Lufthansa Italia S.p.A è stata una sussidiaria (totalmente posseduta dalla casa madre) della compagnia aerea tedesca Lufthansa, con sede a Milano[1] (Italia).

Lufthansa Italia
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StatoItalia (bandiera) Italia
Forma societariasocietà per azioni
Fondazione27 novembre 2008
Chiusura30 ottobre 2011
Sede principaleMilano
GruppoLufthansa Group
SettoreTrasporto
Prodotticompagnia aerea
Sito webitalia.lufthansa.com
Compagnia aerea standard
Codice IATALH
Codice ICAOLIT
Indicativo di chiamataLUFTHANSA
Primo volo2 febbraio 2009
Ultimo volo29 ottobre 2011
HubMilano-Malpensa
Frequent flyerMiles & More
AlleanzaStar Alliance
Voci di compagnie aeree presenti su Wikipedia
Aerei di Lufthansa Italia a Milano Malpensa
Gli interni di un aereo

La compagnia ha iniziato le operazioni a febbraio 2009 servendo otto grandi città europee, con una flotta di sei aerei, i quali hanno operato con il C.O.A. di Deutsche Lufthansa fino all'11 gennaio 2011, giorno del primo volo (per l'occasione quello da Milano Malpensa a Stoccolma Arlanda) avente il C.O.A. italiano.

Lufthansa Italia ha operato tutti i voli di linea con callsign e numero di volo Lufthansa. Il codice ICAO utilizzato dal vettore italiano per i voli operati direttamente con il proprio C.O.A. è stato LIT.[2] Gli unici voli operati con questo codice erano voli charter.

Il 29 ottobre 2011 ha chiuso le operazioni.[3]

Il 28 aprile 2008 Lufthansa annuncia di progettare di stabilire sei aerei Embraer 195 all'aeroporto di Malpensa per dar vita a dei voli da e per l'Europa sotto il marchio dell'altra sussidiaria italiana della compagnia tedesca: Air Dolomiti[4], nello stesso tempo Lufthansa firma un patto con la SEA, la società che gestisce l'aeroporto milanese.

L'11 settembre 2008 Lufthansa annuncia ufficialmente le otto destinazioni che saranno raggiunte da Air Dolomiti[5] e che verranno usati degli Airbus A319, più grandi degli Embraer 195 precedentemente previsti, in tal modo la compagnia intende creare 150 nuovi posti di lavoro a Milano.

Dal 14 ottobre i voli sono prenotabili[6] mentre il 26 novembre la casa madre annuncia che tutte le nuove operazioni precedentemente attribuite ad Air Dolomiti saranno effettuate da una nuova compagnia: Lufthansa Italia[7].

Il 4 marzo 2009 Lufthansa, visti i dati eccellenti delle prenotazioni dei voli, annuncia l'apertura delle prime 3 rotte nazionali: Roma, Napoli e Bari[8]. Inoltre, il 29 giugno 2009, Lufthansa Italia ha chiesto ulteriori 10 slot giornalieri all'aeroporto di Milano Malpensa, per voli di lungo e medio raggio.

Dal 16 febbraio 2010 sospende il collegamento dall'aeroporto milanese per Roma Fiumicino, che, a detta della vice president Heike Birlenbach, si è rivelata al di sotto delle aspettative.

Per compensare la chiusura di Bruxelles e di Roma (FCO), dal 28 marzo 2010 sono operativi 3 nuovi voli, e durante l'estate sono operativi 3 nuovi voli stagionali.

Il 21 luglio 2010 Lufthansa annuncia due nuove destinazioni, Catania e Praga, che sarebbero servite a partire dalla Stagione invernale 2010/11. Il 3 settembre, invece, Catania è tolta dalle vendite, mentre Bucarest viene resa stagionale. Però il volo su Napoli (inizialmente previsto operare solo due volte al giorno) viene portato a 3 volte al giorno.

Nel mese di ottobre 2010 annuncia che il volo per Catania sarà effettuato a partire dal 27 marzo 2011; conferma i voli stagionali per Ibiza e Olbia anche per l'estate 2011, oltre ad inaugurare due nuovi collegamenti che saranno operati da luglio a settembre 2011: Cagliari e Palma di Maiorca.

Il 26 gennaio 2011 annuncia attraverso un comunicato stampa, che l'amministratore delegato di Lufthansa Italia, Heike Birlenbach, sarà sostituita a favore di Michael Andreas Kraus, già AD di Air Dolomiti, formando una divisione Italia sotto al suo controllo (come AD di Air Dolomiti e Lufthansa Italia). La Birlenbach assume il ruolo di manager degli equipaggi nella base Lufthansa di Monaco di Baviera (MUC).

Il 23 maggio 2011 in un comunicato stampa[9] annuncia la chiusura delle operazioni ad ottobre 2011, con l'entrata in servizio dell'orario invernale IATA.

L'ultimo volo della Lufthansa Italia, da Palermo a Milano, è stato effettuato il 29 ottobre 2011.[3]

Il COA Italiano

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La Lufthansa Italia doveva ricevere l'COA italiano dall'ENAC (Ente Nazionale Aviazione Civile) nel 2010[7].

Al 31 dicembre 2010 non vi era alcuna notizia al riguardo e Lufthansa Italia non risultava nell'elenco delle imprese titolari di licenza di trasporto aereo dell'ENAC[10].

Tuttavia, l'11 gennaio 2011, Lufthansa Italia ha ricevuto il Certificato di Operatore Aereo Italiano dall'ENAC; il primo volo operato sotto al COA Italiano è stato il volo LH3714 con destinazione Stoccolma.[10]

 
Un Airbus A319-100 di Lufthansa Italia.

La flotta di Lufthansa Italia è stata composta da 8 Airbus A319-100, nominati secondo alcune città italiane.[11][12][13]

Un ulteriore Airbus A319-100 della compagnia aerea bmi, è stato utilizzato per alcuni dei voli tra Milano e Londra con servizio di bordo Lufthansa Italia.

Flotta storica di Lufthansa Italia:
Modello In flotta Posti Note
Airbus A319-100
9
138
Totale 9 Ceduti a Lufthansa
  1. ^ ENAC, Elenco titolari di Licenza di Trasporto Aereo (PDF), su enac.gov.it, 10 marzo 2011. URL consultato il 7 aprile 2011.
  2. ^ ENAC, Elenco delle imprese titolari di licenza di trasporto aereo (PDF), su enac.gov.it, 12 luglio 2011. URL consultato il 19 agosto 2011.
  3. ^ a b (EN) Marco Finelli, Lufthansa Italia stops today, su flightglobal.com, 29 ottobre 2011. URL consultato il 1º novembre 2011.
  4. ^ (EN) Lufthansa boosts services from Milan[collegamento interrotto].
  5. ^ (EN) Fly Lufthansa direct from Milan to major European cities[collegamento interrotto].
  6. ^ (EN) Lufthansa connections from Milan now bookable[collegamento interrotto].
  7. ^ a b Lufthansa parte con il nuovo marchio Lufthansa Italia [collegamento interrotto], su presse.lufthansa.com. URL consultato il 4 gennaio 2011.
  8. ^ (EN) Lufthansa Italia launches domestic routes to Rome, Naples and Bari from Milan Malpensa[collegamento interrotto].
  9. ^ (EN) Lufthansa Konzern, Lufthansa changes its Italy strategy, su presse.lufthansa.com, 23 maggio 11. URL consultato il 24 settembre 2011 (archiviato dall'url originale il 3 settembre 2011).
  10. ^ a b Elenco delle imprese titolari di licenza di trasporto aereo.
  11. ^ Lufthansa Italia, Flotta [collegamento interrotto], su italia.lufthansa.com. URL consultato il 24 settembre 2011.
  12. ^ (EN) airfleets.net, Lufthansa Italia fleet, su airfleets.net. URL consultato il 1º novembre 2011.
  13. ^ (EN) planespotters.net, Lufthansa Italia Fleet, su planespotters.net. URL consultato il 1º novembre 2011 (archiviato dall'url originale il 15 novembre 2011).

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