Gran Premio del Messico 2019

Il Gran Premio del Messico 2019 è stata la diciottesima prova della stagione 2019 del campionato mondiale di Formula 1. La gara si è corsa domenica 27 ottobre 2019 all'Autodromo Hermanos Rodríguez di Città del Messico ed è stata vinta dal britannico Lewis Hamilton su Mercedes, al suo ottantatreesimo successo nel mondiale. Hamilton ha preceduto all'arrivo il tedesco Sebastian Vettel su Ferrari e il suo compagno di scuderia, il finlandese Valtteri Bottas.

Messico (bandiera) Gran Premio del Messico 2019
1015º GP del Mondiale di Formula 1
Gara 18 di 21 del Campionato 2019
Data 27 ottobre 2019
Nome ufficiale XXI Gran Premio de México
Luogo Autodromo Hermanos Rodríguez
Percorso 4,304 km / 2,674 US mi
Circuito permanente
Distanza 71 giri, 305,354 km/ 189,738 US mi
Clima Parzialmente nuvoloso
Risultati
Pole position Giro più veloce
Monaco (bandiera) Charles Leclerc Monaco (bandiera) Charles Leclerc
Ferrari in 1'15"024 Ferrari in 1'19"232
(nel giro 53)
Podio
1. Regno Unito (bandiera) Lewis Hamilton
Mercedes
2. Germania (bandiera) Sebastian Vettel
Ferrari
3. Finlandia (bandiera) Valtteri Bottas
Mercedes

La vittoria di Lewis Hamilton è la centesima per la Mercedes, quale costruttore.[1]

Gli organizzatori del gran premio sono stati premiati dalla Formula One Management con il Race Promoters' Trophy, quale gara meglio organizzata della stagione 2019. È la quinta affermazione consecutiva per la gara messicana, che aveva vinto tale riconoscimento anche per l'edizione 1986.

Vigilia

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Sviluppi futuri

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Dalla stagione 2020, la Scuderia Toro Rosso cambierà il suo nome in Scuderia AlphaTauri per promuovere l'omonimo marchio di moda creato nel 2016, come estensione del distintivo Red Bull, abbandonando così dopo 14 anni la denominazione attuale. Il nome deriva da Aldebaran, stella rossa della costellazione del Toro e rende omaggio alla società fondatrice.[2]

Analisi per il campionato piloti

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Lewis Hamilton comanda la classifica riservata ai piloti, con 64 punti di margine su Valtteri Bottas, suo compagno di scuderia. Al britannico basta ampliare il margine di vantaggio a 78 punti per aggiudicarsi il sesto titolo piloti, il terzo consecutivo.

Per fare ciò Hamilton deve:

  • Vincere e segnare il giro veloce in gara, con Bottas fuori dal podio;
  • Vincere, anche senza segnare il giro veloce, con Bottas che non termina tra i primi quattro;
  • Giungere secondo, facendo segnare il giro veloce, con Bottas al massimo ottavo;
  • Giungere secondo, anche senza giro veloce, ma con Bottas al massimo ottavo e senza giro veloce;
  • Giungere terzo, ottenendo il giro veloce, con Bottas al massimo nono;
  • Giungere terzo, anche senza ottenere il miglior giro in gara, con Bottas al massimo decimo, ma senza giro veloce.[3]

La Mercedes si è già assicurata il titolo riservato ai costruttori, il sesto consecutivo, nel gran premio precedente in Giappone.

Aspetti tecnici

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Per il gran premio la Pirelli, fornitrice unica degli pneumatici, porta gomme di tipo C2, C3 e C4.[4]

Rispetto alle edizioni precedenti, la FIA aggiunge una terza zona per l'utilizzo del Drag Reduction System; oltre alle due zone confermate rispettivamente sul rettifilo dei box e sulla Recta Trasera (tra le curve 3 e 4), con un unico detection point fissato all'uscita della curva 15, la nuova zona è aggiunta tra le curve 11 e 12, con detection point stabilito dopo la curva 9.[5][6]

Aspetti sportivi

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L'ex pilota di Formula 1, lo statunitense Danny Sullivan, è nominato commissario aggiunto per la gara. Ha svolto tale funzione anche in passato, l'ultima al Gran Premio d'Ungheria.[7]

Nel corso della prima sessione di prove libere del venerdì il canadese Nicholas Latifi ha preso il posto di Robert Kubica, alla Williams.[8]

Resoconto

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All'inizio della prima sessione la pista si presenta umida, per la pioggia caduta nella notte. Il più veloce è Lewis Hamilton che, con gomme di mescola morbida, ottiene 1'17"446. Il campione del mondo ha preceduto di meno di due decimi Charles Leclerc, che però ha utilizzato gomme di mescola dura. Alle spalle del monegasco si sono posizionate le due Red Bull Racing. L'altro pilota della Mercedes, Valtteri Bottas, si è invece concentrato sull'utilizzo delle gomme morbide, evidenziando un certo degrado di questo tipo di mescole, chiudendo con il quinto tempo, a quasi sette decimi dal compagno di team.

Chiude solo con il sesto tempo Sebastian Vettel, autore di diversi bloccaggi in frenata. L'aria rarefatta del tracciato, posizionato in quota, rende poco guidabili le monoposto.

La sessione è stata interrotta con l'esposizione della bandiera rossa, dopo l'incidente di Lance Stroll, alla penultima curva della pista. Il canadese è comunque rientrato ai box e ha potuto completare il lavoro della sessione.[8]

Nella seconda sessione si è portato al comando Sebastian Vettel. Anche in questo caso il pilota più rapido ha ottenuto il tempo con gomme di mescola soft, anche se le Ferrari hanno testato a lungo le gomme di mescola media. Al secondo posto si è piazzato Max Verstappen (staccato di un decimo), che ha preceduto l'altro ferrarista Leclerc. La vettura del monegasco ha mostrato poca stabilità, tanto che si è intervenuto sulle barre di torsione.

Al quarto e quinto posto vi sono le due Mercedes, che hanno mostrato una buona competitività sul passo di gara, mentre permangono i problemi di consumo delle gomme soft, da utilizzare nel giro secco di qualifica. Le due vetture tedesche hanno preceduto le due Toro Rosso.

A circa 20 minuti dall'inizio della sessione Alexander Albon ha perso il controllo della sua vettura, all'altezza della curva 7. La sua Red Bull ha colpito, nella parte posteriore e poi lateralmente, le barriere. La sessione è stata quindi brevemente interrotta per permettere la risistemazione delle barriere stesse.[9]

Anche la sessione di prove libere del sabato inizia con pista umida, per la pioggia che ha bagnato il tracciato nella notte. Il più veloce è Charles Leclerc che precede di pochi millesimi il suo compagno di scuderia Sebastian Vettel. Il tedesco ha perso parte della sessione per un problema tecnico, e ha continuato a soffrire di problemi con il suo sedile.

Alle spalle delle vetture italiane si sono classificate le due Mercedes, che hanno utilizzato la sessione per testare le gomme di mescola media. Al quinto posto c'è Carlos Sainz Jr. della McLaren, davanti a Pierre Gasly. Il francese della Scuderia Toro Rosso, debilitato per un problema fisico, ha potuto sfruttare solo la parte finale della sessione. Le Red Bull Racing, invece, si sono concentrate su un lavoro maggiormente puntato sulla gara.

Grossi problemi tecnici hanno afflitto le Renault, che non hanno potuto compiere un solo giro cronometrato.[10]

Risultati

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Nella prima sessione del venerdì[11] si è avuta questa situazione:

Pos Pilota Costruttore Tempo Gap Giri
1 44   Lewis Hamilton   Mercedes 1'17"327 25
2 16   Charles Leclerc   Ferrari 1'17"446 0"119 23
3 33   Max Verstappen   Red Bull Racing-Honda 1'17"461 0"134 17

Nella seconda sessione del venerdì[12] si è avuta questa situazione:

Pos Pilota Costruttore Tempo Gap Giri
1 5   Sebastian Vettel   Ferrari 1'16"607 35
2 33   Max Verstappen   Red Bull Racing-Honda 1'16"722 0"115 37
3 16   Charles Leclerc   Ferrari 1'17"072 0"465 34

Nella sessione del sabato mattina[13] si è avuta questa situazione:

Pos Pilota Costruttore Tempo Gap Giri
1 16   Charles Leclerc   Ferrari 1'16"145 14
2 5   Sebastian Vettel   Ferrari 1'16"172 0"027 11
3 77   Valtteri Bottas   Mercedes 1'16"259 0"114 18

Qualifiche

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Resoconto

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In qualifica il primo tempo significativo è di Sebastian Vettel (1'16"859), rapidamente battuto da Alexander Albon, con 1'16"175. Il thailandese precede di mezzo secondo Charles Leclerc. Tra il monegasco e il pilota della Red Bull Racing si pone, poi, Lewis Hamilton.

L'altro pilota della Mercedes, Valtteri Bottas, è quinto, prima che Max Verstappen, con 1'15"949, sia il primo pilota a scendere sotto il muro del minuto e sedici secondi. Albon scala in seguito al secondo posto, a due decimi dal tempo di Verstappen. Anche Leclerc riduce il distacco dall'olandese a soli quattro decimi. La lotta per la qualificazione alla seconda fase vede impegnate, oltre che le Williams, le Racing Point e le Haas. Restano eliminati Lance Stroll, Kevin Magnussen, Romain Grosjean, George Russell e Robert Kubica.

In Q2 le prime vetture ad affrontare il tracciato sono le Toro Rosso, prima che Lewis Hamilton si piazzi al comando. Poco dopo è il turno di Sebastian Vettel, che ottiene 1'15"914. Alle sue spalle sale Max Verstappen, a due decimi, che precede Leclerc, a tre decimi dal tempo del tedesco. Albon è quinto, mentre Hamilton, dopo un errore di guida, rovina il suo secondo tentativo con gomme medie. Anche Valtteri Bottas era stato autore di un errore di guida nel primo giro lanciato, ma con il secondo tentativo sale al quarto posto. Prende la settima piazza il pilota locale Sergio Pérez, davanti a Hülkenberg, Norris e Ricciardo.

Le Ferrari si lanciano per un nuovo tentativo, su gomme morbide, mentre le Mercedes rimangono ancora su gomme di mescola media. Le vetture di Maranello però non migliorano i tempi già ottenuti, con gomma media, che è quindi la mescola con cui partiranno in gara. Le Mercedes invece monopolizzano i primi due posti della graduatoria.

Carlos Sainz Jr. strappa il quarto tempo, mentre l'altro pilota della McLaren, Lando Norris, il sesto. Sergio Pérez è eliminato per pochi millesimi. Oltre al messicano non passano in Q3 le Renault e le Alfa Romeo.

Nella fase decisiva il primo pilota a chiudere un giro è Lando Norris, battuto subito dalle monoposto Toro Rosso. Con l'arrivo dei piloti dei team di vertice la classifica viene modificata. Bottas ottiene 1'15"338, battuto dall'1'15"290 di Hamilton. Vettel si prende il comando con 1'15"170, prima che Verstappen ottenga 1'14"910. Alexander Albon si inserisce in mezzo alle Mercedes, mentre Charles Leclerc è secondo, a un decimo dall'olandese della Red Bull.

Nel secondo giro lanciato Vettel e Albon non si migliorano, nel primo settore, come fa invece Leclerc, che si migliora sia nel primo che nel secondo intermedio, ma commette un errore nel terzo. A pochi secondi dal termine Bottas esce di pista all'ultima curva, colpendo le barriere, con la vettura pesantemente danneggiata. Poco dopo passa sul punto Verstappen che migliora il tempo, ma in regime di bandiera gialla.

La pole position di Verstappen è poi annullata dai commissari, che lo penalizzano di tre posizioni sulla griglia di partenza e di due punti sulla Superlicenza.[14] Entrano in prima fila, così, le due Ferrari. Per Charles Leclerc è la settima pole position.[15] Al termine delle qualifiche Bottas, protagonista dell'incidente nelle fasi finali, chiede agli organizzatori di modificare le barriere nel punto dell'incidente.[16]

Risultati

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Nella sessione di qualifica[17] si è avuta questa situazione:

Pos Pilota Costruttore Q1 Q2 Q3 Griglia
1 33   Max Verstappen   Red Bull Racing-Honda 1'15"949 1'16"136 1'14"758 4[14]
2 16   Charles Leclerc   Ferrari 1'16"364 1'16"219 1'15"024 1
3 5   Sebastian Vettel   Ferrari 1'16"696 1'15"914 1'15"170 2
4 44   Lewis Hamilton   Mercedes 1'16"424 1'15"721 1'15"262 3
5 23   Alexander Albon   Red Bull Racing-Honda 1'16"175 1'16"574 1'15"336 5
6 77   Valtteri Bottas   Mercedes 1'17"062 1'15"852 1'15"338 6
7 55   Carlos Sainz Jr.   McLaren-Renault 1'17"044 1'16"267 1'16"014 7
8 4   Lando Norris   McLaren-Renault 1'17"092 1'16"447 1'16"322 8
9 26   Daniil Kvjat   Scuderia Toro Rosso-Honda 1'17"041 1'16"657 1'16"469 9
10 10   Pierre Gasly   Scuderia Toro Rosso-Honda 1'17"065 1'16"679 1'16"586 10
11 11   Sergio Pérez   Racing Point-BWT Mercedes 1'17"465 1'16"687 N.D. 11
12 27   Nico Hülkenberg   Renault 1'17"608 1'16"885 N.D. 12
13 3   Daniel Ricciardo   Renault 1'17"270 1'16"933 N.D. 13
14 7   Kimi Räikkönen   Alfa Romeo Racing-Ferrari 1'17"225 1'16"967 N.D. 14
15 99   Antonio Giovinazzi   Alfa Romeo Racing-Ferrari 1'17"794 1'17"269 N.D. 15
16 18   Lance Stroll   Racing Point-BWT Mercedes 1'18"065 N.D. N.D. 16
17 20   Kevin Magnussen   Haas-Ferrari 1'18"436 N.D. N.D. 17
18 8   Romain Grosjean   Haas-Ferrari 1'18"599 N.D. N.D. 18
19 63   George Russell   Williams-Mercedes 1'18"823 N.D. N.D. 19
20 88   Robert Kubica   Williams-Mercedes 1'20"179 N.D. N.D. 20
Tempo limite 107%: 1'21"265

In grassetto sono indicate le migliori prestazioni in Q1, Q2 e Q3.

Resoconto

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Charles Leclerc mantiene il comando alla partenza, mentre Sebastian Vettel resiste all'attacco di Lewis Hamilton. Poco dopo il britannico si tocca con Max Verstappen, ma i due sono in grado di proseguire, anche se Alexander Albon e Carlos Sainz Jr. si inseriscono alle spalle del duo della Ferrari, mentre Verstappen è passato anche da Valtteri Bottas. Nel contatto con l'olandese, Hamilton danneggia il fondo della sua monoposto, che lo costringe, per tutta la gara, a modificare il suo stile di guida.[18]

Sempre nel corso del primo giro Leclerc arriva lungo alla curva 4, e viene urtato, leggermente, da Vettel. Al quarto giro Verstappen passa Bottas alla curva 13, ma la sua gomma posteriore destra viene forata: il pilota della Red Bull Racing è costretto a compiere quasi un giro senza la copertura, prima di potere entrare ai box, per cambiare le gomme. Alla sosta Verstappen opta per gomme dure.

Al settimo giro Bottas passa Sainz Jr. per la quinta posizione. Tre giri dopo Sergio Pérez passa Daniil Kvjat per l'ottavo posto, prima che il russo entri ai box per il cambio gomme. Al dodicesimo giro si ferma anche Lando Norris. Alla ripartenza la gomma anteriore sinistra non è ben fissata, ciò che costringe l'inglese a fermarsi alla fine della corsia dei box, ed essere riportato alla piazzola della sua scuderia, per fissare lo pneumatico. La McLaren non viene penalizzata per unsafe release in quanto il pilota è stato fermato per precauzione, prima di sapere, con certezza, che la ruota non fosse ben fissata.[19]

Al giro 14 si ferma Albon, che monta ancora coperture medie. Un giro dopo è il turno di Leclerc, che anche lui rimonta la stessa tipologia di gomme. Ai box si ferma anche Sainz Jr.. Al comando si trova così Sebastian Vettel, con 1"9 di margine su Hamilton, 8"9 Bottas e 17"5 Leclerc; seguono poi Albon e Pérez. Il messicano attende il ventesimo giro per il cambio gomme. Hamilton si ferma al ventitreesimo passaggio, passando a gomme dure; rientra in pista al quarto posto. Nello stesso giro c'è un contatto tra Verstappen e Kevin Magnussen.

Al trentesimo giro Vettel, che non ha effettuato la sosta, comanda con 6"1 su Bottas, 12"6 su Leclerc, 18"3 su Hamilton e 24"5 su Albon. Vettel perde un po' di tempo nei doppiaggi, prima di fermarsi al giro 37, dove monta gomme dure. Un giro prima si era fermato anche Valtteri Bottas, anche lui passato da gomme medie a gomme dure. Passa a condurre Charles Leclerc, che è davanti a Lewis Hamilton, Alexander Albon, Sebastian Vettel, Valtteri Bottas e Daniel Ricciardo, che non si è ancora fermato.

Al quarantaduesimo giro Leclerc effettua la seconda sosta, passando a gomme dure. Il pit stop non è perfetto, e costa al ferrarista quattro secondi. Il monegasco rientra in gara quinto, ma passa presto quarto, dopo la seconda sosta di Albon. Hamilton conduce su Vettel, con un margine di circa tre secondi. Al giro 50 c'è la sosta di Daniel Ricciardo, che da sesto passa ottavo.

Grazie ai doppiaggi, Bottas si avvicina a Vettel, così come Leclerc riduce il margine sul finlandese. Al cinquantasettesimo giro il monegasco va lungo alla prima staccata, e perde l'occasione per passare Bottas. Più dietro Ricciardo attacca Pérez, ma commette anche lui un errore in frenata, va lungo nella via di fuga e permette al messicano di mantenere il settimo posto.

Negli ultimi giri Vettel riduce il margine su Hamilton, senza però riuscire a impensierirlo per la vittoria. Per il britannico è l'ottantatreesimo successo nel mondiale; la vittoria in Messico è la centesima, come costruttore, per la Mercedes. Il terzo posto del compagno di scuderia, Bottas, non consente a Hamilton di conquistare, matematicamente, il sesto titolo mondiale, il terzo consecutivo. Il secondo posto di Vettel è il suo centoventesimo podio nel mondiale.[20]

Risultati

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I risultati del Gran Premio[21] sono i seguenti:

Pos Pilota Costruttore Giri Tempo/Ritiro Griglia Punti
1 44   Lewis Hamilton   Mercedes 71 1h36'48"904 3 25
2 5   Sebastian Vettel   Ferrari 71 1"766 2 18
3 77   Valtteri Bottas   Mercedes 71 3"553 6 15
4 16   Charles Leclerc   Ferrari 71 6"368 1 13
5 23   Alexander Albon   Red Bull Racing-Honda 71 21"399 5 10
6 33   Max Verstappen   Red Bull Racing-Honda 71 1'08"807 4 8
7 11   Sergio Pérez   Racing Point-BWT Mercedes 71 1'13"819 11 6
8 3   Daniel Ricciardo   Renault 71 1'14"924 13 4
9 10   Pierre Gasly   Scuderia Toro Rosso-Honda 70 1 giro 10 2
10 27   Nico Hülkenberg   Renault 70 1 giro 12 1
11 26   Daniil Kvjat   Scuderia Toro Rosso-Honda 70 1 giro[22] 9
12 18   Lance Stroll   Racing Point-BWT Mercedes 70 1 giro 16
13 55   Carlos Sainz Jr.   McLaren-Renault 70 1 giro 7
14 99   Antonio Giovinazzi   Alfa Romeo Racing-Ferrari 70 1 giro 15
15 20   Kevin Magnussen   Haas-Ferrari 69 2 giri 17
16 63   George Russell   Williams-Mercedes 69 2 giri 19
17 8   Romain Grosjean   Haas-Ferrari 69 2 giri 18
18 88   Robert Kubica   Williams-Mercedes 69 2 giri 20
Rit 7   Kimi Räikkönen   Alfa Romeo Racing-Ferrari 58 Surriscaldamento 14
Rit 4   Lando Norris   McLaren-Renault 48 Ritiro volontario 8

Charles Leclerc riceve un punto addizionale per avere segnato il giro più veloce della gara.

Classifiche mondiali

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  1. ^ (FR) 18. Mexique 2019, su statsf1.com.
  2. ^ Stefano Ollanu, Nel 2020 la Toro Rosso si chiamerà Scuderia Alpha Tauri [collegamento interrotto], su formulapassion.it, 16 ottobre 2019. URL consultato il 16 ottobre 2019.
  3. ^ (FR) Olivier Ferret, Lewis Hamilton, 6 fois champion du monde au Mexique si..., su motorsport.nextgen-auto.com, 20 ottobre 2019. URL consultato il 22 ottobre 2019.
  4. ^ Simone Valtieri, Pirell, i set di gomme scelti dai team per il Messico, su motorbox.com, 15 ottobre 2019. URL consultato il 22 ottobre 2019.
  5. ^ (EN) FORMULA 1 GRAN PREMIO DE MÉXICO 2019, su formula1.com. URL consultato il 22 ottobre 2019.
  6. ^ Stefano Ollanu, GP Messico 2019, aggiunta terza zona DRS, su formulapassion.it, 23 ottobre 2019. URL consultato il 23 ottobre 2019.
  7. ^ (EN) Mexican Grand Prix – Event&Timing Information, su fia.com, 23 ottobre 2019. URL consultato il 23 ottobre 2019.
  8. ^ a b Franco Nugnes, F1 Messico, Libere 1: Hamilton svetta, ma Leclerc stupisce, su it.motorsport.com, 25 ottobre 2019. URL consultato il 25 ottobre 2019.
  9. ^ Franco Nugnes, F1 Messico, Libere 2: Vettel vola, Hamilton soffre, su it.motorsport.com, 25 ottobre 2019. URL consultato il 25 ottobre 2019.
  10. ^ Franco Nugnes, F1 Messico, Libere 3: due Ferrari davanti a due Mercedes, su it.motorsport.com, 26 ottobre 2019. URL consultato il 27 ottobre 2019.
  11. ^ Prima sessione di prove libere del venerdì
  12. ^ Seconda sessione di prove libere del venerdì
  13. ^ Sessione di prove libere del sabato, su formula1.com.
  14. ^ a b Max Verstappen, qualificato in pole position, è penalizzato di tre posizioni sulla griglia di partenza, per avere ignorato la bandiera gialla durante la Q3 a causa dell'incidente di Valtteri Bottas. Roberto Chinchero, Verstappen perde la pole per avere ignorato la bandiera gialla, su it.motorsport.com, 27 ottobre 2019. URL consultato il 27 ottobre 2019.
  15. ^ (FR) Emmanuel Touzot, Mexico : Le résumé des qualifications, su motorsport.nextgen-auto.com, 26 ottobre 2019. URL consultato il 27 ottobre 2019.
  16. ^ Adam Cooper, Bottas: "Si deve modificare il posizionamento delle barriere", su it.motorsport.com, 26 ottobre 2019. URL consultato il 27 ottobre 2019.
  17. ^ Sessione di qualifica, su formula1.com.
  18. ^ (FR) A. Combralier, Hamilton a dû changer de style de pilotage au volant d’une Mercedes endommagée, su motorsport.nextgen.com, 28 ottobre 2019. URL consultato il 29 ottobre 2019.
  19. ^ Valentin Khorounzhiy, McLaren graziata: impossibile determinare se fosse unsafe release, su it.motorsport.com, 28 ottobre 2019. URL consultato il 29 ottobre 2019.
  20. ^ Mexico City - La cronaca-Hamilton-Vettel-Bottas, che intensità, su italiaracing.net, 27 ottobre 2019. URL consultato il 28 ottobre 2019.
  21. ^ Risultati del Gran Premio, su formula1.com.
  22. ^ Daniil Kvjat penalizzato di dieci secondi sul tempo di gara e di due punti sulla Superlicenza per un contatto con Nicolas Hülkenberg. Il russo, nono all'arrivo, scala in undicesima posizione. Peppe Marino, GP Messico, dieci secondi di penalità a Kvyat per il contatto con Hulkenberg, su f1grandprix.motorionline.com, 27 ottobre 2019. URL consultato il 27 ottobre 2019.

Altri progetti

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Campionato mondiale di Formula 1 - Stagione 2019
                                         
   

Edizione precedente:
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