Giorgio Bambini

pugile italiano

Giorgio Bambini (Vezzano Ligure, 24 febbraio 1945La Spezia, 13 novembre 2015[1]) è stato un pugile italiano, medaglia di bronzo, nei pesi massimi, ai Giochi olimpici di Città del Messico 1968.

Giorgio Bambini
NazionalitàItalia (bandiera) Italia
Altezza192 cm
Peso81 kg
Pugilato
CategoriaPesi massimi
Termine carriera29 novembre 1971
Carriera
Incontri disputati
Totali15
Vinti (KO)15 (5)
Persi (KO)0
Pareggiati0
Palmarès
Competizione Ori Argenti Bronzi
Giochi olimpici 0 0 1

Vedi maggiori dettagli

 Giochi del Mediterraneo
OroAlgeri 1967Pesi massimi
 Giochi olimpici
BronzoCittà del Messico 1968Pesi massimi
 

Carriera

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Da dilettante

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Allievo di Tito Rodinetti, ha ottenuto notevoli successi soprattutto nella categoria dei dilettanti. Ha conquistato quattro volte il titolo italiano dei pesi massimi, battendo, nel 1965, 1966 e 1967, il bresciano Mario Baruzzi e, nel 1968, Aldo Piccinali, sempre ai punti[2].

Ai Giochi del Mediterraneo 1967, disputati a Tunisi, vinse la medaglia d'oro, battendo in finale il greco Efstathios Alexopoulos[2].

L'anno dopo, fu designato a rappresentare l'Italia, nei pesi massimi, ai Giochi Olimpici di Città del Messico, superando la concorrenza di Baruzzi che, nel frattempo, aveva vinto il campionato europeo del 1967[3].

In Messico, Bambini sconfisse ai punti al primo turno il tedesco occidentale Dieter Renz e successivamente il bulgaro Kiril Pandov, in entrambi i casi con verdetto unanime. In semifinale gli capitò uno dei più forti pugili di tutti i tempi, lo statunitense George Foreman[2].

Bambini combatté con giudizio sino all'inizio del terzo round quando Foreman lo atterrò con un poderoso colpo al corpo. L'italiano restò in ginocchio mentre il tecnico Natalino Rea gli faceva cenno di attendere almeno il conteggio di sei, prima di rialzarsi per riprendere il combattimento. Al conto di dieci era in piedi ma l'arbitro coreano ritenne che non fosse più in grado di continuare e lo invitò all'angolo dichiarandolo sconfitto per KO. Tuttavia ciò gli bastò per salire sul podio con al collo la medaglia di bronzo[4].

Per tale comportamento, nei confronti di Bambini sorse l'ennesima polemica anche da parte dei vertici del CONI, non tenendo conto del valore assoluto dell'avversario da lui incontrato[5]. In ogni caso, lo spezzino conquistò l'unica medaglia italiana nel pugilato in quella sfortunata edizione dei Giochi[6].

Da professionista

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Passato professionista dopo le Olimpiadi, Bambini ha chiuso imbattuto nel 1971 la sua breve carriera conseguendo 15 vittorie su altrettanti incontri disputati. Tra le sue vittime, il più volte sfidante al titolo italiano Benito Penna[2]. Fu costretto al ritiro avendo subito il distacco della retina.

Dopo il ritiro

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Dopo il ritiro, Bambini è tornato alla professione di funzionario delle Poste che, sostanzialmente, non aveva mai abbandonato. Ha poi aperto a La Spezia il ristorante Mexico '68. È prematuramente scomparso a 71 anni.

In suo onore è allestito ogni anno, a La Spezia, un memorial pugilistico[7].

Palmarès

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Anno Manifestazione Sede Evento Risultato Note
1968 Giochi olimpici   Città del Messico Pesi massimi   Bronzo
  1. ^ Addio a Giorgio Bambini, bronzo olimpico nel pugilato a Messico 68 Cittadellaspezia.com
  2. ^ a b c d Giorgio Bambini su Sport&note
  3. ^ Mario Baruzzi su Sport&note
  4. ^ Orlando "Rocky" Giuliano, Storia del pugilato, Longanesi, Milano, 1982, p. 158
  5. ^ Giorgio Bambini e il falso mito della resa con Foreman, su boxe-mania.com. URL consultato l'11 aprile 2020 (archiviato dall'url originale l'11 aprile 2020).
  6. ^ Giorgio Bambini e i pugni di Foreman Archiviato il 17 novembre 2015 in Internet Archive. Di calcio, di sport e di altre sciocchezze
  7. ^ II Memorial Giorgio Bambini

Voci correlate

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Collegamenti esterni

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