Giorgio Mazza

ostacolista italiano

Giorgio Mazza (Venezia, 27 settembre 1939) è un ex ostacolista italiano.

Giorgio Mazza
NazionalitàItalia (bandiera) Italia
Altezza180 cm
Peso70 kg
Atletica leggera
Specialità110 metri ostacoli
SocietàFiamme Oro
Record
110 hs 13"9 (1964)
Palmarès
Competizione Ori Argenti Bronzi
Universiadi 1 1 1
Giochi del Mediterraneo 0 0 1

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Biografia

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Fu uno dei migliori specialisti italiani ed europei sui 110 ostacoli fra la fine degli anni cinquanta e l'inizio degli anni sessanta del XX secolo. Nel 1958, a soli 19 anni, fu finalista ai campionati europei di Stoccolma, dove giunse quinto: avrebbe ottenuto lo stesso piazzamento nell'edizione successiva a Belgrado quattro anni dopo.

Fu terzo alle Universiadi di Torino del 1959 e secondo nell'edizione svoltasi a Porto Alegre nel 1963[1]; sempre nel 1963 fu primo ai campionati italiani e terzo ai Giochi del Mediterraneo.

L'anno seguente partecipò alla sua prima ed unica Olimpiade a Tokyo (quattro anni prima aveva dovuto rinunciare ai Giochi di Roma per un infortunio) dove riuscì a conquistare l'accesso ad una finale che vide la presenza di tutti e tre gli italiani iscritti a quella disciplina: Eddy Ottoz concluse la gara al quarto posto, Giovanni Cornacchia fu settimo e Mazza ottavo.

Laureatosi in Medicina e Chirurgia, è primario urologo[2].

Palmarès

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Anno Manifestazione Sede Evento Risultato Prestazione Note
1958 Europei   Stoccolma 110 ostacoli 14"6
1959 Universiadi   Torino 110 ostacoli   Bronzo 14"4
Staffetta 4x100   Oro 41"0
1962 Europei   Belgrado 110 ostacoli 14"3
1963 Universiadi   Porto Alegre 110 ostacoli   Argento 14"25
Giochi del Mediterraneo   Napoli 110 ostacoli   Bronzo
1964 Olimpiadi   Tokyo 110 ostacoli 14"1

Campionati nazionali

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1957
  •   Oro ai campionati italiani assoluti, 110 m ostacoli - 14"7
1958
  •   Oro ai campionati italiani assoluti, 110 m ostacoli - 14"3
1963
  •   Oro ai campionati italiani assoluti, 110 m ostacoli - 14"0
  1. ^ gbrathletics.com. URL consultato il 7 ottobre 2010.
  2. ^ estoria.it. URL consultato il 6 ottobre 2010 (archiviato dall'url originale il 6 settembre 2010).

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