Federico d'Assia-Kassel (1771-1845)

Federico d'Assia-Kassel (Gottorp, 24 maggio 1771Panker, 24 febbraio 1845) fu governatore generale della Norvegia (1810-1813) e dei ducati di Schleswig e Holstein (1836-1842).

Federico d'Assia-Kassel
Il principe Federico in un ritratto d'epoca
Principe d'Assia-Kassel
TrattamentoSua Altezza Reale
NascitaGottorp, 24 maggio 1771
MortePanker, 24 febbraio 1845 (73 anni)
PadreCarlo d'Assia-Kassel
MadreLuisa di Danimarca
ConsorteKlara von Brockdorff

Biografia

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Nato a Gottorp[1] Federico era figlio del principe Carlo d'Assia-Kassel e di sua moglie, la principessa Luisa di Danimarca, a sua volta figlia di re Federico V di Danimarca.[2] Era inoltre cognato di re Federico VI di Danimarca.

Federico iniziò giovanissimo la sua carriera militare nell'esercito danese. Colonnello nel 1778 e maggiore generale nel 1783, venne promosso tenente generale nel 1789. Comandò il reggimento della guardia reale dal 1795 al 1800, e dal 1800 al 1808, divenendo in seguito governatore di Rendsborg ed ispettore generale della fanteria per i ducati di Schleswig e Holstein. Nel 1808 venne nominato generale di fanteria. L'anno successivo, venne nominato comandante dell'armata danese di Zelandia e Scania, durante gli anni della guerra danese-svedese.[2]

Nel luglio del 1809 il principe venne inviato di servizio in Norvegia. La ragione principale di questo suo trasferimento era dovuta al fatto che il governatore generale locale, il duca Carlo Augusto di Schleswig-Holstein-Sonderburg-Augustenburg, era stato sospettato di aver tradito la Danimarca e Federico VI di Danimarca al fine di essere adottato come erede al trono di Svezia.[2][3] Federico venne quindi nominato comandante generale della parte meridionale del paese.[2] Carlo Augusto lasciò la Norvegia e si trasferì in Svezia il 7 gennaio 1810,[3] e Federico divenne vice governatore generale il 9 gennaio. Federico fu un governatore generale attivo durante il suo periodo di reggenza in Norvegia, e fu inoltre uno dei principali fautori della Società Reale Norvegese per lo Sviluppo. Re Federico VI di Danimarca lo sostituì poi col suo erede, Cristiano Federico, il quale assunse l'incarico il 23 maggio 1813, [2] e Federico partì col suo aiutante di campo, Hans Henrik Rode.[4]

Nel 1813–1814, il principe guidò il corpo ausiliario danese nel ducato di Holstein nell'ambito della guerra della sesta coalizione, nella quale la Danimarca-Norvegia combatté al fianco dei francesi. Il compito principale della sua armata era quello di assistere le forze del maresciallo Louis-Nicolas Davout. Quando la Francia venne sconfitta nella battaglia di Lipsia, il corpo d'armata di Federico dovette ritirarsi e nel dicembre del 1813 Federico guidò le sue truppe da Rostock a Rendsborg, impedendone l'annientamento. Guidò poi i suoi alla vittoria nella battaglia di Sehested del 10 dicembre 1813.[2] Pianificò un attacco alle posizioni russe e svedesi nell'Holstein ma questo progetto venne abbandonato dopo la firma della pace tra Svezia e Danimarca-Norvegia col trattato di Kiel del 14 gennaio 1814.[2]

Dal 1815 al 1818 il principe guidò il contingente danese nell'occupazione della Francia, assieme agli alleati europei. Tornato in patria, fu nuovamente nominato governatore generale della città di Rendsborg. Dal 1836 al 1842 fu governatore generale dei ducati di Schleswig e Holstein, succedendo a suo padre Carlo. Federico venne inoltre promosso feldmaresciallo di Danimarca. Nel 1801 era stato decorato con l'Ordine dell'Elefante e nel 1813 ottenne le insegne di gran commendatore dell'Ordine del Dannebrog. Trascorse gli ultimi anni nella residenza di famiglia a Panker, sul Baltico, dove morì nel febbraio del 1845.[2]

Matrimonio e discendenza

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Il principe Federico sposò la nobildonna tedesca Clarelia Dorothea Klara von Brockdorff (già moglie divorziata del barone Andreas Pauli von Liliencron; 16 gennaio 1778 - 24 agosto 1836) in Norvegia il 21 maggio 1813. Dal momento che la nobildonna non apparteneva ad una casata reale, il matrimonio venne considerato morganatico e pertanto non poté condividere i titoli del marito.

Nel 1803, il principe Federico aveva già avuto un figlio dalla sua amante, Johanne Jansen, chiamato Christian Friederichsen (23 novembre 1803 - 29 agosto 1866), il quale venne ammesso nella nobiltà danese con patente del 23 ottobre 1819 e col cognome Løvenfeldt, divenendo in seguito maggiore dell'esercito e ciambellano reale.

Ascendenza

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Genitori Nonni Bisnonni Trisnonni
Guglielmo VIII d'Assia-Kassel Carlo I d'Assia-Kassel  
 
Amalia di Curlandia  
Federico II d'Assia-Kassel  
Dorotea Guglielmina di Sassonia-Zeitz Maurizio Guglielmo di Sassonia-Zeitz  
 
Maria Amalia di Brandeburgo  
Carlo d'Assia-Kassel  
Giorgio II di Gran Bretagna Giorgio I di Gran Bretagna  
 
Sofia Dorotea di Celle  
Maria di Hannover  
Carolina di Brandeburgo-Ansbach Giovanni Federico di Brandeburgo-Ansbach  
 
Eleonora Erdmuthe di Sassonia-Eisenach  
Federico d'Assia-Kassel  
Cristiano VI di Danimarca Federico IV di Danimarca  
 
Luisa di Meclemburgo-Güstrow  
Federico V di Danimarca  
Sofia Maddalena di Brandeburgo-Kulmbach Cristiano Enrico di Brandeburgo-Kulmbach  
 
Sofia Cristiana di Wolfstein  
Luisa di Danimarca  
Giorgio II di Gran Bretagna Giorgio I di Gran Bretagna  
 
Sofia Dorotea di Celle  
Luisa di Hannover  
Carolina di Brandeburgo-Ansbach Giovanni Federico di Brandeburgo-Ansbach  
 
Eleonora Erdmuthe di Sassonia-Eisenach  
 

Onorificenze

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  1. ^ McNaughton, Arnold, 1930-, The book of kings : a royal genealogy, London, Garnstone Press, 1973, pp. 122, ISBN 0-900391-19-7, OCLC 2155441.
  2. ^ a b c d e f g h (NO) Oscar Albert Johnsen, Frederick, prins av Hessen-Kassel, in Bull, Edvard e Jansen, Einar (a cura di), Norsk biografisk leksikon, vol. 4, 1st, Oslo, Aschehoug, 1929, pp. 258–259.
  3. ^ a b (NO) Knut Mykland, Christian August, in Helle, Knut (a cura di), Norsk biografisk leksikon, Oslo, Kunnskapsforlaget. URL consultato il 24 giugno 2009.
  4. ^ (DA) C. O. Munthe, Rode, Hans Henrik, in Bricka, Carl Frederik (a cura di), Dansk biografisk lexikon, vol. 14, Copenhagen, Gyldendalske Boghandels Forlag, 1900, pp. 139–140. URL consultato il 14 novembre 2009.

Altri progetti

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Controllo di autoritàVIAF (EN268611173 · ISNI (EN0000 0000 5188 3449 · CERL cnp00502120 · LCCN (ENnb2005014491 · GND (DE128631686