La Cagiva C588 è una moto agonistica della casa Cagiva, il cui nome è formato dall'unione di più lettere e numeri "C", "5" e "88", dove "C" sta per "Cagiva", "5" sta per "500" (come la classe del mondiale e la cilindrata), "88" sta per 1988 (anno in cui è stato portato in gara il modello), questa moto da competizione è infatti prodotta dalla casa di Varese che corse nel motomondiale 1988 con alla guida Randy Mamola con il numero 2 e Raymond Roche con il numero 21.

Cagiva C588
CostruttoreItalia (bandiera) Cagiva
TipoClasse 500
Produzionedal 1988 al 1988
Sostituisce laCagiva C587
Sostituita daCagiva C589
Modelli similiHonda NSR 500
Yamaha YZR 500
Suzuki RGV Γ 500
Paton V115 500

Descrizione

modifica

Per questa moto si adottò sia le nuove forcelle rovesciate Öhlins da 42 mm per Mamola, mentre Roche preferì proseguire con le Marzocchi da 42 mm tradizionale e con antidive, le ruote inizialmente entrambe da 17", nel corso di stagione la ruota posteriore divenne da 18" e venne rimosso il parafango posteriore. Al posteriore per l'impianto frenante venne utilizzato solo da Roche il sistema ripartitore di frenata pro-drive per il freno posteriore, la carenatura disegnata da Massimo Tamburini viene costruita in vetroresina e verniciata pesa complessivamente 4 kg risultando anche più snella e sottile rispetto al modello precedente, tale carenatura sarà ripresa con minime modifiche per il modello successivo. Il forcellone posteriore viene rivisto rispetto al modello precedente diventando asimmetrico ed introduce il concetto del braccio a banana, che poi sarà ripreso dagli altri concorrenti, questa soluzione oltre a permettere l'ottenimento di scarichi più rettilinei, consente anche di abbassare il motore, tra i due piloti vi era una differente lunghezza del forcellone, e di conseguenza della distribuzione dei pesi, per Mamola 54 kg all'anteriore e 46 kg al posteriore, per Roche 54,5 kg all'anteriore e 45,5 kg al posteriore.

Il motore soffri di affidabilità a causa di problemi di dimensionamento degli assi d'accoppiamento dell'albero motore, per cui vennero spostati i cuscinetti di banco, inoltre il raffreddamneto era deficitario e venne poi utilizzato un radiatore a tre strati, il telaio scatolato ha la peculiarità di ospitare le tubazioni dell'impianto di raffreddamento, rimangono gli eccentrici per modificare l'inclinazione dell'avantreno da 21° a 23°30' e avancorsa da 81 a 92 mm e come per il modello precedente non c'è la guida del perno forcellone per spostare il pivot. Il motore ha sempre due alberi gomito controrotanti, rimane la v da 56° introdotta con il modello precedente, vengono rivisti i cilindri muniti di 5 travasi (4 principali e uno supplementare) e 3 luci di scarico (1 principale e 2 booster), valvole di scarico, carter laterali e accensione elettronica, ora barosensibile, sistemata dietro la strumentazione, con un anticipo che andava da -3° in partenza a 30° ai regimi intermedi, mentre ai regimi massimi era di 5°.

Caratteristiche tecniche

modifica
Caratteristiche tecniche - Cagiva C588
Dimensioni e pesi
Ingombri (lungh.×largh.×alt.) 2020 × 630 × 1210 mm
Altezze Sella: 810 mm - Minima da terra: 186 mm - Pedane: 440 mm
Interasse: 1420 mm Massa a vuoto: 126 kg Serbatoio: 32 litri, miscela al 2%
Meccanica
Tipo motore: Quadricilindrico a 2 tempi a V di 56° Raffreddamento: a liquido
Cilindrata 492,6 cm³ (Alesaggio 56,0 × Corsa 50,6 mm)
Distribuzione: lamellare Alimentazione: Carburatori Mikuni doppio corpo a valvola piatta VM 35 FV (35 mm) o VM 35 FV (36 mm)
Potenza: (all'albero) 110,3 kW (150 CV) a 11.800rpm Coppia: 8.5 kgm a 11.400rpm Rapporto di compressione: 13:1
Frizione: multidisco a secco Surflex, con campana frizione in ergal e 6 molle Cambio: sequenziale estraibile a 6 marce (sempre in presa)
Accensione Magneti Marelli CDI con 4 mappature
Trasmissione a catena
Avviamento a spinta
Ciclistica
Telaio bitrave in alluminio Carpental scatolato da 7 kg
Sospensioni Anteriore: forcella Öhlins a steli rovesciati completamente regolabile o Marzocchi M1 tradizionale completamente regolabile e antidive, entrambe da 42 mm / Posteriore: ammortizzatore completamente regolabile "Öhlins"
Freni Anteriore: doppio disco in acciaio al carbonio da 320 mm con pinza Brembo serie oro da 4 pistoncini / Posteriore: disco singolo da 220 mm con pinza da 2 pistoncini
Pneumatici canale anteriore da 3,50", cerchio da 17"; canale posteriore da 6,00", cerchio da 17"; pneumatici Pirelli su cerchi Marchesini
Fonte dei dati: [senza fonte]
  • Motociclismo d'epoca febbraio 2017 numero 2 anno 23 da pagina 106 a 121 "Cagiva C587-C588 500 GP: Il primo podio non si scorda mai"