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Il Pallium (derivato dal latino pallium n., mantello di lana) è un paramento sacro usato nella Chiesa cattolica, originariamente riservato al Papa, ma per molti secoli concesso da lui agli arcivescovi e ai primati come simbolo della giurisdizione loro delegata dalla Santa Sede.

Il pallium, nella sua forma presente, è una stretta fascia di stoffa, larga circa cinque centimetri, tessuta in lana bianca, incurvata al centro così da poterlo appoggiare alle spalle sopra la pianeta e due lembi pendenti davanti e dietro così che, vista sia davanti che dietro, il paramento ricordi la lettera "Y". È decorato con sei croci nere di seta, una su ogni coda e quattro sull'incurvatura, viene incrociato sulla spalla sinistra ed è guarnito, davanti e dietro, con tre spille d'oro e gioielli. Queste ultime due caratteristiche sembrano essere una reminescenza dei tempi in cui il pallium era una semplice sciarpa piegata a doppio e appuntata con una spilla sulla spalla sinistra.

Innocenzo III con un Pallium

Il pallium della Chiesa cattolica è in effetti una reminescenza di un omophorion: una larga fascia di stoffa, molto più larga del pallium moderno, indossata dai vescovi ortodossi orientali e dai vescovi cattolici orientali di rito bizantino. La teoria che spiega la sua origine in relazione alla figura del buon pastore che porta la pecora sulla sua spalla, così comunqe nell'arte paleocristiana, è ovviamente una spiegazione a posteriori. Il cerimoniale correlato alla preparazione del pallium e la sua imposizione sul Papa durante la sua investitura, comunque, suggerisce questo tipo di simbolismo.

In origine il pallium era parte del vestiario degli ufficiali statali romani. In seguito venne indossato anche dai dignitari religiosi. Il Papa indicava tramite il pallium i vescovi scelti. Dal IX secolo è il segno distintivo nei paramenti degli arcivescovi metropoliti e, attualmente, soltanto questi ultimi e il Papa indossano il pallium.
Dal 1644 i due agnelli la cui lana è destinata, nell'anno successivo, alla fattura dei pallia vengono benedetti dal Papa sull'altare delle suore del convento di Sant'Agnese fuori le mura a Roma nel giorno della santa, il 21 gennaio. Il pallium viene tessuto e cucito dalle suore di clausura del convento romano di Santa Cecilia in Trastevere.
Il pallium viene benedetto la sera prima della festività di San Pietro e Paolo (29 giugno) e viene conservato nella basilica di San Pietro a Roma nella teca d'oro che viene per tradizione ritenuta contenere i resti mortali del santo. I devoti toccano la teca non sapendo che essa contiene sciarpe di lana, i pallia.
I metropoliti devono ricevere il pallium prima di poter esercitare il loro ufficio nella diocesi di competenza, anche se erano stati nominati in precedenza in una altra sede ecclesiastica. Gli arcivescovi non metropoliti non lo indossano se non con un permesso particolare. Il pallium è il simbolo di un legame speciale con il Papa.
La cerimonia di consegna del pallium si svolge il 29 giugno, festività di San Pietro e Paolo. La consegna ufficiale è collegata al giuramento di fedeltà al Papa e ai suoi successori da parte dei metropoliti. Secondo il diritto canonico, un metropolita deve richiedere il pallium entro tre mesi dalla sua nomina ed è autorizzato ad indossarlo solo nel territorio della diocesi di competenza. Solo il Papa è autorizzato ad indossarlo in qualsiasi occasione e luogo. La cerimonia della consegna ai metropolit è perciò l'unica occasione in cui si possono vedere due o più arcivescovi indossare il pallium nello stesso luogo e nello stesso momento.

Il pallium non può essere trasferito ad altri e, quando un metropolita muore, deve essere sepolto con lui.


Categoria:Sacramenti Cattolici e altre pratiche

The Pallium or Pall (derived, so far as the name is concerned, from the Roman pallium or palla, a woollen cloak) is an ecclesiastical vestment in the Roman Catholic Church, originally peculiar to the Pope, but for many centuries past bestowed by him on metropolitans and primates as a symbol of the jurisdiction delegated to them by the Holy See.

The pallium, in its present form, is a narrow band, "three fingers broad," woven of white lamb's wool, with a loop in the centre resting on the shoulders over the chasuble, and two dependent lappets, before and behind; so that when seen from front or back the ornament resembles the letter Y. It is decorated with six black crosses, one on each tail and four on the loop, is doubled on the left shoulder, and is garnished, back and front, with three jewelled gold pins. The two latter characteristics seem to be survivals of the time when the Roman pallium, was a simple scarf doubled and pinned on the left shoulder.

The Roman pallium is actually a vestigial omophorion; the omophorion is a wide band of cloth, much larger than the modern pallium, worn by all Eastern Orthodox bishops, and Eastern Catholic bishops of the Byzantine Rite. The theory that explains its origin in connection with the figure of the Good Shepherd carrying the lamb on his shoulders, so common in early Christian art, is obviously an explanation a posteriori. The ceremonial connected with the preparation of the pallium and its bestowal upon the Pope at his coronation, however, suggests some such symbolism. The lambs whose wool is destined for the making of the pallia are solemnly presented at the altar by the nuns of the convent of Saint Agnes at March, 1644.

Presently, only the Pope and metropolitan archbishops wear the pallium, and a metropolitan has to receive the pallium before exercising his office in his ecclesiastical province, even if he was previously metropolitan elsewhere. Non-metropolitan archbishops do not wear the pallium unless they have special permission.


Category:Roman Catholic Sacraments and Other Practices

Dieser Artikel befasst sich mit dem Pallium, das von römisch-katholischen Metropoliten getragen wird. Für das Pallium im Zusammenhang mit Weichtieren siehe Pallium (Weichtiere)


Das Pallium ist ein ringförmiges, ca. 5 cm breites Band, eine Art Schal, das von seinem Träger über dem Messgewand getragen wird und mit je einem kurzen Endstück auf Brust und Rücken endet. Es besteht, da die Wollmenge nicht für alle neu ernannten Metropoliten ausreicht, nur teilweise aus der Wolle zweier Schafe, die vom Papst im Vorjahr am Tag der hl. Agnes (21. Januar) gesegnet wurden, und ist mit sechs schwarzen Seidenkreuzen bestickt. Gesponnen und gewoben wird das Pallium von den streng klausurierten Nonnen des Klosters Santa Cecilia in Trastevere.

thumb|Innozenz III. mit einem Pallium

Ursprünglich war das Pallium Teil der Bekleidung hochrangiger staatlicher Beamter. Später wurde es auch von geistlichen Würdenträgern getragen. Der Papst zeichnete damit ausgewählte Bischöfe aus. Seit dem 9. Jahrhundert ist das Pallium Teil der Rangabzeichen (Pontifikalien) eines Metropoliten und wird diesem vom Papst verliehen. Es wird am Vorabend von Peter und Paul gesegnet und in der Confessio des Petersdoms (Grabnische des Hl. Petrus unter dem Hauptaltar) in einem goldenen Behälter aufbewahrt, wodurch es zu einer Berührungsreliquie wird. Millionen Touristen beten Jahr für Jahr vor dem goldenen Kistchen, weil sie glauben, darin würden die sterblichen Überreste des Heiligen Petrus aufbewahrt, in Wirklichkeit liegen darin aber die Wollschals.

Das Pallium gilt als äußeres Zeichen der besonderen Verbundenheit mit dem Papst. Es wird traditionell am St-Peter-und-Pauls-Tag (d. i. der 29. Juni) in Rom verliehen. Die feierliche Übergabe ist verbunden mit einem Treueschwur des Metropoliten gegenüber dem Papst und seinen Nachfolgern. Gemäß Kirchenrecht muss ein Metropolit (d.h. ein Erzbischof mit eigener Kirchenprovinz) das Pallium innerhalb von drei Monaten nach seiner Ernennung vom Papst erbitten. Getragen wird das Pallium nur innerhalb der entsprechenden Kirchenprovinz. Allein der Papst darf das Pallium tragen, wann immer er will. Die Überreichung des Palliums ist die einzige Gelegenheit bei der man zur gleichen Zeit und am gleichen Ort zwei oder mehrere Erzbischöfe mit Pallium sehen kann.

Das Pallium ist nicht übertragbar und muss daher mit dem verstorbenen Metropoliten begraben werden.

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