Ermanno Bazzocchi
Ermanno Bazzocchi (Tradate, 27 marzo 1914 – Tradate, 6 luglio 2005) è stato un ingegnere, dirigente d'azienda e politico italiano, che lavorò principalmente presso l'Aeronautica Macchi di Varese dove progettò vari modelli di aerei, come l'MB.308, l'MB-323, l'MB-326 e l'MB-339.
Ermanno Bazzocchi | |
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Consigliere nazionale del Regno d'Italia | |
Legislatura | XXX |
Gruppo parlamentare | Corporazione di mare e aria |
Sito istituzionale | |
Dati generali | |
Partito politico | Partito Nazionale Fascista |
Titolo di studio | laurea in ingegneria |
Università | Politecnico di Milano |
Professione | ingegnere, dirigente d'azienda |
Biografia
modificaNato a Tradate il 27 marzo 1914,[1] conseguì la laurea[2] in ingegneria meccanica con il massimo dei voti e la lode presso il Politecnico di Milano nel 1938. Durante il corso di studi ottenne il brevetto di pilota di aliante, e progettò e realizzò l'aliante EB-1 "Littore", che gli consentì di vincere i Littoriali della Cultura del 1936.[1]
Dopo aver conseguito il brevetto di pilota civile di 2° grado, prestò servizio militare presso il Genio Aeronautico e partecipò al progetto relativo al velivolo PM.
Nel corso del 1941 venne assunto dalla Aeronautica Macchi[1] di Varese dove progettò vari modelli di aerei, il più famoso dei quali è stato l'MB.308, un piccolo aereo da turismo detto "Macchino" (1947). A lui si devono anche i progetti degli addestratori MB-323, MB-326 e MB-339 (Bazzocchi è la B della sigla), l'ultimo poi adottato dalla pattuglia acrobatica nazionale. Inoltre progettò anche il velivolo da trasporto executive a sei posti MB-320[1] e mezzi di trasporto su strada come il Macchi MB1 che riscosse un enorme successo.[3]
Divenuto Direttore tecnico e poi Direttore centrale[1] della Macchi, ricoprì poi anche l'incarico di Amministratore delegato[4] e si ritirò a vita privata, dedicandosi ad alcune collaborazioni con il Politecnico di Milano e con l'Università di Bologna, sede di Forlì: a seguito di ciò, infatti, la Facoltà d'Ingegneria di questa città, presieduta dal prof. Franco Persiani, gli ha conferito la laurea in ingegneria aerospaziale ad honorem, il 17 febbraio 2005. Bazzocchi è stato socio dell'Associazione Italiana di Aeronautica ed Astronautica (AIDAA), dell'Associazione italiana di Aerotecnica Aerospaziale, dell'Associazione Francese di Ingegneri e Tecnici Aeronautici, dell'Associazione tecnica dell'Automobile, della Royal Aeronautical Society, della Society for Experimental Stress Analysis (S.E.S.A.).[1]
L'Aeronautica militare lo nominò perito per l'analisi delle circostanze che portarono alla strage di Ustica, ed egli propese per la presenza di una bomba a bordo del DC-9 precipitato al largo della Sicilia[5]; la sua valutazione fu considerata l'unica ammissibile a conclusione della perizia disposta (commissione Misiti) dal tribunale di Roma e accolta nelle sentenze definitive del processo penale.
Morì a Tradate il 7 luglio 2005.
Aerei progettati
modificaNote
modifica- ^ a b c d e f Abate, Lazzati 1963, p. 7.
- ^ La tesi di laurea riguardava il progetto di un velivolo per voli da primato sulla lunga distanza.
- ^ Ermanno Bazzocchi disegnatore del Macchi MB1 (pagina 29/55 del file .pdf, pagina 53 del file cartaceo (PDF) [collegamento interrotto], su finmeccanica.it. URL consultato il 22 dicembre 2011.
- ^ La Aermacchi diventa holding, su archiviolastampa.it, 23 dicembre 1980. URL consultato il 10 aprile 2024.
- ^ "Caso Ustica": Una bomba dei libici, su archiviolastampa.it, 12 aprile 1992. URL consultato il 10 aprile 2024.
Bibliografia
modifica- Rosario Abate, Giulio Lazzati, Velivoli Macchi dal 1912 al 1963, Milano, Ali nel Tempo, 1963.
- Paolo Mezzanotte, Alessandra Neviani, Never give up. Ermanno Bazzocchi, Vita e progetti attraverso la storia dell'aeronautica italiana, Milano, Francesco Brioschi, 2011, ISBN 978-8-89539-950-8.
Altri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Ermanno Bazzocchi
Collegamenti esterni
modifica- Ermanno Bazzocchi, su storia.camera.it, Camera dei deputati.
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