Giovanni Ignoffo

allenatore di calcio e calciatore italiano (1977-)

Giovanni Battista Ignoffo (Palermo, 3 aprile 1977) è un allenatore di calcio ed ex calciatore italiano.

Giovanni Ignoffo
Ignoffo tecnico del Chieti nel 2024
NazionalitàItalia (bandiera) Italia
Altezza182 cm
Peso76 kg
Calcio
RuoloAllenatore (ex difensore)
Termine carriera1° luglio 2014 - giocatore
Carriera
Giovanili
1987-1988Monreale
1988-1995Palermo
Squadre di club1
1995-1996Palermo0 (0)
1996-1997Leffe27 (0)
1997-2000Palermo39 (0)[N 1]
2000Marsala12 (0)
2000-2003Avellino93 (4)[N 2]
2003-2004Perugia14 (1)
2004-2005Napoli32 (2)[N 3]
2005-2006Salernitana32 (0)[N 4]
2006-2008Foggia61 (3)[N 5]
2008-2010Benevento43 (1)[N 6]
2010-2012Siracusa50 (2)
2012-2014Messina51 (2)[N 7]
Nazionale
1995Italia (bandiera) Italia U-184 (0)
Carriera da allenatore
2014-2016BeneventoGiovanissimi
2016-2017BeneventoPrimavera
2017-2019PalermoUnder 17
2019Avellino
2020-2021Siracusa
2021San Luca
2022-2023Acireale
2023-2024Ragusa
2024Chieti
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato.
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.
Statistiche aggiornate all'11 dicembre 2024

Carriera

modifica

Giocatore

modifica

Palermo e Marsala

modifica
 
Un giovane Ignoffo ai tempi delle giovanili del Palermo.

Nato a Palermo da genitori originari di Monreale, cresce tra il quartiere dei Cappuccini[1] e la stessa città monrealese.[2] Qui inizia a giocare a calcio, entrando a 10 anni negli esordienti del Monreale,[2] per poi fare il salto di qualità nel 1988, aggregandosi nelle giovanili della principale squadra del capoluogo siciliano, il Palermo. Dopo aver fatto tutta la trafila delle giovanili, all'inizio della stagione 1995-1996, entra nel giro della prima squadra, venendo convocato per la prima volta - senza debuttare - in occasione della gara di Serie B contro il Cesena del 3 settembre 1995.[1] Nel corso della prima stagione in maglia rosanero colleziona dodici panchine senza mai giocare, motivo per cui nell'estate 1996 si trasferisce a titolo temporaneo al Leffe, in Serie C2.[1]

Dopo 27 presenze senza reti con la maglia azzurra, nel luglio 1997 Ignoffo fa ritorno al Palermo, nel frattempo retrocesso in Serie C1. La stagione è particolarmente difficile per i rosanero, che finiscono con la retrocessione in Serie C2, successivamente evitata grazie al ripescaggio. Nonostante ciò, Ignoffo colleziona 22 presenze, esordendo in Coppa Italia il 24 agosto contro la Reggina e in campionato il 31 agosto contro l'Avellino.[3] Nella prima parte della stagione, sotto la guida di Giorgio Rumignani, Ignoffo è titolare in tutte le gare.[1] Tuttavia, il cambio di allenatore alla 7ª giornata, con Ignazio Arcoleo al posto di Rumignani, ne riduce progressivamente l’impiego, fino a essere quasi del tutto escluso dai piani tattici nei due mesi finali di stagione.[1] Solo grazie all’intervento dei senatori della squadra, Ignoffo torna in campo in occasione della gara di play-out persa 1-0 contro la Battipagliese, risultando comunque uno dei migliori in campo.[1] In lizza per un posto da titolare nella gara di ritorno, due giorni prima della partita subisce uno stiramento che gli fa concludere anzitempo l'annata.[1]

Nell'avvio dell'annata successiva, in assenza di Roberto Biffi, viene nominato capitano.[1] Tuttavia, ad agosto subisce la rottura dei crociati del ginocchio destro[4] ed è costretto a stare fuori per cinque mesi.[1] Torna in campo il 24 aprile 1999 nella gara vinta di misura per 0-1 contro il Lodigiani e gioca successivamente anche due delle ultime tre partite di campionato e le due gare dei play-off contro il Savona, perse complessivamente 0-2.[5] In apertura della terza stagione in maglia rosanero, Ignoffo diventa sempre più un punto chiave del club capace di concludere tra i primi posti in classifica e con la migliore difesa il girone d'andata, ma nel gennaio 2000 decide di cambiare squadra a causa del malcontento degli stessi tifosi del Palermo.[1]

Si trasferisce dunque al Marsala, sempre in C1, dove gioca quattro mesi in coppia con Pietro Accardi, già suo compagno di squadra nelle giovanili del Palermo.[1] Nell'esperienza con il club trapanese gioca solo 12 partite, non riuscendo dunque né ad essere incisivo né ad evitare la retrocessione del club in Serie C2.[1]

Avellino

modifica

Conclusi i quattro mesi a Marsala, nell'estate 2000 si trasferisce all'Avellino. Debutta già il 13 agosto 2000 in Coppa Italia contro l'Atalanta,[6] prima di debuttare con la maglia dei lupi pure in campionato contro la Fermana.[6] Nel corso della sua prima stagione con gli Irpini si dimostra un membro importante della rosa guidata dall'italo-argentino Aldo Ammazzalorso, giocando 37 delle 39 partite stagionali e aiutando il club a raggiungere il 4º posto in classifica e l'accesso ai play-off, persi anche stavolta a vantaggio del Catania.[6] Inoltre, nel finale di stagione, nell'ultima partita di C1 contro il Messina, è protagonista, seppur indirettamente, della promozione del Palermo in Serie B.[1] La vittoria della sua squadra contro i peloritani, infatti, favorisce il club rosanero e, viste le sue origini palermitane, al termine della partita viene preso di mira - assieme al compagno Massimiliano Pisciotta - dai calciatori del Messina, che fanno scoppiare una rissa negli spogliatoi.[1][7]

All'inizio della stagione 2001-2002 diventa capitano dopo l'addio in direzione Catania di Massimo Demartis.[1] In qualità di capitano gioca altre due stagioni con gli Irpini: la stagione 2001-2002 in cui segna il suo primo gol da professionista contro la Viterbese[8] e la stagione 2002-2003, in cui conquista la vittoria del campionato di Serie C1, dopo un lungo testa a testa contro il Pescara.[9]

Perugia

modifica

Ormai in scadenza di contratto, nel luglio 2003 si trasferisce al Perugia, firmando un contratto annuale con opzione per un triennale automatico al raggiungimento di 18 presenze da almeno 45 minuti in campionato.[1] Inizia la stagione debuttando a luglio nelle competizioni europee, in occasione della gara di ritorno del terzo turno di Interoto contro i finlandesi dell'Allianssi.[1] Non gioca altre partite nella suddetta competizione ma, il mese successivo, dopo una cavalcata che vede il Perugia vincere contro Nantes e Wolfsburg, conquista da comprimario la Coppa Intertoto e l'accesso alla Coppa UEFA.[1][10] Gioca poco anche in campionato, rimanendo in panchina per le prime quattro giornate. Debutta ufficialmente in Serie A dunque solo alla quinta giornata, il 5 ottobre 2003, contro la Reggina;[11] mentre dieci giorni dopo debutta anche in Coppa UEFA contro il Dundee.[1] Fra ottobre e febbraio riesce ad ottenere maggiore spazio e il 14 dicembre in occasione del pareggio interno per 3-3 contro la Sampdoria trova la prima rete con la maglia dei grifoni.[12] Nel mentre prosegue anche la sua esperienza europea con il club, conclusosi al terzo turno contro gli olandesi dell'Ajax.[1] Nell'ultima parte di stagione vede il proprio impiego ridursi drasticamente e chiude la stagione con la retrocessione in B della squadra umbra dopo lo spareggio con la Fiorentina.[13]

Prestito al Napoli

modifica

Ormai relegato ai margini della formazione umbra, nonostante venga utilizzato per le prime tre gare di Coppa Italia, nel settembre 2004 viene mandato in prestito in C1 al nuovo Napoli di Aurelio De Laurentiis, voluto dal direttore sportivo Pierpaolo Marino.[1][14] Al debutto con i partenopei al San Paolo, il 26 settembre davanti a 70 000 spettatori,[15] segna la prima rete nel 3-3 finale contro il Cittadella;[16] rete che tra l'altro risulta essere la prima della nuova gestione del club.[17] Durante l'annata si rivela essere uno dei punti fermi degli azzurri, sia nella prima parte di campionato sotto la guida di Gian Piero Ventura che nella seconda parte sotto quella di Edoardo Reja, contribuendo al raggiungimento finale del 3º posto nel proprio girone.[15] Inizialmente, gioca anche la prima gara dei play-off contro la Sambenedettese, venendo espulso per doppia ammonizione. Viene dunque escluso nella successiva gara di ritorno, ma anche nel doppio confronto in finale contro l'Avellino, perso 2-1 on aggregate.[15][18]

Nonostante l’ottima annata, a fine stagione non viene rinnovato dai partenopei a causa di cavilli burocratici.[1] Fa quindi ritorno a Perugia, ma solo temporaneamente. Infatti, il 15 luglio 2005, con la revoca dell’affiliazione alla FIGC dell’Associazione Calcio Perugia, rimane svincolato.[19]

Ultime esperienze

modifica

Ormai svincolato, continua la sua carriera tra la Campania e la Puglia, giocando tra il 2005 e il 2010 per Salernitana, Foggia e Benevento.[15] Curiosamente, durante questi anni perde per cinque volte consecutive i play-off di Serie C, ottenendo un record negativo.

Il 6 agosto 2010 viene ufficializzato il suo passaggio al Siracusa,[20] di cui diventa subito capitano.[21][22] Gioca per i siracusani per due stagioni, ma a seguito della rinuncia del club siracusano ad iscriversi alla Lega Pro Prima Divisione, rimane svincolato. Il 24 luglio 2012 però si accorda con il Messina, formazione militante in Serie D.[23] Segna la sua prima rete con la squadra peloritana il 28 ottobre contro la Vibonese, vinta per 1-0 dai siciliani; segnando anche la rete della vittoria del Messina nella gara di ritorno. A fine stagione, con la squadra siciliana ottiene la promozione in Lega Pro Seconda Divisione e viene nominato miglior difensore del campionato di Serie D.[24] Fa parte dell'organico del Messina anche nella stagione 2013-2014 dove ottiene la seconda promozione consecutiva portando il club peloritano in terza serie, prima di ritirarsi ufficialmente.

Allenatore

modifica

Lasciato il calcio giocato, il 20 giugno 2014 approda nei Giovanissimi del Benevento.[25] Nel 2016 gli viene affidata dalla società sannita la panchina della formazione giovanile primavera. Al termine della stagione decide di non proseguire il rapporto di lavoro con il Benevento.[26] Nel 2017 assume la carica di allenatore dell'Under 17 del Palermo.[27]

Il 1º agosto 2019 diviene il tecnico dell'Avellino, coadiuvato da Daniele Cinelli.[28] Viene esonerato al 16 ottobre dopo la sconfitta contro la Paganese e sostituito da Ezio Capuano.[29]

Il 13 settembre 2020 viene ufficializzato come nuovo tecnico del Siracusa, formazione di Eccellenza col chiaro obiettivo di vincere il campionato. Con il Siracusa riesce a centrare la finale contro il Giarre per accedere in Serie D, perdendola per 3-2.

Il 18 agosto 2021 subentra a Francesco Cozza sulla panchina del San Luca, Club calabrese di serie D.[30] Il 9 Novembre, dopo il pareggio interno contro il Paternò ed aver racimolato 13 punti in 10 giornate di campionato, che collocano la squadra al dodicesimo posto in graduatoria, viene esonerato.[31]

Il 27 dicembre 2022 assume la guida dell'Acireale, in Serie D, al posto dell'esonerato Massimo Costantino terminando il campionato all’undicesimo posto. Terminata l'esperienza con i granata, si accorda con il Ragusa, sempre in Serie D.

Il 31 luglio 2024 viene nominato ufficialmente nuovo allenatore del Chieti, in Serie D.[32][33] Il successivo 2 dicembre viene esonerato dopo 14 giornate con la squadra terza in classifica a sette punti dal primo posto, e viene collocato come nuovo direttore tecnico della squadra.[34][35] L'11 dicembre 2024 abbandona ufficialmente la società teatina.[36]

Statistiche

modifica

Presenze e reti nei club

modifica

Statistiche aggiornate al 18 maggio 2014.

Stagione Squadra Campionato Coppe nazionali Coppe continentali Altre coppe Totale
Comp Pres Reti Comp Pres Reti Comp Pres Reti Comp Pres Reti Pres Reti
1995-1996   Palermo B 0 0 CI 0 0 - - - - - - 0 0
1996-1997   Leffe C1 27 0 - - - - - - - - - 27 0
1997-1998   Palermo CI 20 1[N 8] 0 CI CI-C 1 2 0 - - - - - - 24 0
1998-1999 C1 3 2 0 CI-C 1 0 - - - - - - 6 0
1999-gen. 2000 C1 16 0 CI CI-C 5 2 1 0 - - - - - - 23 1
Totale Palermo 42 0 11 1 0 0 - - 53 0
gen.-giu. 2000   Marsala C1 12 0 - - - - - - - - - 12 0
2000-2001   Avellino C1 32 2[N 9] 0 CI CI-C 3 2 [N 10] 0 1 - - - - - - 39 1
2001-2002 C1 32 2 CI CI 3 ? 0 ? - - - - - - 35 2
2002-2003 C1 29 2 CI ? ? - - - SI-C 2 0 31 2
Totale Avellino 95 4 8 1 0 0 2 0 105 5
2000-2001   Perugia A 14 0[N 11] 1 0 CI 4 0 Int. CU 1 5 0 - - - 24 1
ago.-set. 2004 B 0 0 CI 3 0 - - - - - - 3 0
Totale Perugia 14 1 7 0 6 0 - - 27 1
2004-2005   Napoli C1 32 1[N 9] 2 - - - - - - - - - 33 2
2005-2006   Salernitana C1 32 2[N 9] 0 - - - - - - - - - 34 0
2006-2007   Foggia C1 31 4[N 9] 1 0 CI-C 3 1 - - - - - - 38 2
2007-2008 C1 30 2[N 9] 2 0 CI-C ? ? - - - - - - 32 2
Totale Foggia 67 3 3 1 - - - - 70 4
2008-2009   Benevento 1D 28 2[N 9] 0 CI CI-LP 3 ? 0 - - - - - - 33 0
2009-2010 1D 15 1 CI CI-LP 1 1 0 - - - - - - 17 1
Totale Benevento 45 1 5 0 0 0 0 0 50 1
2010-2011   Siracusa 1D 30 0 CI 0 0 - - - - - - 30 0
2011-2012 1D 20 0 2 0 CI 2 0 - - - - - - 22 2
Totale Siracusa 50 2 2 0 0 0 0 0 52 2
2012-2013   Messina D 28 2[N 12] 2 CI-D 2 0 - - - - - - 32 2
2013-2014 2D 23 0 CI-LP 2 1 - - - S-2D 1 0 26 1
Totale Messina 53 2 4 1 0 0 1 0 58 3
Totale carriera 472 15 40 4 6 0 3 0 521 19

Statistiche da allenatore

modifica

Statistiche aggiornate al 17 novembre 2024.

Stagione Squadra Campionato Coppe nazionali Coppe continentali Altre coppe Totale % Vittorie Piazzamento
Comp G V N P Comp G V N P Comp G V N P Comp G V N P G V N P %
ago.-ott. 2019   Avellino C 9 3 1 5 CI-C 2 1 1 0 - - - - - - - - - - 11 4 2 5 36,36 Eson.
2020-2021   Siracusa Ecc. 17 13 3 1 - - - - - - - - - - - - - - - 17 13 3 1 76,47
lug.-nov. 2021   San Luca D 9 2 4 3 CI-D 1 0 1 0 - - - - - - - - - - 10 2 5 3 20,00 Eson.
dic. 2022-2023   Acireale D 17 6 5 6 CI-D - - - - - - - - - - - - - - 17 6 5 6 35,29 Sub., 11º
2023-2024   Ragusa D 34 14 8 12 CI-D 2 1 0 1 - - - - - - - - - - 36 15 8 13 41,67
giu.-dic. 2024   Chieti D 12 6 5 1 CI-D 1 0 0 1 - - - - - - - - - - 13 6 5 2 46,15 Eson.
Totale carriera 98 44 26 28 6 2 2 2 - - - - - - - - 104 46 28 30 44,23

Palmarès

modifica

Competizioni internazionali

modifica
Perugia: 2003

Competizioni nazionali

modifica
Foggia: 2006-2007
Avellino: 2002-2003
Messina: 2012-2013
Messina: 2013-2014
Annotazioni
  1. ^ 42 (0) se si considerano i play-off e nei play-out.
  2. ^ 95 (4) sei si considerano i play-off.
  3. ^ 33 (2) se si considerano i play-off.
  4. ^ 34 (0) se si considerano i play-off.
  5. ^ 67 (3) se si considerano i play-off.
  6. ^ 45 (1) se si considerano i play-off.
  7. ^ 53 (2) se si considera la Poule Scudetto.
  8. ^ Nei play-out.
  9. ^ a b c d e f Nei play-off.
  10. ^ Nessuna informazione sulle formazioni delle gare di Coppa Italia Serie C contro il Savoia del 29 novembre e del 13 dicembre 2000.
  11. ^ Spareggio interdivisionale.
  12. ^ Nella Poule scudetto.
Fonti
  1. ^ a b c d e f g h i j k l m n o p q r s t u v Alessandro Bisconti, Ignoffo: "Gheddafi mi chiamava mafioso, la Nazionale con Totti e Buffon, sputi e legnate per il mio Palermo", su palermotoday.it, 31 marzo 2024. URL consultato il 15 ottobre 2024.
  2. ^ a b Antonio Palladino, Ignoffo si racconta: “Mi ispiravo a Baresi e Scirea. Cruz mi ha messo più in difficoltà di Trezeguet e Shevchenko”, su lacasadic.com, 5 settembre 2022. URL consultato il 18 ottobre 2024.
  3. ^ US Avellino v US Città di Palermo, 31/ago/1997, su transfermarkt.it, 31 agosto 1997. URL consultato il 16 ottobre 2024.
  4. ^ Palermo-Trapani 4-0, su archiviostorico.gazzetta.it, 27 agosto 1998. URL consultato il 20 ottobre 2024.
  5. ^ Giovanni Ignoffo - Rendimento 98/99, su transfermarkt.it, 6 agosto 1998. URL consultato il 18 ottobre 2024.
  6. ^ a b c Giovanni Ignoffo - Rendimento 00/01, su transfermarkt.it, 13 agosto 2000. URL consultato il 19 ottobre 2023.
  7. ^ Ex rosa, Ignoffo racconta: «Quell’Avellino-Messina e i cazzotti in spogliatoio per il mio Palermo…», su ilovepalermocalcio.com, 31 marzo 2024. URL consultato il 19 ottobre 2024.
  8. ^ US Viterbese v US Avellino, 11/nov/2001, su transfermarkt.it, 11 novembre 2001. URL consultato il 19 ottobre 2024.
  9. ^ Nicola Berardino, Pescara, i conti tornano, in La Gazzetta dello Sport, 16 giugno 2003. URL consultato il 19 ottobre 2024.
  10. ^ Paolo Camedda, L'impresa del Perugia di Cosmi in Europa: il trionfo in Intertoto del 2003, su goal.com, 4 settembre 2021. URL consultato il 19 ottobre 2024.
  11. ^ Numeri del Calcio - Ignoffo Giovanni, su dati.numeridelcalcio.com, 5 ottobre 2003. URL consultato il 19 ottobre 2024.
  12. ^ Pareggio a suon di gol (3-3) fra Perugia e Sampdoria, su ricerca.gelocal.it, 14 dicembre 2003. URL consultato il 19 ottobre 2024.
  13. ^ Alessio Da Ronch e Andrea Tosi, Bentornata Fiorentina, in La Gazzetta dello Sport, 21 giugno 2004. URL consultato il 19 ottobre 2024.
  14. ^ Almanacco del Calcio Napoli, stagione 2004-2005, su areanapoli.it. URL consultato il 19 ottobre 2024.
  15. ^ a b c d Il record di Ignoffo che non supererà mai nessuno (purtroppo per lui), su operazionenostalgia.com, 3 aprile 2022. URL consultato il 16 ottobre 2024.
  16. ^ Ignoffo: “Mio il primo gol del nuovo Napoli, qui sarei anche venuto anche in Eccellenza”, su kisskissnapoli.it, 10 settembre 2024. URL consultato il 18 ottobre 2024.
  17. ^ Giuseppe Vitolo, Ignoffo e il primo gol del Napoli di De Laurentiis. Oggi allena il San Luca, su seried24.com, 2 novembre 2021. URL consultato il 18 ottobre 2024.
  18. ^ Marco Costanza, 19 giugno 2005: la partita della storia: finale playoff di Serie C, Avellino- Napoli 2-1, su m.tuttoavellino.it, 19 giugno 2021. URL consultato il 19 ottobre 2024.
  19. ^ 125/2005 ASSOCIAZIONE CALCIO PERUGIA S.P.A, su portalecreditori.it, 17 novembre 2005. URL consultato il 20 ottobre 2024.
  20. ^ Acquistato Giovanni Ignoffo, su ussiracusa.it, 6 agosto 2006 (archiviato dall'url originale il 27 settembre 2011).
  21. ^ Ignoffo a vita con il Siracusa. Il capitano ha firmato un biennale [collegamento interrotto], su giornaledisiracusa.it.
  22. ^ Chieti, l’ex Serie A Ignoffo: “Ho fame di successi”, su seried24.com, 21 luglio 2024. URL consultato il 16 ottobre 2024.
    «Nel 2010 viene ufficializzato il suo passaggio al Siracusa, di cui diventa capitano»
  23. ^ L'ex Siracusa Ignoffo passa al Messina, su legapro.it, 25 luglio 2012. URL consultato il 16 ottobre 2024.
  24. ^ Serie D: Giovanni Ignoffo premiato migliore difensore della categoria, su tempostretto.it, 10 maggio 2013. URL consultato il 16 ottobre 2024.
  25. ^ Ignoffo è il nuovo «acquisto» del Benevento, su benevento.ottopagine.net, 20 giugno 2014 (archiviato dall'url originale l'8 agosto 2014).
  26. ^ Ivan Calabrese, Ignoffo lascia il Benevento: "Sarò sempre grato a Vigorito", su ottopagine.it, 19 giugno 2024. URL consultato il 17 ottobre 2024.
  27. ^ Il monrealese Giovanni Ignoffo è il nuovo allenatore del Palermo Under 17, su monrealelive.it, 21 luglio 2017. URL consultato il 17 ottobre 2023.
  28. ^ Ignoffo: "Felice di tornare ad Avellino", su avellinotoday.it, 1º agosto 2019. URL consultato il 17 ottobre 2024.
  29. ^ AVELLINO, INTERROTTO IL RAPPORTO CON MISTER IGNOFFO: EZIO CAPUANO È IL NUOVO ALLENATORE, su usavellino1912.com, 16 ottobre 2019. URL consultato il 16 ottobre 2019 (archiviato dall'url originale il 17 ottobre 2019).
  30. ^ COMUNICATO UFFICIALE: IGNOFFO NUOVO ALLENATORE, su asdsanluca1961.it, 18 agosto 2021. URL consultato il 17 ottobre 2024.
  31. ^ SAN LUCA, COMUNICATO UFFICIALE: ESONERATO IL TECNICO IGNOFFO, su asdsanluca1961.it, 9 novembre 2021. URL consultato il 17 ottobre 2024.
  32. ^ Chieti Fc 1922, ora è ufficiale: Giovanni Ignoffo nuovo allenatore, su tuttocampo.it, 31 luglio 2024. URL consultato il 17 ottobre 2024.
  33. ^ CHIETI: IGNOFFO NUOVO ALLENATORE. RINNOVA FORGIONE, su ilgiornaledichieti.it, 31 luglio 2024. URL consultato il 18 ottobre 2024.
  34. ^ Serie D Chieti: Ignoffo esonerato, panchina a Daniele Amaolo, su rete8.it, 2 dicembre 2024. URL consultato il 5 dicembre 2024.
  35. ^ Chieti, clamoroso Ignoffo: resta ma con un nuovo incarico, su sportabruzzo.com, 2 dicembre 2024. URL consultato il 5 dicembre 2024.
  36. ^ Serie D. Giovanni Ignoffo saluta il Chieti, su tvsei.it, 11 dicembre 2024. URL consultato l'11 dicembre 2024.

Altri progetti

modifica

Collegamenti esterni

modifica