Francesco Verrotti
Francesco Verrotti (Napoli, 6 maggio 1919 – Marmarica, 20 dicembre 1941) è stato un militare italiano, insignito della medaglia d'oro al valor militare alla memoria nel corso della seconda guerra mondiale[2].
Francesco Verrotti | |
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Nascita | Napoli, 6 maggio 1919 |
Morte | Marmarica, 20 dicembre 1941 |
Cause della morte | Ferite riportate in combattimento |
Dati militari | |
Paese servito | Italia |
Forza armata | Regio Esercito |
Arma | Fanteria |
Anni di servizio | 1939-1941 |
Grado | Sottotenente di complemento |
Guerre | Seconda guerra mondiale |
Battaglie | Assedio di Tobruch Operazione Crusader |
Decorazioni | vedi qui |
dati tratti da Combattenti Liberazione[1] | |
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Biografia
modificaNacque a Napoli il 6 maggio 1919, figlio di Giuseppe[N 1] dalla nobildonna Rosa Miraglia del Giudice.[2] Terminati gli studi classici, si iscrisse alla facoltà di giurisprudenza dell'università di Napoli conseguendo la laurea a soli 21 anni con il massimo dei voti.[3] Arruolatosi nel Regio Esercito, dopo aver frequentato a Fano, il corso per allievi ufficiali di complemento presso il 94º Reggimento fanteria, fu nominato aspirante ufficiale nel 1939 e assegnato al 40º Reggimento fanteria venne inviato in Libia, dapprima di stanza a Tripoli e poi a Bardia.[3] Nel 1941 partecipò alle operazioni militari a Tobruk, dove era assediata la 70ª Divisione britannica, ed assunse il comando di un caposaldo del settore nord tenuto dalla 25ª Divisione fanteria "Bologna".[3] A metà del mese di novembre 1941 era quasi terminata la preparazione per un attacco italo-tedesco contro Tobruk, mentre l'8ª Armata inglese, in Egitto, si accingeva ad attaccare le truppe italiane.[3] Il comando del 40º Reggimento ricevette l’ordine di posizionare il I e il II Battaglione occupando i capisaldi a sud della via Balbia, sulla linea di fronte a Tobruk.[3] Il 1 novembre le forze britanniche lanciarono l'attacco, ed egli rimasto ferito una prima volta, continuò a combattere fino a che, ferito una seconda volta, cadde al suo privo di sensi e fu fatto prigioniero di guerra.[4] Decedette in prigionia per la gravità delle ferite riportate in un ospedale della Marmarica il 20 dicembre 1941, e fu poi insignito della medaglia d'oro al valor militare alla memoria.[4] Le sue spoglie mortali furono dapprima trasferite ad El Alamein e, nel maggio 1974 nel mausoleo di Penne.[3] Gli sono state intitolate vie a Pescara, Gallarate, Catania, Napoli, Fano, Penne, Pianella, Fiumicino, Torricella Sicura.[3]
Onorificenze
modifica— Decreto del Presidente della Repubblica 8 marzo 1965.
Note
modificaAnnotazioni
modifica- ^ Professore ordinario e direttore della Clinica dermosifilopatica della Facoltà di Medicina e Chirurgia Universitaria di Napoli.
Fonti
modifica- ^ Combattenti Liberazione.
- ^ a b Gruppo Medaglie d'Oro al Valor Militare 1965, p. 743.
- ^ a b c d e f g Il Martino.
- ^ a b Pietre della memoria.
- ^ Medaglia d'oro al valor militare Verrotti, Francesco, su quirinale.it, Quirinale. URL consultato l'11 luglio 2021.
Bibliografia
modifica- Gruppo Medaglie d'Oro al Valor Militare, Le medaglie d'oro al valor militare Volume primo (1929-1941), Roma, Tipografia regionale, 1965, p. 743.
Voci correlate
modificaCollegamenti esterni
modifica- Verrotti, Francesco, su Combattenti Liberazione. URL consultato l'11 gennaio 2022.
- 192622 - Stele alla M.O.V.M. Francesco Verrotti – Pianella, su Pietre della memoria. URL consultato l'11 gennaio 2022.
- Valentina Fagnani, A 100 anni dalla nascita, Pianella ricorda il valoroso sottotenente Francesco Verrotti, su Il Martino. URL consultato l'11 gennaio 2022.