Furio Lauri

aviatore italiano

Furio Lauri (Zara, 11 ottobre 1918Roma, 2 ottobre 2002) è stato un aviatore italiano e medaglia d'oro al valor militare durante la seconda guerra mondiale che nel dopoguerra fondò la Meteor Costruzioni Aeronautiche[1].

Furio Lauri
NascitaZara, 11 ottobre 1918
MorteRoma, 2 ottobre 2002
Dati militari
Paese servitoItalia (bandiera) Italia
Italia (bandiera) Italia
Forza armataRegia Aeronautica
Aeronautica Cobelligerante Italiana
Aeronautica Militare
Anni di servizio1939 – 1947
GuerreSeconda guerra mondiale
DecorazioniMedaglia d'oro al valor militare
Medaglia d'argento al valor militare (2)
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Biografia

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Arruolato nella Regia Aeronautica nel 1939, all'inizio del secondo conflitto mondiale era assegnato alla 368ª Squadriglia del 151º Gruppo Autonomo CT con cui combatté sui fronti d'Italia, Libia e Tunisia[2], conseguendo 11 abbattimenti principalmente a bordo di Fiat G.50. Dopo l'8 settembre 1943 prese parte agli scontri con i Tedeschi a Porta San Paolo, quindi continuò a volare tra le file dell'Aeronautica Cobelligerante, ai comandi di uno Storch che trasportò personale attraverso la linea del fronte. Tra queste azioni di salvataggio si ricorda in particolare quella nell'aprile 1945, quando Lauri salvò due feriti della missione segreta Operazione Tombola organizzata dal 2 SAS britannico e dai partigiani italiani e russi contro il comando della Linea Gotica Occidentale ubicato a Botteghe d'Albinea (provincia di Reggio Emilia). Il capitano inglese Micheal Lees (SOE) e il tenente Glauco "Gordon" Monducci (capo della squadra partigiana Gufo Nero collegata alla missione inglese) feriti durante l'attacco del 27 marzo al quartier generale tedesco sito a Villa Rossi, vennero salvati da un gruppo di partigiani e Sas britannici e poi trasportati oltre le linee nemiche dalla mirabolante azione di Lauri che li prelevò nell'Appennino parmense con uno spericolato atterraggio e decollo.

Nel 1995 l'aereo Storch di Lauri fu ritrovato e ancor più incredibilmente si poterono incontrare a 50 anni di distanza Lauri e Monducci (Lees era morto nel 1992). Per quanto fatto venne conferita a Lauri una medaglia d'oro al valor militare. Laureato in legge e diventato avvocato, dopo La guerra fondò la METEOR e successivamente la 3I, aziende attive nelle costruzioni aeronautiche. Dopo la sua morte, avvenuta nel 2002, gli è stata intitolata la sala espositiva dell'aeroporto di Ronchi dei Legionari[3].

L'episodio dell'attacco al comando della Linea Gotica Occidentale, del salvataggio di Lees e Monducci grazie alla coraggiosa azione di Lauri e del loro riabbracciarsi dopo mezzo secolo è narrata nel libro "Il bracciale di sterline" di Matteo Incerti e Valentina Ruozi (Aliberti, 2011)

L'aereo Storch di Lauri che salvò Lees e Monducci, è esposto presso il Museo Storico dell'Aeronautica Militare a Vigna di Valle sul lago di Bracciano (Roma).

Le onorificenze

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«Ufficiale pilota animato da purissimo amor patrio, all’atto dello armistizio, ancora convalescente di ferite di guerra, non esitava ad abbandonare la sua città natale per portarsi in volo a Roma dove partecipava ai combattimenti di Porta S. Paolo. Successivamente si faceva animatore della resistenza capeggiando una esigua schiera di sabotatori annidatisi sul monte Gennaro. Sfuggito al rastrellamento di detta località, raggiungeva ancora una volta Roma e, ad avvenuta liberazione, con velivolo disarmato e di scarsa velocità atterrava in zone impervie a tergo del nemico onde raccogliere notizie preziose per lo sviluppo delle operazioni e trasportare alcuni feriti gravi e prigionieri. Di particolare utilità quelle che consentivano di prevenire la distruzione di Genova. In critiche circostanze, assistito dal suo coraggio e dalla sua perizia, riusciva sempre a portare a termine le missioni affidategli pur sapendo di essere attivamente ricercato e consapevole dell’avvenuta cattura dei genitori. Cielo dell’Italia occupata, 8 settembre 1943-17 aprile 1945.»
— 1945[4]

Bibliografia

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Voci correlate

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Collegamenti esterni

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