Cerreto Castello
Cerreto Castello (Sciarèj o Ciarèj in piemontese) è stato un comune italiano di 615 abitanti della provincia di Biella, in Piemonte. Il toponimo deriva dal cerro, un tipo di quercia ora scomparsa dalla flora del Biellese ma in passato piuttosto diffusa nella zona.[4]
Cerreto Castello ex Comune | |
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Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Piemonte |
Provincia | Biella |
Amministrazione | |
Sindaco | Carmelo Busso (lista civica Uniti per Cerreto) dal 25-5-2014 |
Territorio | |
Coordinate | 45°34′N 8°10′E |
Altitudine | 280 m s.l.m. |
Superficie | 2,57 km² |
Abitanti | 615[1] (30-6-2017) |
Densità | 239,3 ab./km² |
Comuni confinanti | Cossato, Quaregna, Valdengo, Vigliano Biellese |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 13854 (già 13852) |
Prefisso | 015 |
Fuso orario | UTC 1 |
Codice ISTAT | 096017 |
Cod. catastale | C526 |
Targa | BI |
Cl. sismica | zona 4 (sismicità molto bassa)[2] |
Cl. climatica | zona E, 2 727 GG[3] |
Nome abitanti | cerrettesi |
Patrono | san Tommaso |
Giorno festivo | 3 luglio |
Cartografia | |
Sito istituzionale | |
Dal 1º gennaio 2019 si è fuso con il comune di Quaregna per dare vita al nuovo comune di Quaregna Cerreto.
Storia
modificaIl villaggio di Cerreto viene menzionato per la prima volta nel 999 quando un diploma dell'imperatore Ottone III ne riconfermò il possesso alla diocesi di Vercelli nella persona del vescovo Leone. Nel 1165 il vescovo Uguccione concesse il feudo a Corrado Avogadro di Quaregna. Gli Avogadro, una nobile famiglia dai numerosi rami, erano infatti di origine vercellese e di sicura fede guelfa. A Cerreto essi fecero costruire una casaforte nel XIII secolo, edificio che fu ampliato nella seconda parte del Quattrocento.[5]
Simboli
modificaLo stemma di Cerreto Castello era stato concesso con regio decreto del 26 maggio 1942.[6]
«D'argento, alla torre di rosso, merlata alla guelfa, aperta e finestrata di nero, fondata su terreno erboso. Ornamenti esteriori da Comune.»
Monumenti e luoghi d'interesse
modifica- Castello medioevale degli Avogadro, che dà il nome al paese;
- villa Rosazza: conserva al suo interno affreschi di Fabrizio Galliari risalenti al XVIII secolo[7];
- chiesa parrocchiale di San Tommaso: si tratta di un rifacimento seicentesco di una preesistente chiesa romanica[7];
- campanile medioevale, risalente all'XI secolo[7].
Società
modificaEvoluzione demografica
modificaAbitanti censiti[8]
Amministrazione
modificaPeriodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
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2004 | 2009 | Ulderico Animali | lista civica | Sindaco | |
2009 | 2014 | Ulderico Animali | lista civica Cerreto per tutti | Sindaco | II mandato |
2014 | in carica | Carmelo Busso | lista civica Uniti per Cerreto[9] | Sindaco |
Altre informazioni amministrative
modificaIl comune faceva parte della soppressa Comunità montana Val Sessera, Valle di Mosso e Prealpi Biellesi, mentre fino al 2010 apparteneva alla Comunità montana Prealpi Biellesi, abolita in seguito all'accorpamento disposto dalla Regione Piemonte nel 2009.[10]
Infrastrutture e trasporti
modificaDal 1926 al 1951 Cerreto Castello ospitò una fermata della tranvia Biella-Cossato e, fra il 1891 e il 1958, un analogo impianto della ferrovia Biella-Cossato-Vallemosso[11].
Note
modifica- ^ Dato Istat - Popolazione residente al 30 giugno 2017.
- ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
- ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
- ^ Prealpi Biellesi - Cerreto castello, su montagnapiemonte.it. URL consultato il 25 aprile 2021 (archiviato dall'url originale l'8 settembre 2012).
- ^ Sito ufficiale del comune di Cerreto Castello www.comune.cerretocastello.bi.it Archiviato l'8 ottobre 2007 in Internet Archive. (consultato nel maggio 2010)
- ^ Cerreto Castello, decreto 1942-05-26 RD, concessione di stemma e gonfalone, su dati.acs.beniculturali.it. URL consultato il 6 novembre 2021 (archiviato dall'url originale il 6 novembre 2021).
- ^ a b c Gabriella Giovannacci Amodeo, Nuova guida di Biella e provincia, Biella, Libreria Vittorio Giovannacci, 1994.
- ^ Statistiche I.Stat - ISTAT; URL consultato in data 28-12-2012.
- ^ Comune di Cerreto Castello, La Repubblica; risultati on-line su www.repubblica.it (consultato nel giugno 2014)
- ^ Val Sessera, Valle di Mosso e Prealpi Biellesi, cartografia ufficiale in .pdf su www.regione.piemonte.it/montagna/osservatorio[collegamento interrotto] (consultato nell'ottobre 2012)
- ^ Mario Matto, La tramvia Santhià-Ivrea e la rete tranviaria locale, in Santhià e la ferrovia: una storia che dura 150 anni, GS Editrice, Santhià, 2006, pp. 203-266. ISBN 88-87374-95-3
Voci correlate
modificaAltri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Cerreto Castello
Collegamenti esterni
modifica- Sito ufficiale, su comune.cerretocastello.bi.it.
- Cerréto Castèllo, su sapere.it, De Agostini.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 247416005 |
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