Matsukaze
Il Matsukaze (松風? lett. "Vento tra i pini")[5], sino al 1º agosto 1928 denominato 7-Gō kuchikukan (第7駆逐艦? lett. "cacciatorpediniere Numero 7"), è stato un cacciatorpediniere della Marina imperiale giapponese, quarta unità della classe Kamikaze. Fu varato nell'ottobre 1923 dal cantiere navale dell'arsenale di Maizuru.
Matsukaze | |
---|---|
Descrizione generale | |
Tipo | Cacciatorpediniere |
Classe | Kamikaze |
Proprietà | Marina imperiale giapponese |
Ordine | 1920 |
Cantiere | Maizuru |
Impostazione | 2 dicembre 1922 |
Varo | 30 ottobre 1923 |
Completamento | 5 aprile 1924 |
Radiazione | 10 agosto 1944 |
Destino finale | Affondato il 9 giugno 1944 da un sommergibile a sud-est di Chichi-jima |
Caratteristiche generali | |
Dislocamento | 1 422 tonnellate A pieno carico: 1 748 t |
Lunghezza | 102,56 m |
Larghezza | 9,14 m |
Pescaggio | 3,05 m |
Propulsione | 4 caldaie Kampon e 2 turbine a ingranaggi a vapore Parsons; due alberi motore con elica (38 500 shp) |
Velocità | 37,2 nodi (71 km/h) |
Autonomia | 3 600 miglia a 14 nodi (6 670 chilometri a 26,6 km/h) |
Equipaggio | 148 |
Armamento | |
Armamento |
|
Note | |
Dati riferiti all'entrata in servizio, tratti da: [1][2][3][4] | |
Fonti citate nel corpo del testo | |
voci di cacciatorpediniere presenti su Wikipedia |
Membro della 5ª Divisione cacciatorpediniere, tra il dicembre 1941 e il marzo 1942 operò in supporto allo sbarco nipponico ad Aparri su Luzon e ad alcune azioni nella campagna delle Indie orientali olandesi. Fu quindi assegnato a compiti di scorta e protezione del traffico navale tra le principali basi a Giava, Celebes, Malaysia fino ai primi del 1943, quando fu trasferito in Giappone per un lungo raddobbo. In estate passò agli ordini diretti dell'8ª Flotta a Rabaul e per il resto dell'anno operò nelle isole Salomone e lungo le coste della Nuova Britannia in numerose missioni di trasporto truppe e materiali. Rafforzata la dotazione contraerea, al principio del 1944 si spostò alla base aeronavale di Truk e sopravvisse danneggiato all'operazione Hailstone, quindi da marzo operò sulla rotta Yokosuka-Saipan. Il 9 giugno fu però silurato dal sommergibile USS Swordfish e affondò a sud-est di Chichi-jima.
Servizio operativo
modificaCostruzione
modificaIl cacciatorpediniere Matsukaze fu ordinato nell'anno fiscale edito dal governo giapponese nel 1920, inizialmente indicato come "cacciatorpediniere Numero 7" (in lingua giapponese 7-Gō kuchikukan). La sua chiglia fu impostata nel cantiere navale dell'arsenale di Maizuru il 2 dicembre 1922 e il varo avvenne il 30 ottobre 1923; fu completato il 5 aprile 1924 e il 1º agosto 1928 assunse il suo nome definitivo, avendo la Marina imperiale abbandonato alla data il sistema di nomenclatura del naviglio leggero con soli numeri.[3]
1941-1942
modificaTra il 1940 e il 1941 il Matsukaze, allora al comando del tenente di vascello Shinbe Kuwabara, fu assegnato alla 5ª Divisione cacciatorpediniere con i gemelli Asakaze (nave ammiraglia), Harukaze e Hatakaze; la divisione dipendeva dalla 5ª Squadriglia che a sua volta era agli ordini della 3ª Flotta. Il 26 novembre 1941 il Matsukaze e il resto dello squadrone lasciarono lo Stretto di Terashima, sulla costa settentrionale di Kyūshū, e tre giorni dopo si fermarono alla base militare di Mako nelle Pescadores in vista delle imminenti operazioni nel Sud-est asiatico. Il 7 dicembre il Matsukaze e lo Asakaze furono assegnati come scorta ravvicinata all'incrociatore leggero Kuma e vigilarono sugli sbarchi condotti nelle Filippine meridionali tra il 10 e il 14 del mese; il 22 il Matsukaze e i gemelli furono presenti all'importante sbarco nel Golfo di Lingayen, che riuscì senza troppe difficoltà: fu pertanto inviato all'Isola di Formosa e dal 31 dicembre al 18 gennaio 1942 rimase impegnato nella difesa di alcuni convogli carichi di truppe che sbarcavano a Singora. Riunitosi al resto della 5ª Squadriglia, tra il 2 e l'8 febbraio lo seguì nella scorta a un ennesimo convoglio che si fermò alla baia di Cam Ranh e, dopo la metà del mese, il Matsukaze e la sua divisione furono integrati nello schermo difensivo del gruppo occidentale d'invasione per Giava. Tale assembramento iniziò a sbarcare nella notte tra 28 febbraio e il 1º marzo, ma fu disturbato dalla fuga degli incrociatori USS Houston e HMAS Perth (australiano): scoppiò una breve ma violenta battaglia, cui però il Matsukaze non prese parte; si rese invece protagonista, il 2 marzo, dell'affondamento del dragamine olandese Endeh assieme al cacciatorpediniere Shiokaze. Giava fu conquistata il 9 marzo e il giorno dopo la 5ª Squadriglia fu sciolta; l'Asakaze e le unità gregarie passarono sotto il comando dell'appena costituita 1ª Flotta di spedizione del sud, una delle componenti della Flotta dell'Area sud-occidentale. Dopo aver accompagnato un convoglio da Giava a Singapore (10-13 marzo), il Matsukaze fu assegnato a un ciclo di missioni di difesa a convogli di truppe diretti a Penang e Rangoon, rinforzi alla vittoriosa 15ª Armata che stava occupando la Birmania. Dal 7 maggio fu assegnato alla vigilanza dei movimenti navali tra Singapore e le basi in Indocina e, all'inizio dell'incarico, passò al comando del tenente di vascello Kōji Takigawa. Per il resto del 1942 il servizio del Matsukaze non è noto e si sa solo che in settembre operava tra Surabaya e Makassar, sempre di scorta a mercantili e petroliere.[6]
In un momento imprecisato dell'anno il Matsukaze incrementò la propria dotazione contraerea: il cannone poppiero numero 4 da 120 mm, l'apparato lanciasiluri più arretrato e le mitragliatrici da 7,7 mm furono sbarcati per fare spazio a sei o dieci cannoni Type 96 da 25 mm L/60, suddivisi in tre/cinque installazioni doppie.[2]
1943-1944 e l'affondamento
modificaIl 25 febbraio 1943 il Matsukaze fu trasferito all'appena creata 1ª Divisione di scorta, assegnata alla Flotta dell'Area sud-occidentale per la protezione delle rotte marittime. A fine mese fece rotta per il Giappone e il 31 arrivò a Yokosuka, dove rimase ormeggiato a lungo per revisione e riequipaggiamento. Il 5 giugno fu trasferito agli ordini dell'8ª Flotta del viceammiraglio Tomoshige Samejima, di base a Rabaul in Nuova Britannia: salpò il 23 e, giunto a fine mese a destinazione, condusse alcuni pattugliamenti attorno alla rada. Il 9 luglio iniziò a essere impiegato come trasporto rapido e la prima missione lo portò nelle acque di Kolombangara assieme ai cacciatorpediniere Satsuki, Minazuki e Yunagi. Le unità sbarcarono 1 200 soldati e 85 tonnellate di approvvigionamenti a Vila, base giapponese sulla costa meridionale, e rientrarono a Rabaul. Tre giorni più tardi il Matsukaze fu aggregato alla 3ª Squadriglia e, mentre questi combatteva una squadra statunitense, nella notte tra il 12 e il 13 fece scendere a terra altre truppe. Una terza missione di trasporto (300 uomini e munizioni) avvenne il 19 e 20 luglio, sotto la protezione della squadra del contrammiraglio Shōji Nishimura centrata sulla 7ª Divisione incrociatori. Per i mesi seguenti le notizie sono frammentarie: il 25 agosto il Matsukaze evacuò parte del personale dalla baia di Rekata (Santa Isabel settentrionale), poi il 28 settembre e il 2 ottobre completò due sgomberi da Kolombangara.[6] Subito dopo fu unito con il Fumizuki e lo Yunagi in un "gruppo trasporto" sottoposto alla 3ª Squadriglia del contrammiraglio Matsuji Ijūin, incaricato di salvare la piccola guarnigione di Vella Lavella; tuttavia l'avvistamento di unità statunitensi vicino all'isola indusse il comandante a rimandare indietro tale gruppo, composto da navi obsolete e inadatte a sostenere un combattimento.[7]
A fine ottobre il Matsukaze tornò a Yokosuka e dal 27 iniziò l'opera di raddobbo, passando nel frattempo al comando del capitano di corvetta Hiroshi Horie (2 novembre).[6] Durante i lavori, inoltre, aggiunse altri cannoni Type 96 da 25 mm (da sette a dieci) e quattro mitragliatrici pesanti Type 93 da 13,2 mm, tutte armi su supporto singolo. Incrementò poi a circa quaranta la scorta di bombe di profondità.[2] In conseguenza di tali interventi il dislocamento a vuoto aumentò a 1 547 tonnellate e la velocità massima passò a 35 nodi.[8] Il 9 dicembre il Matsukaze poté riprendere il mare per raggiungere l'8ª Flotta e tornare a pattugliare le acque di Rabaul; ma, a fine mese, fu riassegnato a missioni di trasporto. Il 23 recò rinforzi all'Isola di Garove e il 25, 28 e 31 dicembre collaborò con altri otto cacciatorpediniere (compresi il Satsuki e il gemello Yunagi) nello sbarco complessivo di 635 uomini e 380 tonnellate di rifornimenti a Qavuvu. Mitragliato e danneggiato il 14 gennaio 1944 a Rabaul, passò quattro giorni dopo agli ordini del tenente di vascello Tetsuo Kadono e completò altri due viaggi di rinforzo a Qavuvu (22 e 24 gennaio) assieme al Fumizuki. Con il cacciatorpediniere si portò poi alla grande base di Truk e rimase coinvolto nel distruttivo bombardamento effettuato il 16 e 17 febbraio dai gruppi imbarcati della Quinta Flotta statunitense: tentò senza successo di far arenare il Fumizuki, centrato da un siluro, e accusò danni dopo essere stato mitragliato e mancato di misura da diverse bombe. Il Matsukaze lasciò la base devastata il 18, di scorta a una parte del naviglio sopravvissuto, e dopo tappe a Saipan e Hahajima giunse a Yokosuka il 1º marzo. Fu posto in bacino di carenaggio per le necessarie riparazioni e il 28 aprile, tornato in efficienza, fu assegnato alla scorta dei convogli lungo la rotta Yokosuka-Saipan; il 1º maggio, pertanto, fu riassegnato alla 30ª Divisione (già comprendente lo Yuzuki, l'Uzuki, l'Akikaze) e che rispondeva alla 3ª Squadriglia cacciatorpediniere, Flotta del Pacifico centrale (viceammiraglio Chūichi Nagumo). Il 6 giugno salpò da Tateyama per accompagnare un convoglio a Saipan, fulcro della difesa nipponica nelle Marianne meridionali, ma il 9 il gruppo fu attaccato dal sommergibile USS Swordfish vicino alle isole Ogasawara. Il Matsukaze fu gravemente colpito e colò a picco 70 miglia a sud-est di Chichi-jima (26°59′N 143°13′E ), portando con sé il comandante Kadono e un numero imprecisato di membri dell'equipaggio.[6]
Il 10 agosto 1944 il Matsukaze fu cancellato dai registri navali.[6]
Note
modifica- ^ Stille 2013, Vol. 1, pp. 12, 14, 16.
- ^ a b (EN) Materials of IJN (Vessels - Kamikaze class Destroyers), su world.coocan.jp. URL consultato il 16 ottobre 2016.
- ^ (EN) The Pacific War Online Encyclopedia: Kamikaze Class, Japanese Destroyers, su pwencycl.kgbudge.com. URL consultato il 16 ottobre 2016.
- ^ (EN) Japanese Ships Name, su combinedfleet.com. URL consultato il 16 ottobre 2016.
- ^ a b c d e (EN) IJN Tabular Record of Movement: Matsukaze, su combinedfleet.com. URL consultato il 16 ottobre 2016.
- ^ Bernard Millot, La Guerra del Pacifico, Milano, Biblioteca Universale Rizzoli, 2002, pp. 509-510, ISBN 88-17-12881-3.
- ^ Stille 2013, Vol. 1, p. 14.
Bibliografia
modifica- Mark E. Stille, Imperial Japanese Navy Destroyers 1919-1945, Vol. 1, Oxford, Osprey, 2013, ISBN 978-1-84908-984-5.
Voci correlate
modificaAltri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Matsukaze
Collegamenti esterni
modifica- (EN) IJN Tabular Record of Movement: Matsukaze, su combinedfleet.com.
- (EN) 1-go (Kamikaze) destroyers (1922-1925), su navypedia.org.
- (EN) Materials of IJN (Vessels - Kamikaze class Destroyers), su admiral31.world.coocan.jp.