La milonite è una roccia metamorfica che si rintraccia prevalentemente lungo una shear zone della crosta terrestre.

Milonite
Gneiss milonitico a porfiroblasti di granato(rosso) e plagioclasio(bianco), Otrøy, Western Gneiss Region, Norvegia. La Milonite forma il contatto tettonico tra la falda autoctona di Baltica e quella alloctona di Blåhø
Categoriaroccia metamorfica

La shear zone, o zona di taglio, è una fascia che separa due volumi di litosfera nella quale si ha un accumulo della deformazione; tale fascia deformata, dunque, permette i movimenti relativi dei volumi rocciosi. In superficie, la shear zone può proseguire con faglie, nelle quali si ha una perdita di coesione a causa della rigidità del materiale roccioso (si formano le cataclasiti, rocce triturate non metamorfiche) mentre nella shear zone (che avviene a 10 - 15 km di profondità, sotto l'isoterma 250 - 300 °C) la deformazione avviene duttilmente creando rocce particolarmente foliate, coesive, per l'appunto le miloniti.

Descrizione

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Il termine milonite deriva dal greco Mulon, mulino. Le rocce coinvolte dalla deformazione subiscono, come in un mulino, una sorta di triturazione, ma poiché il fenomeno si verifica in condizioni duttili, a diversi kilometri dentro la crosta terrestre, e quindi in ambiente metamorfico, i minerali granulari ricristallizzano in individui di dimensioni più minute (come il quarzo che assume un aspetto nastriforme) mentre i minerali lamellari, come le miche, si orientano lungo piani paralleli tra loro rendendo evidente la foliazione milonitica. Minerali più rigidi come i feldspati invece, ruotano (come i porfiroclasti negli gneiss occhiadini).

La maggior parte degli eventi milonitici dà luogo a gneiss (striped gneiss, augen gneiss..), ma milonite non è sinonimo di gneiss poiché tali rocce possono formarsi anche per metamorfismo regionale per aumento di P o T in un evento orogenetico.

Le miloniti sono classificabili in base all'intensità della ricristalizzazione metamorfica.

  • Protomilonite: volume ricristalizzato tra il 10 - 50%.
  • Milonite: volume ricristallizzato tra 50 - 90%.
  • Ultramilonite: volume ricristallizzato > 90%.

I tre diversi tipi, oltre la maggiore quantità di volume deformato e ricristallizzato, mostrano una progressiva riduzione della grana (finissima e non risolvibile a occhio nudo nelle ultramiloniti) e un layering progressivamente più spinto.

  • Atlas of Mylonites and related microstructures
  • Guida geologica dell'Aspromonte

Voci correlate

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Collegamenti esterni

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