Giovanni da Perugia
Giovanni da Perugia (Perugia, ... – Valencia, 29 agosto 1231), missionario tra i mori della Spagna, martirizzato insieme con il confratello Pietro da Sassoferrato. Fu beatificato, per equipollenza, da papa Clemente XI nel 1705.
Beato Giovanni da Perugia | |
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Sacerdote francescano e martire | |
Nascita | Perugia |
Morte | Valencia, 29 agosto 1231 |
Venerato da | Chiesa cattolica |
Beatificazione | 31 gennaio 1705 da papa Clemente XI |
Ricorrenza | 29 agosto |
Biografia
modificaSacerdote, fu inviato in Spagna da Francesco d'Assisi nel 1217, nella missione guidata da Bernardo da Quintavalle, o nel 1220: fu tra i fondatori del convento di Teruel e, insieme con il confratello Pietro da Sassoferrato, si recò a Valencia per predicare agli schiavi cristiani prigionieri dei mori.[1]
Il governatore Çeid Abu Zeyd li fece imprigionare per aver predicato il cristianesimo sulla pubblica piazza e li fece decapitare, forse in piazza Figuera, nel 1231 (ma alcuni storici tendono ad anticipare la data al 1227-1228).[1]
Culto
modificaI corpi di Giovanni e Pietro furono riscattati dai cristiani prima della riconquista di Valencia (avvenuta nel 1228) e furono collocati nella chiesa del convento di Teruel; furono trasferiti in Santa Chiara nel 1835, ma tornarono nella chiesa originale nel 1900, dopo la riedificazione del convento.[1]
Due processi apostolici per ottenerne la beatificazione furono celebrati tra il 1611 e il 1628 e poi tra il 1693 e il 1697. Il loro culto ab immemorabili fu confermato da papa Clemente XI il 31 gennaio 1705 e nel 1727 papa Benedetto XIII concesse messa e ufficio alla città di Teruel, fissando la festa al 3 settembre.[1]
Il suo elogio si legge nel Martirologio romano al 29 agosto.[2]
Note
modificaBibliografia
modifica- Filippo Caraffa e Giuseppe Morelli (curr.), Bibliotheca Sanctorum (BSS), 12 voll., Istituto Giovanni XXIII nella Pontificia Università Lateranense, Roma 1961-1969.
- Il martirologio romano. Riformato a norma dei decreti del Concilio ecumenico Vaticano II e promulgato da papa Giovanni Paolo II, Libreria Editrice Vaticana, Città del Vaticano 2004.