Capri. Monte Solaro) Wie dicht sind hier die Bergabhänge mit Myrtengebüsch bewachsen, wie üppig sprossen Feigen überall hervor! Ich kam mir selbst wunderlich vor in diesen Umgebungen: einen Myrtenzweig zum Antreiben des Esels in der Hand, eine grosse süsse Orange aus der Weste hervorstehend und die bedenklichsten Bergwege so ganz bequem hinanreitend!»
«(Capri, Monte Solaro) Come sono rigogliosi qui i versanti del monte con i cespugli di mirto, come i fichi germogliano abbondanti! Io stesso rimango ammirato da questi dintorni: un ramo di mirto in mano per spronare l’asino, una grossa arancia dolce che spunta dal gilet e pericolosissimi sentieri montani così facilmente percorribili a cavallo.»
Geologia e topografia
modificaIl monte Solaro è formato dalla stessa roccia di tipo calcareo di cui è fatta l'intera isola. Esso fa parte della stessa catena cui appartiene anche il Monte Faito.
Alle pendici del monte sorge il comune di Anacapri, che si distende sulla piana omonima.
Flora e fauna
modificaL'area del monte Solaro è abitata da una vegetazione rigogliosa composta da quasi 900 specie diverse: fra quelle principali e più numerose per esemplari si possono citare l'acanto, il corbezzolo, l'erica, il ginepro, la ginestra, il leccio, il lentisco, il litosperma, il mirto e lo smilace a quota più alta; più in basso si possono trovare l'alaterno, l'alloro, gli anemoni, il cisto, il corbezzolo, la daphne, il lentisco, la lithodora rosmarinifolia, il mirto, i narcisi, le orchidee, il pino italico.
Per quanto riguarda la fauna il monte è visitato da numerosissime specie di uccelli migratori, tra cui il falco pellegrino. Nell'area del castello Barbarossa è presente la lucertola azzurra, unica al mondo, che vive solo qui e su uno dei faraglioni.[1]
Escursione
modificaA piedi la vetta è relativamente accessibile, tramite il cosiddetto passetiello (da Capri) o da una stradina in salita che si diparte dal viale Axel Munthe in Anacapri.
Entrambi i percorsi sono adatti ai buoni camminatori dotati di una preparazione fisica quantomento discreta ed è più consigliabile farli al ritorno in discesa, quando si fa meno fatica e ci si può godere di più la bellezza degli spazi circostanti, costituita da vegetazione di tipo mediterraneo e da fauna che comprende anche specie endemiche e rare.
Sempre al ritorno, lungo il sentiero si può anche visitare l'eremo di Santa Maria a Cetrella, pittoresco per la sua architettura tipicamente rustica ed isolana.
All'andata molto più comoda e veloce è la seggiovia di Anacapri-Monte Solaro, la cui stazione di partenza si trova nei pressi di piazza Vittoria ad Anacapri.
Arrivati sulla sommità si trovano un complesso di terrazze a belvedere con solarium ed american bar, che sorgono vicino ai resti del cosiddetto Fortino di Bruto, costruito all'epoca delle guerre napoleoniche per scopi militari.
Dalla cima la vista che si può godere abbraccia i due golfi di Napoli e di Salerno e si estende fino agli appennini. Particolarmente bella è da qui la vista dei faraglioni.
Nei pressi della salita da Anacapri vi è il castello Barbarossa, in parte diruto, che è compreso in un'area che dal 1997 ospita un'oasi del WWF, con annesso centro ornitologico per l'inanellamento degli uccelli.[1]
Clima
modificaIl clima è di tipo Mediterraneo, anche se, a causa dell'altitudine, durante l'inverno la temperatura può scendere anche sotto zero. Dal maggio 2010 è attiva una stazione meteo sulla vetta.[2]
Note
modifica- ^ a b Oasi Barbarossa, su incampania.com. URL consultato il 18 maggio 2010 (archiviato dall'url originale il 1º giugno 2010).
- ^ Stazione meteo Monte Solaro, su campanialive.it.
Altri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Monte Solaro
Collegamenti esterni
modifica- (DE) Monte Solaro, su Arachne.
- (EN) Monte Solaro, su SummitPost.org.
- (EN) Monte Solaro, su Peakbagger.com.