Guido Capello
Guido Capello (Monsummano Terme, 4 febbraio 1923 – Lecco, 25 ottobre 2001) è stato un calciatore e allenatore di calcio italiano.
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Nazionalità | Italia | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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Carriera da allenatore | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato. Il simbolo → indica un trasferimento in prestito. | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Biografia
modificaToscano di nascita[1], crebbe in Piemonte e si stabilì infine a Lecco, dove intraprese la carriera di allenatore[2]; il figlio Gianluigi è allenatore di varie formazioni giovanili e dilettantistiche lombarde[1].
Carriera
modificaGiocatore
modificaDa calciatore militò nelle giovanili del Torino e nell'Ardita[3], per poi giocare con Ivrea[4], Como[5], Lecco[6] e Pro Sesto[7] nelle serie minori.
Allenatore
modificaSmessi i panni del calciatore, iniziò ad allenatore le giovanili del Lecco, con cui nel 1963 conquistò la vittoria del campionato De Martino per formazioni di Serie B[8]. L'esordio sulla panchina di una prima squadra avvenne nella stagione 1967-1968, con la Maceratese, in Serie C; nella stagione successiva venne sostituito da Tonino Seri alla guida dei biancorossi e passò per un breve periodo all'Ascoli, sempre in terza serie[2].
Allenò dunque l'Entella prima di essere chiamato a seguire gli allievi dell'Atalanta; è ricordato per essere stato l'allenatore che per primo schierò Gaetano Scirea nel ruolo di libero[9]. Nella stagione 1973-1974 seguì l'Asti in Serie C, per poi venire chiamato da Paolo Mazza alla guida delle giovanili della SPAL; allenò anche la prima squadra biancazzurra a più riprese in Serie B, dapprima sul finire della stagione 1974-1975 (sostituì Mario Caciagli nel corso del girone di ritorno; detiene assieme a Giovan Battista Fabbri e Gian Cesare Discepoli il record societario di cinque vittorie consecutive[10]) e poi a cavallo tra i campionati 1975-1976 (sostituì Umberto Pinardi) e 1976-1977 (gli subentrò Giovanni Ballico)[11].
Nel 1977-1978 allenò il Lecco, consegnando le dimissioni a metà campionato per divergenze con la presidenza (gli successe Sergio Carpanesi)[2][12]. Nel 1978-1979 passò all'Alessandria, che con una formazione composta per lo più da giovani calciatori disputò un tranquillo campionato di Serie C1: scrisse il quotidiano La Stampa al termine della stagione: «Capello ha avuto un grande e incontestabile merito: salvare i grigi da una temuta retrocessione con qualche turno d'anticipo, con impegno, competenza e passione. [...] Un campionato che, per certi aspetti, ha del prodigioso»[13].
Nel successivo torneo fu scelto dalla Biellese per sostituire a campionato in corso il dimissionario Roberto Gori[1]. Negli anni a venire tornò infine a seguire una formazione giovanile, quella dell'Ascoli[14][15].
Palmarès
modificaGiocatore
modificaCompetizioni regionali
modifica- Promozione: 1
- Mariano: 1951-1952
Note
modifica- ^ a b c Gianni Sebastio. Cambia il tecnico, ma resta a secco, da La Stampa, 19 novembre 1979, p. IV
- ^ a b c Capello è il nuovo trainer dei grigi, da La Stampa di Alessandria e provincia, 25 luglio 1978, p. 2
- ^ Elenco dei giocatori italiani autorizzati a cambiare Società nella stagione 1939-40, da Il Littoriale, 8 agosto 1939, pp. 4-5-6
- ^ Giocatori di calcio autorizzati a cambiare società nella stagione 1942(XX)-1943(XXI), da Il Littoriale, 26 agosto 1942, pp. 2-3
- ^ Elenco dei giocatori italiani autorizzati a cambiare Società nella stagione 1946-47, da Corriere dello Sport, 28 agosto 1946, pp. 2-3-4
- ^ Il Calcio Illustrato, Rizzoli Edizioni, 1948, p. 159
- ^ Il Calcio Illustrato, Rizzoli Edizioni, 1949, p. 159
- ^ Aloisio Bonfanti, 1963, al Lecco lo scudetto dei giovani De Martino, su ilpuntostampa.info, 2 luglio 2013. URL consultato l'11 gennaio 2014 (archiviato dall'url originale l'11 gennaio 2014).
- ^ Luigi Garlando. L'esempio di Scirea, una favola che vive, da La Gazzetta dello Sport, 3 settembre 1999, p. 10
- ^ Cinque vittorie di fila già nel '75, '91 e '94, su ricerca.gelocal.it, La Nuova Ferrara, 24, p. 23. URL consultato l'11 gennaio 2014 (archiviato dall'url originale l'11 gennaio 2014).
- ^ Paolo Negri, La lotta per la serie A è un sogno che dura poco, su ricerca.gelocal.it, La Nuova Ferrara, 28, p. 34. URL consultato l'11 gennaio 2014 (archiviato dall'url originale l'11 gennaio 2014).
- ^ Beltrami, 1978, p. 275.
- ^ Roberto Gelato. Capello non è profeta a Lecco, da Stampa Sera, 23 aprile 1979, p. VIII
- ^ Beltrami, 1982, p. 179.
- ^ Beltrami, 1983, p. 181.
Bibliografia
modifica- Arrigo Beltrami (a cura di), Almanacco illustrato del calcio 1979, Modena, Panini, 1978.
- Arrigo Beltrami (a cura di), Almanacco illustrato del calcio 1983, Modena, Panini, 1982.
- Arrigo Beltrami (a cura di), Almanacco illustrato del calcio 1984, Modena, Panini, 1983.
Collegamenti esterni
modifica- (DE, EN, IT) Guido Capello (calciatore), su Transfermarkt, Transfermarkt GmbH & Co. KG.
- (DE, EN, IT) Guido Capello (allenatore), su Transfermarkt, Transfermarkt GmbH & Co. KG.