Chris Heaton-Harris

politico britannico

Christopher Heaton-Harris (Epsom, 28 novembre 1967) è un politico britannico, membro del Partito Conservatore, Segretario di Stato per l'Irlanda del Nord dal 2022 al 2024.

Chris Heaton-Harris

Segretario di Stato per l'Irlanda del Nord
Durata mandato6 settembre 2022 –
5 luglio 2024
Capo del governoLiz Truss
Rishi Sunak
PredecessoreShailesh Vara
SuccessoreHilary Benn

Chief Whip della Camera dei comuni
Segretario parlamentare al Dipartimento del Tesoro
Durata mandato8 febbraio 2022 –
6 settembre 2022
Capo del governoBoris Johnson
PredecessoreMark Spencer
SuccessoreWendy Morton

Ministro di Stato per l'Europa
Durata mandato19 dicembre 2021 –
8 febbraio 2022
Capo del governoBoris Johnson
PredecessoreWendy Morton
SuccessoreJames Cleverly

Ministro di Stato per i trasporti
Durata mandato25 luglio 2019 –
19 dicembre 2021
Capo del governoBoris Johnson
PredecessoreMichael Ellis
SuccessoreWendy Morton

Sottosegretario di Stato parlamentare per l'uscita dall'Unione europea
Durata mandato9 luglio 2018 –
3 aprile 2019
Capo del governoTheresa May
PredecessoreSteve Baker
SuccessoreJames Cleverly

Parlamentare del Regno Unito
Durata mandato6 maggio 2010 –
30 maggio 2024
PredecessoreTim Boswell
SuccessoreStuart Andrew
CollegioDaventry

Europarlamentare
Durata mandato1º maggio 1999 –
4 giugno 2009
Predecessorecarica istituita
SuccessoreEmma McClarkin
CircoscrizioneEast Midlands

Dati generali
Partito politicoPartito Conservatore
UniversitàUniversità di Wolverhampton

Ha ricoperto il ruolo di parlamentare per il collegio di Daventry dal 2010 al 2024[1] e in precedenza è stato anche deputato al Parlamento europeo (MEP) per le East Midlands dal 1999 al 2009. Il 9 luglio 2018 è stato nominato Sottosegretario di Stato parlamentare nel Dipartimento per l'uscita dall'Unione europea, dal quale si è successivamente dimesso il 3 aprile 2019.[2]

  1. ^ (EN) Chris Heaton-Harris not standing for re-election, in BBC News, 18 maggio 2024. URL consultato il 7 luglio 2024.
  2. ^ (EN) Brexit minister resigns in protest at Theresa May extending Article 50, su The Independent, 3 aprile 2019. URL consultato il 4 aprile 2019.

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