Garcia II di Guascogna

sovrano franco

García Sánchez, detto "le Courbé" (oppure le Tors o el Cuervo» o el curvado) ovvero "il Gobbo" (spagnolo García Sánchez, basco Gartzia Antso, francese Garsie Sanche, latino Garsia Sancius e guascone Gassia Sans; 850 circa – 920 circa), è stato un sovrano franco, fu duca di Guascogna, dall'893 alla sua morte.

Garcia II
Duca di Guascogna
In carica893920
PredecessoreSancho III
SuccessoreSancho IV
Nascitacirca 850
Mortecirca 920
PadreSancho III Mitarra o Menditarrat
MadreQuisilo
ConsortiAwyra Al Kassi[1]
Amuna
FigliSancho
Guglielmo I di Fézensac
Arnoldo I Nonnat
Andregoto
Acibella
Garsenda e
Tota, di 2° letto

Origine

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Secondo La Vasconie, étude historique et critique, deux parties era il figlio primogenito del duca di Guascogna Sancho III Mitarra o Menditarrat e della moglie[2], Quisilo di Guascogna[1], figlia del conte García di Bueil[1].
Secondo la Genealogia Comitum Guasconiæ era il nipote di Sancho III Mitarra o Menditarrat, in quanto figlio di Mitarra Sanchez[3], figlio di Sancho III[4] e di Andregoto di Navarra[1], che sarebbe subentrato a suo padre nell'887[1].
Gli ascendenti di Sancho III Mitarra o Menditarrat non sono citati in alcuna fonte primaria. Nell'Appendice del Cartulaire de Saint Vincent de Lucq risulta che l'avo del duca di Gascogna, Guglielmo I era originario della Spagna dove si era dovuto recare il suo genitore durante il regno dell'imperatore, Ludovico il Pio[5], per cui Sancho potrebbe essere il figlio di Maria[1], figlia del duca di Guascogna Aznar, che era andata in sposa a Wandregiselo, un conte della marca di Spagna, che discendeva dal duca d'Aquitania e duca di Guascogna, Oddone il Grande[6].
Secondo altre fonti Sancho III sarebbe nipote del duca di Guascogna Sancho II[1].
Infine secondo la Histoire de Gascogne, Tome I Sancho era il terzo figlio del re di Navarra, García II Jiménez[7], che sarebbe stato anche re di Navarra[8].

Biografia

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Secondo lo storico medievale francese, Christian Settipani, Garcia viene citato in un documento dell'887[9], in cui tra i grandi di Aquitania, all'assemblea di Bourges, tenuta in quello stesso anno, che decise la linea di condotta da tenere nel confronti del re di Francia e d'Aquitania Carlo il Grosso.

Alla morte del padre, verso l'893, gli subentrò nel titolo di duca di Guascogna[9].

Nel documento n° XXIII della Gallia Christiana tome I, Instrumenta, datato904, di una compravendita di una abbazia, venne citato come "dominus Garcias, comes et marchio in limitibus oceanis"[10].

Nel corso del suo regno, sposando Amunia e dando in moglie la figlia Andregoto al conte Raimondo[9], si imparentò coi conti di Bordeaux[1], che portò poi il nipote Guglielmo I ad ereditarne la contea.

Prima di morire, secondo la Genealogia comitum guasconiae, divise i suoi domini tra i tre figli maschi, Sancho, Guglielmo e Arnoldo[3]; la divisione viene confermata anche dal códice de Roda: a Sancho andò la quasi totalità della Guascogna, a Guglielmo il Fidentiacum e ad Arnoldo l'Astaracensem[11].
García morì dopo il 920, anno in cui venne redatto il documento che garantiva al figlio Arnoldo, col consenso degli altri due figli l'Astaracensem[9].
La sua discendenza governò il ducato di Guascogna sino al 1032.

Matrimoni e discendenza

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Nell'885 circa sposò Awyra Al Kassi (~870 - ?)[1], da cui non ebbe figli[1].
Nell'890 circa sposò Amuna figlia del conte Guglielmo I di Bordeaux[1], che è citata nel documento n° XXIII della Gallia Christiana tome I, Instrumenta, datato904[10] e che secondo la Ex Historia Abbatiæ Condomensis (pur non citandola per nome conjux fuit Garsiæ Principis cognomento Curvi) restaurò l'abbazia di Condom[12], che era stata distrutta[12] dai Vichinghi. Garcia da Amunia ebbe sei[1](o sette[9]) figli:

Bibliografia

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Fonti primarie

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Letteratura storiografica

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Voci correlate

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Collegamenti esterni

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